“Informative antimafia e controllo giudiziario: analisi ermeneutica dei due momenti” sarà il tema dell’ incontro organizzato dall’Associazione Culturale Anassilaos, in collaborazione con la Biblioteca Pietro de Nava e con il Patrocinio del Comune di Reggio Calabria, che avrà luogo giovedì 6 ottobre alle ore 17,30, presso la Sala Gioffrè della Villetta De Nava, nell’ambito della rassegna di incontri promossi nel 50° anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace. Al centro dell’intervento del Prof. Avv. Luciano Maria Delfino, Componente del Comitato Scientifico Filodiritto e Direttore Scientifico dei Master e dei Convegni giuridico-economici dell’Associazione Culturale Anassilaos e del Dott. Stefano Musolino, Sostituto procuratore della Repubblica di Reggio Calabria nonché Segretario Generale di Magistratura Democratica, la complessa a attualmente dibattuta problematica relativa alle interdittive antimafia previste e disciplinate dal D.lgs. n. 159/2011, meglio conosciuto come Codice Antimafia che hanno lo scopo di prevenire le infiltrazioni mafiose nel mercato mediante l’interdizione delle imprese, che ne sono destinatarie, a contrarre con la P.A. o a ricevere erogazioni pubbliche, al fine di assicurare la tutela della concorrenza. La nozione di “interdittiva antimafia” richiama l’effetto interdittivo conseguente alla comunicazione antimafia e alla informazione antimafia, provvedimenti amministrativi emanati dal prefetto. Una iniziativa legislativa che si è proposta di colpire gli interessi economici/finanziari della criminalità organizzata e che presenta tuttora talune problematicità sul piano giuridico e applicativo. Un tema questo promosso da Anassilaos complesso e in apparenza per addetti ai lavori, lontano dai normali eventi culturali che il Sodalizio reggino promuove, ma in realtà molto attuale in territori che si contraddistinguono per una presenza pervasiva della criminalità e nei quali le interdittive e le comunicazioni antimafia sempre più caratterizzano la vita amministrativa degli Enti Locali.