Non si placa l’ira dei cittadini di Nicotera e dell’hinterland dopo il servizio giornalistico con i video scandalo sull’ex depuratore dismesso, ma con l’impianto delle vasche di raccolta e pompaggio dei liquami ancora attivo all’interno dell’area, divenuta una discarica a cielo aperto con deposito abusivo di plastica, rami, tronchi, materiale edilizio, mobili in legno e in plastica e contaminanti vari.
L’intera area è di circa un ettaro a ridosso dell’abitato di Nicotera Marina nelle immediate vicinanze della spiaggia con i lidi e i villaggi intorno all’adiacente fosso San Giovanni che fa da recipiente di inquinanti, sterpaglie e putrefazioni varie che filtrano nella sabbia della spiaggia con scarico diretto in mare a fornire il pascimento anche per le fioriture algali insieme ai liquami fognari, il tutto diventato una piaga insanabile per i bagnanti. Anche le strade del prolungamento del lungomare verso i villaggi, sono spesso invase dai liquami fognari anche nella giornata odierna, a dimostrazione del malfunzionamento dell’intero impianto.
Il fosso San Giovanni è stato da decenni sotto osservazione e da sempre indicato come il maggiore indiziato per l’inquinamento marino, creando il problema di un continuo sversamento di liquami già denunciato dalla capitaneria di Porto di Vibo Marina, la quale evidenziava <uno scarico di condotta diretta nel fosso/canale S. Giovanni>. Uno scandalo a cielo aperto che è una bomba ecologica con gravi responsabilità di chi ne è il proprietario, che riteniamo sia il Comune di Nicotera. Il tentativo maldestro di alcuni di indirizzare altrove il problema, cioè, sui comuni di Joppolo e di San Ferdinando chiamando in causa anche il Comune di Rosarno, viene smentito dai fatti e dalle dichiarazioni del sindaco di Joppolo e della dirigente dell’Ufficio Tecnico di Rosarno con quest’ultima che dopo verifiche nel Torrente Vena e nel Fiume Mesima conferma il buon funzionamento del nuovo impianto di sollevamento di Rosarno, escludendosi ogni inquinando.
Il Fiume Mesima, limitatamente e per alcuni periodi, solo nella fascia di rispetto dei 200 metri dalla foce viene sporadicamente dichiarata con divieto di balneazione, come per la maggior parte dei fiumi d’Italia e, comunque, la fascia dei 200 metri dalla foce, non rientra nel territorio del Comune di Nicotera. Come già detto, una indagine della Capitaneria di Porto faceva emergere alcuni anni orsono delle responsabilità nei confronti del Comune di Nicotera, affermando e denunciando che <è emerso che la condotta sottomarina in effetti non è uno scarico utilizzato esclusivamente in situazioni di emergenza, ma bensì uno scarico tecnologicamente manovrato come scarico continuo di acque reflue non depurate>.
La domanda sorge spontanea nel chiedere chi sono gli operai del Comune di Nicotera addetti e/o incaricati alla manutenzione delle pompe di sollevamento dei liquami? Atteso che le pompe necessitano di sorveglianza e intervento H24 e visto i turni di lavoro che la legge prescrive, gli operai necessari saranno almeno due/tre e, di questi, si vuole conoscere la regolarità dell’incarico, la competenza, la professionalità e il ruolo, visto che devono manovrare impianti di liquami a tutela della salute pubblica. Per questi operai necessita anche alzare un grido di aiuto, perché costretti a lavorare in un ambiente di lavoro ad altissimo rischio, non essendo rispettata alcuna norma sulla sicurezza negli ambienti di lavoro. Si attende l’ennesima tragedia prima di intervenire per poi piangere lacrime di coccodrillo sulle ennesime morti nei posti di lavoro? E, del rischio bambini? Questi potrebbero entrare liberamente nell’area pericolosissima, con le vasche a cielo aperto dell’ex depuratore, per i quali l’amministrazione comunale dopo tre anni dall’insediamento ne fa ancora un vergognoso vanto con i cartelli affissi all’ingresso della città, perché “purtroppo” i bambini sono costretti a giocare per strada, e se sventuratamente dovessero andare a raccogliere il pallone finito all’interno della pericolosissima area, annegherebbero di sicuro nelle vasche dei liquami che giacciono prive di protezioni e coperture metalliche perché ormai da anni arrugginite.
La popolazione di Nicotera Marina sui social e in redazione, chiede risposte urgenti a questo scandalo che mette in serio pericolo le vite umane, distrugge il mare, il turismo, l’economia locale, il commercio, gli stabilimenti balneari, i villaggi, i ristoranti e quant’altro di utile alla filiera del turismo.
Si vuol promuovere tra la gente una sottoscrizione pubblica da rivolgere alle autorità competenti per il grave stato di abbandono dell’ex depuratore, divenuto una discarica a cielo aperto in mezzo al centro abitato con inquinanti di ogni genere, un pericolo per tutti: grandi, bambini e operai addetti ai lavori.
Dopo settimane dalla denuncia con articoli e filmati pubblicati dal quotidiano Mediterraneinews, ancora lo stato dei luoghi rimane identico, come dimostrato nuovamente con un altro filmato prodotto oggi in data 22 agosto, https://www.youtube.com/watch?v=DOHpUf5ffE0 dove si documenta e si riscontra che nessun intervento di urgenza vi è stato da parte del Comune e/o di chi altro ne ha competenza. Un grave stato di inerzia che peggiora ancora maggiormente lo stato di crisi e di pericolo del sito.
In questo breve periodo estivo, l’Amministrazione comunale è distratta nel rincorrere feste e festicciole e si spera che presto si sveglino sia la maggioranza che la minoranza, e pongano concretamente fine a questo scempio, aldilà degli infecondi consigli comunali convocati in merito o dei comunicati stampa che appaiono come un mezzo per denunciare, ma anche per lavarsi la coscienza. Un gesto clamoroso di dimissioni, difronte al fallimento in atto, sarebbe sicuramente più apprezzato dai cittadini.
Se le Autorità preposte sono presenti, si chiede che battano un colpo e si facciano sentire ognuna per le proprie competenze. I cittadini e la parte produttrice di questa città sono all’esasperazione e, dopo decine di denunce, nessuno osi parlare di omertà o complicità perché la civiltà del popolo nicoterese è stata da decenni ormai dimostrata e adesso si chiede altrettanta civiltà e rispetto da parte del Governatore della Calabria, del Prefetto di Vibo Valentia, del Procuratore della Repubblica, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto e dell’Ispettorato del Lavoro, tutte Autorità verso le quali i cittadini di Nicotera hanno dimostrato e continuano a dimostrare la piena, unica e totale fiducia.
articolo e video correlato : https://www.youtube.com/watch?v=va7H3IN-LtY&feature=youtu.be