Si sono conclusi a Gioia Tauro nell’incantevole location della Terrazza di Palazzo Baldari i “Pomeriggi Culturali Taurensi”, organizzati dall’Associazione Culturale Kairos, presieduta dalla prof.ssa Milena Marvasi Panunzio.
Tre appuntamenti di alto spessore che hanno coinvolto e appassionato il numeroso pubblico presente, tra cui il sindaco della città Aldo Alessio, l’Assessore alla Cultura Carmen Moliterno, rappresentanti delle associazioni culturali presenti sul territorio e autorità civili, militari e religiose.
Nel primo appuntamento è stato conferito il Premio Kairos 2020/2021, all’Ammiraglio Andrea Agostinelli Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno, Mediterraneo e Ionio.
L’ associazione lo ha voluto conferire “ a chi ha creduto nel nostro porto e lo ha saputo indirizzare nella giusta rotta, verso la sua recente e brillante ripresa”.
La prof.ssa Marvasi Panunzio, ha sottolineato l’impegno, la professionalità e la dedizione che da sempre caratterizzano l’operato di Andrea Agostinelli.
A seguire si sono susseguiti gli interventi del sindaco di Gioia Tauro Aldo Alessio; del Presidente del Rotary Club Totò Castellano; dell’ammiraglio Pietro Preziosi e del dott. Giuseppe Zampogna, i quali hanno rimarcato l’impegno e la professionalità dell’ammiraglio Agostinelli.
Dopo la consegna del Premio, Agostinelli ha sottolineato la valenza regionale dell’Ente da lui presieduto:” Per rilanciare il porto di Gioia Tauro abbiamo speso 38 milioni di euro, in parte provenienti da finanziamenti dell’Unione europea. Non è vero che i soldi pubblici non si sanno spendere. Al contrario, in soli tre anni, abbiamo costruito un gateway ferroviario e aperto lo scalo all’intermodalità. Proietteremo il nostro impegno al suo concreto avvio, per dare un’opportunità di crescita all’economia regionale”.
L’ammiraglio Agostinelli ha aggiunto: ”Penseremo, con la stessa attenzione, anche agli altri nostri porti. Non a caso, di recente abbiamo pianificato l’adeguamento tecnico funzionale dei piani regolatori portuali di Crotone e Corigliano Calabro, per assicurare un complessivo rilancio ai relativi settori commerciali. Non mancherà la nostra concreta programmazione per l’infrastruttura palmese e punteremo sullo scalo di Vibo Marina, da oggi all’interno della nostra circoscrizione”.
Infine Agostinelli ha concluso:” Le manifestazioni di apprezzamento, ricevute in questi anni di mia permanenza in Calabria, sono da me pienamente ricambiate. Nutro verso questa terra, che mi ha accolto con diverse manifestazioni di stima, un profondo sentimento di appartenenza. Vorrei, però, che ci fosse più comunità portuale. Lo scalo di Gioia Tauro, insieme agli altri approdi regionali, è un patrimonio di questa regione, che deve essere riconosciuto tale, prima di tutto, dai suoi abitanti”.
Nel corso dell’evento l’artista Franco Petrolo ha donato all’ammiraglio Agostinelli una sua opera.
Gli intermezzi musicali sono stati curati da Alessandra Ruggiero e Maria Antonietta Bagalà.
Nel corso della seconda serata è stato presentato il libro dal titolo “Codice Rosso. Sanità tra sperperi, politica e ‘ndrangheta”, edito da Pellegrini, un’ inchiesta scritta a quattro mani dai giornalisti Arcangelo Badolati, caposervizio di Gazzetta del Sud a Cosenza e da Attilio Sabato, direttore della tv regionale Teleuropa.
