Il poliambulatorio nicoterese, ubicato nella struttura ospedaliera, si arricchisce di altre quattro specialistiche. Nel volgere di pochi giorni, saranno, infatti, attivati gli ambulatori di oculistica, otorinolaringoiatria, ginecologia e reumatologia. Andranno ad aggiungersi ai già funzionanti ambulatori di ortopedia, cardiologia, dermatologia ed endocrinologia. Se così sarà – l’attivazione degli ambulatori di oculistica e otorino era già stata annunciata parecchi mesi fa, ma senza risultato – si può parlare di un deciso passo avanti nell’arricchimento dell’offerta sanitaria nel comprensorio. A comunicare al sindaco Pino Marasco la decisione dell’Azienda è stato lo stesso commissario Pino Giuliano a conclusione di un incontro col consigliere regionale Michele Comito, presidente della commissione regionale Sanità. <Per questi importanti risultati – sostiene il primo cittadino nicoterese – oltre che il commissario dell’Asp, voglio dar merito al consigliere Comito che da quando è stato eletto si sta spendendo quotidianamente per portare avanti le istanze del territorio>. Sin qui la festa! Volendo andare oltre, tuttavia, resta ancora sospesa la soluzione di tante altre delicate situazioni. In primis, è da sottolineare il ritardo con cui l’Asp sta portando avanti i lavori di manutenzione alla struttura ospedaliera. La squadra di operai inviata sul posto ha provveduto ad eliminare tutte le parti d’intonaco pericolanti mettendo a nudo le gabbie di ferro dei pilastri che, esposte al sole e alla pioggia ormai da mesi, si sono rapidamente arrugginite con tutti i rischi che ne conseguono.
Continuano, tra l’altro, ad essere tenuti nel completo degrado anche gli ultimi due piani del presidio ospedaliero. Persiste, poi, la precarietà del punto prelievi, che, quanto prima, con l’andata in pensione dell’infermiera Rosaria Trovato, potrebbe trovarsi in serie difficoltà. In città, tra l’altro, non s’è ancora spenta l’eco delle scelte adottate prima dal commissario regionale alla Sanità, Roberto Occhiuto, e poi dai vertici dell’Asp nel distribuire sul territorio vibonese tutte le strutture previste dal decreto governativo n.71/2022. In sostanza, non si trova ancora una motivazione valida al fatto che l’ospedale di comunità, istituito con recente delibera del commissario dell’Asp, sia stato assegnato a Tropea, già sede d’ospedale, e non a Nicotera che aveva tutte le carte in regola per poterlo avere. Nè si trova una spiegazione alla strategia aziendale che continua a caricare di strutture sanitarie il comune di Soriano. Nella gente e tra gli addetti ai lavori non trova spazio alcuno l’idea di fare inutile campanilismo, ma certe scelte non convincono. Nei giorni scorsi il commissario alla Sanità Roberto Occhiuto ha affermato che sono disponibili i soldi, circa sessanta milioni, per rilanciare le case della salute, una delle quali da anni è stata già assegnata a Soriano. Stando così le cose, il piccolo, ma operoso centro delle Preserre verrebbe ad essere sede di casa della salute, ospedale di comunità e casa di comunità. Tutto è possibile, ma, forse, la questione andrebbe ripensata.