È FORSE IL PIÙ BEL REGALO DEL SECOLO URGE CREDERCI, RIMBOCCARSI LE MANICHE. Adesso, sopiti i giusti e doverosi oltre che esaltanti entusiasmi, la città, in tutte le sue articolazioni, si metta al lavoro per dare senso a questo ambito riconoscimento: ha un suo significato: VIBO VALENTIA CAPITALE DEL LIBRO 2021 E’ IL TRIONFO DELLA CITTÀ E DEI SUOI CITTADINI.
Lo si spieghi a chi non ne ha capito i motivi e la scelta e ci si impegni per dare corpo ad un progetto che è nei sogni di questa meravigliosa città verso cui la politica non ha dato quanto meritasse sopratutto per il suo prestigioso ed invidiabile ruolo storico. Passati gli iniziali entusiasmi bisogna pensare a come operare chiamando a raccolta tutte le forze vive, e non soltanto emergenti, per dare forza, convinzione e consapevolezza, ad un progetto che in partenza c’è già perché diversamente non staremmo qui a darne giustificato rilievo.Non sarà facile ma la esperienza e la capacità di timonieri dal calibro come Maria Limardo, Daniela Rotino e Gilberto Floriani sono una palpabile garanzia. Sono in grado di aggregare e fare rete con chi può e deve dare contributi di sapere ed esperienza.
Quello comunicatoci dal Ministro Dario Franceschini è forse il regalo più bello e direi più avvertito dalla popolazione. Il suo arrivo è stato CONFEZIONATO come meglio non si poteva. Questo vuol dire che Vibo Valentia, e l’inevitabile coinvolgimento della Regione Calabria e della Provincia, e la sua gente sono in grado di riprendere la giusta corsa per ridisegnare un più adeguato e avanzato programma di sviluppo capace di dare, tra l’altro, una immediata spallata alle criticità che ancor oggi viviamo che sono sulla pelle di tutti i cittadini e di cui abbiamo bisogno di liberarci subito, covid 19 in primis, pensando ad una sanità all’altezza delle emergenze e non, e tutto quanto appartiene alla essenza di una vita dignitosa ma anche competitiva. Ed il riconoscimento ne testimonia la più indiscussa conferma.
di Giuseppe Sarlo



