Quando i Social uccidono.

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Antonella Sicomero di  Palermo, di soli 10 anni, è rimasta vittima di una challenge sul  noto Tik Tok.

Una sfida social che prevedeva una prova di resistenza: rimanere legata con una corda al collo più a lungo possibile.

Un gioco assurdo, un dramma che colpisce una famiglia e un avvenimento che lascia attoniti, in modo particolare le nuove generazioni.

Adesso Tik Tok(la challenge)  è  stato bloccato dal Garante per la Privacy per una serie di violazioni e per la scarsa tutela dei timori.

“I SOCIAL SONO PERICOLOSI ?”

Viene detto spesso e questa ragazzina non  è  la prima vittima.

Un avvenimento che ha colpito i ragazzi e le ragazze dell’Associazione “Nuovi orizzonti” di Melicucco presieduta dalla Dott.ssa Deborah Ciricosta la quale ,in passato, si  è occupata di queste problematiche.

Aldo Polisena, fortemente impegnato nell’ambito sociale e culturale, ha intervistato i ragazzi e le ragazze dell’Associazione.

Riportiamo di seguito l’intervista.

DOMANDA :Tu  sai  cose’ il Tik Tok?

RISPOSTA :Bernadette 14 anni. “E’ un social dove i ragazzi esprimono le loro passioni   visto l’esperienza drammatica del momento. Il gioco può essere pericoloso per i minorenni che non hanno la giusta percezione del pericolo”.

DOMANDA :E’ vero che i minori possono accedere con facilità ai social?

RISPOSTA :Aurora 18 anni. ”E’ facile accedere ai social attraverso un’ email, una password e dichiarando l’età. Quindi si possono facilmente falsificare i dati per accedere ai social e così a Tik Tok”.

Si grida ai stramaledetti social perché  circola roba come Blackout Challenge ma è  inutile fare i sapientoni, il problema  è che purtroppo viviamo in una società virtuale.

DOMANDA :I social, la rete, le piattaforme sono sempre pericolose?

RISPOSTA :Sabrina 18 anni. ”Io penso che i social siano in parte  pericolosi ma dipende anche dall’uso che se ne fa. Nel  caso dei minori, vanno usati con la supervisione dei genitori.”

DOMANDA: Il tuo giudizio dei social.
RISPOSTA: Bernadette. “I social  sono utili perché aiutano i ragazzi a fare nuove conoscenze e anche per avere una informazione immediata.

DOMANDA: Ma ci sono le  Fake News?

RISPOSTA: Aurora. “In questo caso bisognerebbe verificare prima se quella notizia è vera o meno prima di farla circolare agli amici”.

DOMANDA : Qual  è  stata la prima esperienza sui social?

RISPOSTA: Sabrina. ”La mia prima esperienza  è  stata su Instagram a 14 anni e cioè un’ età dove  è  richiesta la supervisione dei genitori.

Al di sotto dei 14 anni bisogna verificare se è utile per i più  piccoli stare sui social o  è  meglio giocare  con i coetanei  attraverso i giochi classici”.

Bernadette, Aurora e Sabrina esprimono il desiderio che i loro coetanei si occupino anche di attività  sociali e culturali, come fa Nuovi Orizzonti, assieme ad altri ragazzi e che  il telefonino  venga usato per attività  essenziali.

Le ragazze e i ragazzi di Melicucco si vogliono stringere in un abbraccio affettuoso alla famiglia di  Antonella, morta per un gioco assurdo e che non potrà  mai più realizzare i suoi sogni.

Infine le tre ragazze dicono: “Vogliamo invitare i nostri coetanei a stare attenti al modo come si sta sui social e denunciare ai loro genitori o ai loro educatori, eventuali notizie o video  pericolosi che circolano sulla rete senza controllo”.

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