Sarà dunque “Filone di Bisanzio. Μηχανικὴ Σύνταξις. La costruzione delle mura” di Elena Santagati il volume al centro dell’incontro che si terrà giovedì 21 luglio con inizio alle ore 18,00 presso la Villetta De Nava nell’ambito degli incontri realizzati dall’Associazione Culturale Anassilaos in occasione delle manifestazioni promosse dal Comune di Reggio Calabria nel 50° del ritrovamento delle statue bronzee con la partecipazione della stessa Autrice e del Prof. Daniele Castrizio. Filone di Bisanzio è stato uno scienziato greco antico autore di opere di meccanica e ingegneria militare e civile. Nacque probabilmente a Bisanzio, visitò Alessandria e Rodi. Fu autore di un vasto Trattato di meccanica (Μηχανικὴ Σύνταξις), che in larga parte è perduto. Il lavoro della Santagati costituisce la prima traduzione in lingua italiana dell’opera; con essa si offre al lettore un commento che tenta di approfondire l’opera del Meccanico alla luce del contesto storico e delle più importanti esperienze in campo militare e poliorcetico che i Greci avevano maturato nel tempo e di cui l’opera di Filone sembra essere frutto ed espressione. L’analisi di ciò che a noi rimane dell’opera di Filone di Bisanzio, detto anche il Meccanico, assume, a parere della studiosa, una grande rilevanza nell’ambito degli studi di poliorcetica del mondo antico poiché permettere di cogliere l’evoluzione delle più importanti esperienze in campo militare e poliorcetico che i Greci avevano maturato nel tempo e di cui l’opera di Filone sembra essere frutto ed espressione. L’attività di Filone si colloca cronologicamente in piena età ellenistica (III secolo a.C.) riferendone le novità che, introdotte nel tempo, sono divenute, in questo periodo storico, norma. In particolare, questo primo volume degli excerpta, si concentra sul modo migliore di costruire le fortificazioni a protezione della città. Si tratta di materiale ricco di spunti estremamente interessanti il cui approfondimento si è rivelato prezioso per una migliore comprensione di quel modello generale di difesa che l’Autore propone. Per meglio comprendere la misura in cui i vari sistemi di difesa descritti da Filone sono stati declinati in concreto, si è fatto continuo ricorso alle testimonianze letterarie che, accanto a quelle archeologiche, diventano prova del fatto che quanto egli teorizza nel suo manuale era già divenuto prassi.