Tutti i medici in organico nella postazione di continuità assistenziale si mettono in malattia contemporaneamente, l’Asp sospende il servizio e l’intero comprensorio, dopo la soppressione del turno diurno attivo da anni nell’ambulatorio distrettuale h24, rimane senza assistenza medica anche di notte. Per fronteggiare l’emergenza, resta operativa solo l’ambulanza non medicalizzata del 118. Per cittadini e forze politiche il fondo è toccato. Ora, gli ottimisti confidano nell’unione delle forze per cercare di tornare a galla, i pessimisti prevedono che la risalita non è scontata perché ci sarà sempre qualcuno pronto a scavare per andare ancora più a fondo. Allo schieramento di chi vede il bicchiere mezzo pieno si iscrive senza esitazione il sindaco Pino Marasco. Giovedì scorso, insieme al sindaco di Limbadi Leo Mercuri e al medico di base Antonio Teramo, ha incontrato il commissario straordinario dell’Asp, Maria Pompea Bernardi, per esaminare la delicata situazione sanitaria del comprensorio nicoterese. La soluzione dei guai è arrivata subito.
<L’Azienda sanitaria – fa presente Marasco – prolungandosi il periodo di malattia degli operatori della guardia medica, ha provveduto a reperire dei sostituti e, quindi, da lunedì, il servizio riprenderà normalmente>. E non basta. <L’Azienda darà vita presso il presidio ospedaliero nicoterese – prosegue – ad una Associazione funzionale territoriale, che comprenderà tutti i medici di famiglia. Gli stessi, a turno, sia di mattina che di pomeriggio, sei giorni su sette, coadiuvati da un infermiere, svolgeranno una funzione di primo soccorso con esami e prime diagnosi anche mediante un servizio aggiuntivo di telemedicina>. In tale ottica <martedì prossimo – aggiunge Marasco – lo stesso commissario straordinario Maria Pompea Bernardi sarà a Nicotera per effettuare un sopralluogo nel nosocomio cittadino>. Il primo cittadino nicoterese sottolinea anche che <questa battaglia di civiltà l’abbiamo condotta fianco a fianco con il collega di Limbadi dimostrando che su questioni come quella sanitaria, i campanilismi non servono e non portano a nulla, ma che, anzi, è bene ragionare in termini di comprensorio e non di singole comunità. Un ringraziamento va anche al dottor Antonio Teramo per l’impegno profuso>. Intanto, dopo la dura presa di posizione della segreteria del Psi – oltre al puntare il dito contro le strategie penalizzanti dell’Asp, ha sollecitato un incontro al sindaco Marasco e sta redigendo un documento da inviare al neo commissario regionale alla Sanità – scende in campo anche il gruppo “Movi@vento”.
La consigliera Maria Buccafusca, con un’articolata nota, denuncia che <non si può lasciare neanche per un giorno, neanche per una sola notte, migliaia e migliaia di cittadini privi di una guardia medica, con un’ambulanza non medicalizzata e con l’ospedale più vicino che dista 25 minuti minimo. E’ disumano! Cosa ancora più grave – continua – è che tutto ciò stia avvenendo nel silenzio assordante delle istituzioni locali, così impegnate sul fronte della facciata esterna del Palazzo da non vedere ciò che di grave sta succedendo a danno della nostra Comunità, a cui viene negato il diritto di ricevere soccorso. Eh già, il diritto di essere curati,di essere guariti, di essere salvati, non è roba da ombrellini e centrini volanti! E’ arrivato – sostiene – il momento di dire basta. E’ arrivato il momento di organizzarci come cittadini liberi e pacifici che, al di là del colore politico, hanno il diritto/dovere di portare avanti una battaglia di civiltà, perché la salute non appartiene alla Destra o alla Sinistra>. In sostanza, <la salute è di tutti – conclude l’esponente di “Movi@vento” – e l’assistenza sanitaria non può diventare un privilegio o un miraggio, come se i cittadini del nostro territorio ,e comuni limitrofi, fossero in guerra. E’ ora di unire le forze e di dare vita ad una protesta collettiva mirata a interloquire con la nuova Giunta Regionale , informarla sulla situazione disastrosa e di-su-ma-na, in cui l’Asp di Vibo ci ha condotti, e chiedere interventi adeguati> .