” Se questo è un uomo”.

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Sono passati quasi 80 anni  da quando Primo Levi scrisse: “Se questo è un uomo”.

O meglio alla luce degli attuali avvenimenti, forse non sono mai passati e come se il tempo non fosse mai passato.

L’uomo non ha imparato niente.

L’attacco russo all’Ucraina  è aberrante e rischia di scatenare la terza guerra mondiale, una guerra che si annuncia più che mai distruttiva, visto le armi nucleari esistenti, il mondo rischia la cancellazione.

Oggi  più che mai l’umanità rischia la totale distruzione.

La guerra in Ucraina sta provocando alla popolazione sofferenze indescrivibili, inumane, come al solito a farne le spese sono i bambini innocenti e le donne che stanno subendo violenze fisiche e psicologiche.

Donne che all’improvviso sono rimaste sole, senza affetti, senza casa senza niente.

Come al solito il prezzo più alto lo pagano le donne.

Ieri in tutto il mondo è stata celebrata la Giornata Internazionale della Donna.

Giornata quest’anno dedicata interamente alle donne ucraine, vittime innocenti della mente diabolica di un uomo.

Oggi pace ha un importante significato: continuità della specie umana. Per cui giustizia, saggezza ed umanità domandano che venga arrestato questo grave crimine.

Papa pio XII disse :<< Non si deve permettere che la sciagura di una guerra mondiale con le sue rovine economiche e sociali e le sue aberrazioni e perturbamenti morali si rovesci per la terza volta sull’umanità.

Ieri mattina Papa Francesco ha rivolto un appello affinchè prevalga il negoziato e il buon senso.  “La guerra è una follia. La Santa Sede impegnata per la pace.

La Santa Sede  è disposta di fare del tutto, a mettersi in servizio per questa
pace. Rivolgo il mio accorato appello perché si assicurino davvero i corridoi umanitari e sia garantito e facilitato l’accesso degli aiuti alle zone assediate
per offrire il vitale soccorso ai nostri fratelli e sorelle oppressi dalle bombe e dalla paura. Ringrazio tutti coloro che stanno accogliendo i profughi. Soprattutto imploro che cessino gli attacchi armati e prevalga il negoziato, e prevalga il buon
senso pure, e si torni a rispettare il diritto internazionale”.

Un appello che dovrebbe essere ascoltato al più presto, affinchè cessi questa immane follia.

Guardo il cielo , l’aurora tinge di rosa le nuvole  e un gabbiano danza nell’aria,  il mio cuore piange insieme alle donne ucraine, piange per i  bambini innocenti a cui è stata negato il diritto alla vita,  il mio cuore piange per il  mondo ormai in pericolo.

Ritornano i versi di Primo Levi:“Se questo è un uomo”.

No “questo  non è ancora una volta, un uomo”.

 

 

 

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