A Rosarno la Festa di Don Bosco 2021

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Si è svolta a Rosarno  la “Festa di Don Bosco 2021”, fortemente voluta e organizzata dalla Parrocchia San Giovanni Battista, guidata dal Parroco Don Pino Varrà e dall’’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Salesiane di Don Bosco, dirette da suor Marinella Gioia.

Nel corso degli eventi Suor Marinella Gioia, ha accolto tutti con la dolcezza e l’amore che la contraddistinguono, in un clima fraterno e gioioso.

Ha aperto il triduo Don Pasquale Ciano  con una bellissima sintesi sull’infanzia del Santo della gioventù.

Don Pasquale  si è poi  soffermato sul “patto educativo” e sulla sua importanza all’interno della famiglia, precisando che: ”Ogni famiglia dovrebbe essere Salesiana. Don Bosco, ha teso le mani per valorizzare l’uomo” .

L’oggi di Dio è tempo fecondo per Don Bosco e per  i suoi successori.

Il parroco   Don Pino Varrà ha dichiarato: “Don Bosco ha riconosciuto la Parola di Dio come Parola di Vita, basando su di essa la sua Santità. La memoria di San Giovanni Bosco, ci invita a riscoprire la presenza di Dio tra di noi, alla riscoperta dei Sacramenti, attraverso la messa in opera di quello che Dio è”.

Don Pasquale Cristiani, nella sua Omelia,  ha definito  la Festa  in onore di Don Bosco: “Una festa attuale, perché ci interpella tutti come educatori e ci invita a incarnare il suo carisma”.

Continuando don Pasquale ha aggiunto ”La Speranza è necessaria per vincere le paure. L’educatore non può mai entrare nelle paura e nella depressione”.

Proseguendo  ha sottolineato gli elementi essenziali per non spegnere la Speranza:

“ Diventare nuova famiglia per i ragazzi, attraverso un’accoglienza incondizionata, per imparare ad ascoltare il loro grido. Combattere il pregiudizio per confrontarci non con superiorità, ma da fratello ad amico  ed essere testimoni per vivere la Speranza, per un futuro sereno. La Speranza è avere Dio con noi, Lui apre una Via anche nei deserti della vita”.

Subito dopo la Celebrazione Eucaristica , Don Pasquale ha continuato a parlare di Speranza, illustrando magistralmente la Strenna 2021: <<Mossi dalla Speranza. “Ecco, Io faccio nuove tutte le cose”(Ap 21,5)”

Don Pasquale ha ricordato le parole di San Tommaso :”La Speranza è Passione!”.

È Forza, è una virtù teologale.

Essa non è un semplice desiderio, è ottimismo, è  dinamismo, un vero e proprio  percorso.

È l’ingrediente dell’Amore, del futuro, ma guarda anche il passato con amorevolezza. Oggi si va allo scandalo alla protesta, poco alla Fede. È necessario recuperare fiducia nel compito di educatore, in questo che è tempo fecondo.

È anche tempo di prova dove noi siamo chiamati a scegliere.

Nell’ottica di qualcosa che deve crescere guardiamo alle origini della vita di Don Bosco . La Speranza è una pianta con radici profonde, pianta viva nello stile e nella vita di Don Bosco che si alimenta nella comunione fraterna.

Don Pasquale ha ricordato la beata suor Maddalena, testimonianza di vita concreta e il servo di Dio Antonino,  testimone della Croce che rinasce agli onori degli altari.

Questi sono come li chiama il Papa, Santi della porta accanto, sono luce di Speranza .

Bisogna uscire dall’isolamento, partendo “dalla cultura dell’incontro” che genera comunione e ci rende corresponsabili.

Il Rettor Maggiore ci  invita a comunicare, a camminare insieme con onestà. Non ci salviamo con le sole nostre forze, nessuno si salva da solo, dobbiamo riscoprire la fraternità, evitando monologhi .

È necessaria la presenza e la testimonianza.

È necessario  sognare il sogno dei giovani.  Ascoltiamo il grido dei giovani anche se molte volte è contraddittorio.

Infine don Pasquale  ha elencato gli otto punti della Strenna, soffermandosi sull’importanza della preghiera.

E’ necessario fare scuola di Preghiera per riattivare e riaccendere la Speranza.

Superare gli ostacoli e gli smarrimenti tramite la Parola che può darci la possibilità di crescere e di stare accanto.

L’evento si è concluso con la distribuzione delle caramelle con il messaggio di Don Bosco, nel rispetto delle norme anti-Covid.

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