Pubblichiamo nella sua stesura integrale la lettera aperta che Giorgio Castella apprezzato scrittore, fortemente impegnato nella cultura e nel sociale, ha scritto al giornalista Corrado Augias.
“Esimio Corrado Augias,
ho sempre avuto stima per il tuo impegno sociale sia come giornalista che come scrittore.
Sono un cittadino calabrese e vivo a Cinquefrondi (R.C.) paese che fa parte dei 33 comuni della Piana di Gioia Tauro e sono da sempre schierato ed impegnato per a liberare la mia terra dal malaffare.
A mio avviso le tue considerazioni sulla “Calabria perduta” rappresentano una critica dura ma allo stesso tempo alta e lucida.
Non le considero un’ espressione negativa, anzi ritengo si tratti solo di una triste realtà.
Purtroppo, seppur con profonda amarezza, non si può non constatare che i territori della Calabria sono sotto le grinfie della malavita, di cui fa parte anche la certa borghesia deviata e parassitaria.
Così come, non si può negare il connubio tra una certa politica e il malaffare nei più svariati settori (sanità, economica agricola sottopagata, ambiente). Ciò detto, non bisogna dimenticare che c’è una Calabria “non perduta” che esiste e resiste. Mi permetto solo di ricordare lo straordinario lavoro della Cooperativa Valle del Marro – aderente a “Libera” – nonostante i ripetuti atti di intimidazione. Lo stesso si dica dei tanti giornalisti e operatori della giustizia che da anni vivono sotto scorta.
Pertanto, mi sento di condividere il tuo appello per una rivolta della società civile che non può essere indifferente di fronte ad una antica ed amara realtà”.
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