L’Amministrazione comunale di Gioia Tauro  ha aderito all’iniziativa promossa dall’ANCI quale protesta simbolica legata al rincaro dei costi delle bollette dell’energia elettrica.

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 Anche l’Amministrazione comunale di Gioia Tauro, guidata dal sindaco Aldo Alessio,  ha aderito all’iniziativa promossa dall’ANCI quale protesta simbolica legata al rincaro dei costi delle bollette dell’energia elettrica, con l’obiettivo di sensibilizzare il Governo all’adozione di provvedimenti concreti atti all’istituzione di un “fondo per la compensazione di maggiori costi sostenuti dagli enti locali per l’incremento della spesa di energia elettrica e del gas”, onde evitare deleterie ripercussioni sulla fornitura dei relativi servizi.

L’incremento esponenziale dei costi dell’energia elettrica, infatti, oltre a derivare gravissimi effetti sulla tenuta dei bilanci comunali, appesantisce seriamente la tranquillità delle famiglie, che dovranno sostenere l’aggravio economico degli inevitabili aumenti tariffari.

Ritenuto insostenibile un tale stato di cose (specialmente nell’eccezionale contingenza derivata dalla pandemia Covid 19), quindi, per dare vigore all’iniziativa dell’ANCI a sostegno degli Enti locali e delle rispettive comunità, nella serata di oggi, anche a Gioia Tauro le luci dei due Palazzi simbolo dell’Ente (Palazzo S. Ippolito e la Sede Municipale di Via Trento) rimarranno spente.

L’oscurità dei due Palazzi vuole assumere contenuti comunicativi eloquenti, per dare voce alle gravissime difficoltà che derivano dall’incremento dei costi dell’energia per la comunità, ma vuole anche essere anche un messaggio significativo di aiuto nei confronti dello Stato centrale, nell’auspicio che si dimostri un interlocutore sensibile rispetto alle istanze delle sue più remote periferie.

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