Le Assaggiatrici di Rosella Postorino

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Le assaggiatrici è un  bellissimo romanzo di Rosella Postorino, edito da Feltrinelli.

Un romanzo da leggere e rileggere perché affascina tantissimo.

Di primo acchito colpisce subito il tema, singolare quanto importante e subito dopo la protagonista: Rosa Sauer  una donna berlinese, raffinata e sensibile, che viene chiamata per adempiere a un incarico della massima segretezza; assaggiare ogni pasto di Hitler, per verificare che non ci siano tracce di veleno nel cibo.

Il quartier generale di Hitler è nascosto nella foresta, vicino al paesino di Gross-Partsch.

Ogni mattina Rosa e altre nove donne vengono prelevate dalle SS e portate nella Tana del Lupo.

Il loro compito è mangiare, masticare e deglutire ogni singolo boccone, sotto gli sguardi seri e cupi  delle SS, che non perdono l’occasione di schernirle e di strusciarsi su di loro, senza motivo.

Rosa è forte  e  supera   la paura iniziale dell’incarico, grazie alla speranza di riabbracciare il marito Gregor, disperso al fronte.

Con il passare del tempo tra lei e le sue compagne assaggiatrici nasce un grande spirito di solidarietà.

Durante la sua permanenza a Gross-Partsch, Rosa intesse una relazione clandestina con l’ufficiale delle SS Ziegler, sentendosi in colpa nei confronti dei suoceri, che continuano a ospitarla, e del marito, ancora disperso. Ma è proprio il compito disumano che Rosa deve portare a termine, che scatena in lei un grande bisogno di umanità.

“Uscivo ogni notte per fare l’amore con lui. Camminavo svelta verso il fienile, con la determinazione di chi va incontro a qualcosa di inevitabile. Era una marcia da soldato. Le domande mi di affollavano in testa, le mettevo a tacere; il giorno dopo riprendevano a tormentarmi, ma quando entravo nel fienile erano stracci impigliati in una rete, non scavalcavano il recinto della mia volontà”.

Nell’autrice, l’idea di scrivere questo romanzo nasce quando Margot Wolk, l’ultima assaggiatrice di Hitler, ha deciso, all’età di novantasei anni, di raccontare la sua esperienza.

Il libro è quindi liberamente ispirato a una storia vera, anche se non è riuscita a conoscere Margot  di persona come avrebbe voluto.

Il romanzo nel 2018 si è aggiudicato il prestigioso Premio Campiello ed è stato tradotto in oltre 30 lingue, inoltre verrà tratto un film diretto da Cristina Comencini.

Rosella Postorino è nata a Reggio Calabria nel 1978, è cresciuta in provincia di Imperia, vive e lavora a Roma. Ha esordito con il racconto In una capsula, incluso nell’antologia Ragazze che dovresti conoscere (Einaudi Stile Libero, 2004). Ha pubblicato i romanzi La stanza di sopra (Neri Pozza, 2007; Feltrinelli, 2018; Premio Rapallo Carige Opera Prima), L’estate che perdemmo Dio (Einaudi Stile Libero, 2009; Premio Benedetto Croce e Premio speciale della giuria Cesare De Lollis) e Il corpo docile (Einaudi Stile Libero, 2013; Premio Penne), la pièce teatrale Tu (non) sei il tuo lavoro (in Working for Paradise, Bompiani, 2009), Il mare in salita (Laterza, 2011).

 

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