Con l’autonomia differenziata (prevista come possibilità dall’art. 116 c. 3 della Costituzione, modificato nel 2001 dalla riforma costituzionale del titolo V), molte funzioni amministrative e legislative potranno essere devolute alle Regioni che ne faranno richiesta.
Le materie inerenti la scuola e l’università, il territorio, la produzione e distribuzione dell’energia, l’ambiente, i beni culturali e, finanche, l’organizzazione della giustizia di pace saranno devolute alle competenze regionali. Le regioni del Mezzogiorno, in particolare la Calabria, già fiaccate dalla grave situazione economica, subiranno sulla loro pelle gli effetti devastanti di questa camuffata “secessione”.
Le elezioni del 25 settembre, a causa degli effetti distorsivi della legge elettorale, hanno consegnato il paese ad una maggioranza e ad un governo che intendono procedere sulla strada delle autonomie differenziate, che aumenteranno le già intollerabili diseguaglianze tra le regioni e tra i cittadini.
L’associazione venticinqueaprile, nel corso del primo Congresso, recentemente svoltosi a Reggio Calabria, ha deciso di aderire alle iniziative promosse dal Coordinamento Nazionale di Democrazia Costituzionale al fine di impedire la realizzazione di tale devastante progetto contrario ai principi fondamentali della nostra Costituzione.