E’ nota a tutti la disastrosa situazione in cui langue la Sanità Calabrese.
Tante sono le lamentele da parte dei cittadini.
In un momento così difficile come l’attuale, un segno di speranza arriva dall’Ospedale Bianchi-Melacrino- Morelli di Reggio Calabria, dove l’ operato del personale medico e paramedico è caratterizzato da professionalità, premura e affetto.
Pazienti e familiari non vengono mai lasciati soli, ma seguiti in ogni istante con dedizione e affeto.
Il paziente viene assistito con amore e dedizione, non è mai lasciato solo.
Siamo stati contattati dal signor Michelangelo Guerrisi e dai suoi figli Domenico e Giulia, i quali hanno voluto testimoniare che in Calabria non esiste solo la mala Sanità, ma esistono realtà dove la Sanità non solo funziona perfettamente, ma ha anche un cuore grande.
Una sanità che non ha niente da invidiare alle strutture del Nord Italia.
Nel loro immenso dolore, per la perdita della loro amatissima Patrizia, oggi angelo dell’infinito Cielo, il signor Michele e i suoi figli, attraverso una missiva indirizzata all’equipe dei reparti di ematologia dell’Ospedale Riuniti C.T. M.O. del grande Ospedale Metropolitano Bianchi-Melacrino- Morelli di Reggio Calabria, hanno inteso ringraziare per la professionalità e l’amore ricevuto.
Missiva che pubblichiamo nella sua stesura originale:
”Carissimi tutti,
facendoci portavoce dei familiari e di tutti gli amici che ci sono stati sempre vicini in questo dolorosissimo momento, desideriamo ringraziarvi di cuore per l’affetto e la premura con i quali vi siete presi cura della nostra amata Patrizia in un momento della sua vita così delicato, ognuno secondo le proprie specifiche competenze.
Da subito le avete fatto sentire la vostra vicinanza professionale e umana; lei si è trovata a suo agio con voi fin dal primo giorno e questo è stato per noi motivo di tranquillità, certi di aver fatto la scelta giusta in un momento così critico per la sua salute.
Abbiamo avuto modo di cogliere la vostra professionalità nel lavoro, ma anche la profonda dedizione attraverso la quale vi relazionate con i pazienti: dedicarsi alle persone in un tempo della vita così particolare e vulnerabile richiede competenza, pazienza, attenzione, sensibilità e passione, che rendono più dignitoso anche l’ultimo periodo della vita umana.
Abbiamo potuto registrare con gioia come le vostre strutture vantino elevati livelli di professionalità nell’erogazione dei servizi e nonostante la nostra vicenda sia stata destinata ad un triste epilogo, questa storia è una goccia nel grande mare della buona sanità italiana di cui noi calabresi vogliamo e dobbiamo esserne fieri.
Il nostro sentimento è quello di un’eterna gratitudine nei confronti di chi, come voi, fa del lavoro una missione.
A tutti voi che siete stati delle meteore nella nostra quotidianità, che ci avete regalato parte del vostro tempo e un angolo della vostra vita: GRAZIE!
Grazie per le vostre incessanti cure e attenzioni, grazie per ogni sorriso ed incoraggiamento che hanno reso il peso della malattia più leggero e sopportabile: siete stati come luce in una notte buia.
Grazie anche a Don Gianni il cappellano dell’ospedale, per l’amorevole assistenza spirituale.
Ci auguriamo che questo nostro riscontro positivo vi solleciti a proseguire il vostro lavoro con altrettanto successo, soddisfazione, dedizione e propensione verso il prossimo”.
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