Ieri sera nella sede di Polistena Futura si è svolto un incontro con l’associazione “Città della Piana” rappresentata dall’arch. Armando Foci, Aldo Polisena e Enzo Mileto.

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Ieri sera nella sede di Polistena Futura si è svolto un incontro con l’associazione “Città della Piana” rappresentata dall’arch. Armando Foci, Aldo Polisena e Enzo Mileto.

Polistena Futura ha voluto incontrare gli esponenti dell’associazione in quanto ritiene utile fare tesoro dell’esperienza che gli stessi hanno maturato in questi anni affrontando tematiche condivise e di primaria importanza per il futuro del nostro territorio. “Fare tesoro dell’esperienza altrui” dovrebbe rappresentare la normale condotta di chi vuole programmare un percorso efficiente e foriero di risultati positivi per il bene comune ma molto spesso l’egocentrismo politico ignora le cose buone fatte da altri. Con la consapevolezza dei temi trattati e portati avanti con tenacia dall’associazione “Città della Piana” abbiamo apprezzato la discussione che si è sviluppata durante l’incontro convenendo sul fatto che per dare maggiori servizi ai cittadini e al territorio i singoli comuni devono necessariamente avere una visione d’insieme e pensare al futuro attraverso una programmazione condivisa degli obiettivi. Dando merito del lavoro svolto, Polistena Futura farà proprie alcune istanze dell’associazione “Città della Piana” manifestando una prospettiva comune nei contenuti ma anche una matura elaborazione nei metodi. I nostri territori hanno pagato a caro prezzo la miopia di quanti non hanno compreso e continuano a non comprendere che l’unione fa la forza. Obiettivi e strategie vanno programmate insieme. La città di Polistena dovrà essere in futuro promotrice di questo nuovo corso valorizzando le prerogative naturali del nostro territorio. Coltivare il proprio orticello politico personale rappresenterà inesorabilmente la morte dei nostri comuni e della nostra terra.

Non possiamo che essere grati a quanti contribuiranno con le loro idee lungimirantia fornire la spinta giusta per superare steccati culturali e politici troppo stretti e ridimensionati.

 

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