Sono state consegnate nelle mani del presidente Mario Solano, le chiavi dello stadio comunale “Ciccio Lapa” dove si svolgeranno i campionati di terza categoria e under 17 provinciali della nuova società calcistica “Marchese Pierre de Coubertin Nicotera”.
Nasce così, sulle ceneri dell’ex Asd una nuova società che annovera alcuni “vecchi” dirigenti, Giuseppe Manco, Andrea Albanese e Mimmo Corsaro, ma, anche, qualche sorpresa. “Avevo pensato di abbandonare tutto – afferma il presidente Solano –, ma credo che le vicende degli ultimi giorni mi abbiano dato maggiore forza per ricominciare. La grossa novità sarà che tutta la famiglia Solano, comprese moglie e figlie, saranno vicine alla squadra, per evidenziare gli abusi che stiamo subendo a causa di procedure anomale e mancanza di sensibilità verso chi investe nello sport”.
Esplicito il riferimento al suo Centro sportivo di Limbadi, una struttura all’avanguardia i cui lavori sono stati bloccati. “Spero che non sia stato un errore investire su Limbadi – afferma Solano –, creare un’attività lavorativa attraverso lo sport e soprattutto nel sociale. Bloccato dalla burocrazia. Sono sfiduciato e deluso, non è possibile che in questa terra si vada avanti così”. Il Centro che sarà diretto da
un’Asd con proprio atto costitutivo, regolarmente registrata Coni, dopo l’avvio dell’iter burocratico necessario, seguendo le indicazioni del Psc, sembrava dovesse essere aperto a breve, anche se ancora manca di allaccio alla fossa imhoff, parcheggio e canalina per lo scarico dell’acqua piovana. Era stata prevista, altresì, la firma di una convenzione con l’amministrazione comunale. Invece, “mi è stata richiesta l’autocertificazione antimafia per me e i soci, mia moglie e le mie due figlie – dichiara Solano che ha scritto anche al prefetto di Vibo Valentia – che ho tranquillamente inviato sulla piattaforma della prefettura, a luglio. Dopo un mese il sindaco di Limbadi mi riferisce che la risposta della Prefettura è negativa e non possono dare seguito alla pratica”. “Trascorsi i 30 giorni, neanche l’amministrazione mi ha risposto per la convenzione – dichiara Solano –. La giunta poteva procedere ugualmente alla firma del documento in base alla sentenza del Consiglio di Stato, 5777del 2020, la quale afferma che “La stazione appaltante non ha alcun obbligo di attendere la risposta espressa in ordine alle informazioni antimafia richieste alla prefettura competente ai soggetti, decorsi 30 giorni dalla richiesta”. Trincerarsi dietro il nulla osta prefettizio non è comportamento di una forte amministrazione”.
“Dal 2013 – dichiara Solano sicuro di aver diritto al nulla osta prefettizio anche per Limbadi – ho la gestione dello stadio nicoterese firmando convenzioni con il Comune. L’Utc di Nicotera ha proceduto prima della firma del documento all’acquisizione dell’autocertificazione, come è stato sempre fatto, inviata successivamente in Prefettura. Non è mai pervenuto un diniego”. Felicità, quindi, per il varo della nuova società, ma, nel contempo, amarezza per i freni della burocrazia. “Cosa è successo a Limbadi? – si chiede Solano – Il paradosso è che a Nicotera risulto socialmente utile a Limbadi socialmente pericoloso”.