Nel libro i due giornalisti hanno scavato in un sistema, quello calabrese, mettendo inevidenza le ruberie, sprechi, conclamati sistemi clientelari, infiltrazioni mafiose strategiche, ritardi inspiegabili, immobilismo, ospedali fatiscenti, disinteresse e disattenzione oltre ai tanti morti in corsia. I giornalisti spiegano anche perché il piano di rientro nell’ambito sanitario regionale abbia reso tali situazioni ancora più esplosive. Un libro fondamentale per capire cosa è successo alla sanità calabrese da sempre in ‘codice rosso’ e che, a causa della pandemia, è diventata un contenitore esplosivo e disastroso. È tempo di scendere in campo.
Cosi come hanno scritto nella presentazione del libro i due autori hanno dichiarato: ”Undici anni dopo aver raccontato storture, sprechi, paradossi e contraddizioni della sanità calabrese ci siamo rimessi a scrivere. L’arrivo della pandemia ha messo a nudo ciò che in tanti tentavano di nascondere dietro le insegne luminose e ingannevoli di ospedali riammodernati solo a parole, strumentari ultramoderni mai entrati in funzione e nosocomi ingiustamente chiusi in nome di un “taglio” agli sprechi che era, invece, un colpo d’ascia alla sanità di prossimità e all’assistenza alle popolazioni. L’incedere del Covid 19, le decine di morti registrate nella regione, hanno rappresentato la tragica opportunità per rimettere tutto in discussione e levare la patina sparsa a piene mani su strutture e servizi, aziende ospedaliere e sanitarie, trasformate in sepolcri imbiancati. L’ipocrisia politica, l’improvvisazione riscontrata nell’agire di molti dirigenti di settore, il ciarliero festival inscenato quasi quotidianamente per annunciare soluzioni e interventi puntualmente disattesi ci hanno indotto a indagare e raccontare quanto stava realmente accadendo.
Non è stato difficile scoprire l’esistenza di centinaia di milioni di euro mai spesi, bilanci artefatti, casse delle Asp depredate attraverso pagamenti doppi o tripli delle stesse fatture, interferenze partitiche costanti e dannose, interessi striscianti della ’ndrangheta nei settori delle forniture, condizionamenti delle lobbies nelle scelte strategiche e negli investimenti, ingerenze della massoneria deviata nelle carriere dei medici, guadagni milionari ottenuti da legali senza scrupoli, corruzione imperante a tutti i livelli e gravi casi di malasanità. Non solo: l’azione svolta dalla magistratura antimafia ci ha consentito di verificare il perpetuarsi di una condizione di connivenza risalente ai lontani 80 del secolo scorso con le odierne Aziende sanitarie provinciali infiltrate in più settori dalle cosche come lo erano le vecchie e traballanti Usl. E il quadro è apparso tante grave da determinare lo scioglimento per mafia, in poco tempo, delle Aziende di Reggio Calabria e Catanzaro”.
Molti gli interventi da parte del pubblico tra cui l’On. Angela Napoli e Antonio Ruggero.
L’ultima appuntamento, in collaborazione con Musicarte Calabria, organo dell’associazione Amici della Musica N.A. Manfroce di Palmi, presieduta dal prof. Antonio Gargano, ha registrato la presenza del Trio Souvenir con Maria Ausilia D’Antona, Massimo Cappello e Marco Berardi.
Un meraviglioso viaggio musicale che ha incantato il pubblico, in cui il programma è stato dedicato alle colonne sonore che hanno fatto la storia del cinema.
Un viaggio partito da Mosca per arrivare a New York passando per grandi città europee come Parigi e Napoli.
Nel corso della serata il cav. Natal Zucco Presidente dell’Associazione Pensionati di Gioia Tauro insieme a Gioacchino Saccà decano dei giornalisti gioiesi, hanno consegnato alla prof.ssa Marvasi la tessera di socio onorario dell’Associazione Pensionati.
A seguire la prof. Marvasi ha consegnato una targa ricordo ad Antonio Pisano dirigente del Comune per il pensionamento e all’Associazione Pensionati il crest della Kairos.
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