L’architetto Armando Foci, Presidente Associazione “Progetto Città della Piana” scriva all’On. Matteo Salvini

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 Pubblichiamo nella sua stesura integrale la lettera che l’architetto Armando Foci, Presidente Associazione “Progetto Città della Piana”, ha inviato all’On Matteo Salvini

“Egregio On. Vice Presidente del Consiglio

Siamo un’associazione che opera da anni per lo sviluppo del territorio della “CITTA’ DELLA PIANA” di Gioia Tauro e della Calabria.  Abbiamo ascoltato in TV le Sue recenti interviste in materia di acqua e della crisi idrica che si sta drammaticamente profilando, con risvolti che rischiano di farci pagare prezzi pesantissimi qualora non si provveda con urgenza a trovare le giuste soluzioni.

Già da anni questo territorio soffre una perenne crisi idrica e questo Coordinamento il 27 giugno del 2021 ha effettuato, con successo, una prima mobilitazione di tutta la “CITTA‘ DELLA PIANA” per rivendicare l’attivazione della Diga sul Metramo nel Comune di Galatro (RC), realizzata da ben 30 anni e già collaudata da oltre 10. E da allora abbiamo inoltre rivolto numerosi inviti ad intervenire a tal proposito all’Amministrazione Regionale, al Consorzio di Bonifica di Rosarno (Ente gestore della Diga), alla Città Metropolitana di RC ed ai Sindaci di tutto il territorio. Ma, purtroppo, senza alcun apparente esito.

A tutt’oggi non si riesce infatti a comprendere come mai un’opera di così alta valenza strategica, risolutiva per lo sviluppo agroindustriale, il turismo e per sconfiggere l’atavica sete di cui soffrono quasi tutti i centri della Calabria, non venga completata e utilizzata, ed anzi si assiste ad un’inerzia ingiustificabile, come se tale opera sia totalmente caduta in un colpevole dimenticatoio.

Non Le nascondiamo che la nostra coscienza si indigna di fronte a questo inconcepibile stato di cose che ci penalizza sotto ogni punto di vista. Sia per le opportunità che sono già andate perse in 30 anni per il mancato utilizzo di questa eccezionale infrastruttura, sia per l’insostenibile ed umiliante condizione di abbandono e arretratezza in cui viene tenuta la ns. agricoltura (per carenza di acqua gli agricoltori sono infatti costretti a pompare – a caro prezzo – acqua nei loro campi sempre più in profondità, ed ormai pescano solo acqua salmastra che sta bruciando agrumeti, impianti da frutta, ortaggi, fiori).

Tutto ciò sta contribuendo ad accelerare anche l’abbandono delle nostre zone interne, l’affossamento di quel timido turismo ecologico-culturale che lentamente si stava profilando, la sofferenza di quelle poche attività produttive esistenti, l’impossibilità di insediarne di nuove e la chiusura di attività commerciali e dei servizi più importanti.

Il risultato è che questo stato di cose costringe i ns. giovani ad emigrare in massa per mancanza di opportunità di lavoro e sta trasformando la Calabria in un enorme ospizio per anziani senza che la classe politica e le Istituzioni muovano apparentemente un dito per invertire questa drammatica condizione di avvitamento nel sottosviluppo.

Vogliamo capire quali siano le cause e gli ostacoli che impediscono la messa in esercizio di questa infrastruttura, conoscere i soggetti, politici e burocratici, cui è stata assegnata la responsabilità della sua realizzazione, sapere se è stato fatto tutto il possibile per superare questa paralisi, se sono disponibili e se si possono ottenere i finanziamenti del PNRR per completare le opere necessarie ed i tempi, speriamo rapidi, che si prevedono per vederne la loro realizzazione.

Ciò al fine di trovare “rapidamente ogni idonea soluzione per utilizzare la Diga sul Metramo, completare la galleria di adduzione (per la quale esistono inutilizzati da quasi 20 anni 26,5 MLN di €, forse ancora disponibili), progettare finanziare e realizzare la rete di distribuzione delle acque per irrigare almeno 20.000 ettari di terreni agricoli, fornire acqua potabile ai 33 centri abitati della CITTA’ DELLA PIANA (che in ogni stagione estiva soffrono puntualmente per la carenza di acqua), garantire la fornitura di acqua alle attività produttive e per realizzare, infine, sia  il progettato impianto antincendio da realizzare sulle colline delle Serre e dell’Aspromonte (per eliminare il costoso, triste e ricorrente fenomeno degli incendi estivi che distruggono sistematicamente i ns. spettacolari boschi!), sia le due da tempo previste centrali idroelettriche a valle della Diga per la produzione di energia rinnovabile, vera risorsa ecosostenibile per rilanciare le attività produttive.

Rivolgiamo, pertanto, un accorato appello alla SS.VV.II. a voler cortesemente e tempestivamente fare  istituire dai Suoi Uffici un apposito fascicolo sull’argomento DIGA SUL METRAMO affinché, in tempi ristretti, si faccia l’impossibile per sbloccare questa assurda situazione e porre finalmente le condizioni, partendo da acqua e energia, per avviare il tanto agognato sviluppo socio-economico del Territorio della “CITTA’ DELLA PIANA” di Gioia Tauro e dell’intera Calabria.

Siamo fiduciosi ed ottimisti da pensare, visto il Suo deciso pubblico impegno, che si attiverà con l’urgenza che la drammatica crisi idrica richiede e, nel restare in attesa di un cortese cenno di riscontro alla presente, auspicando di ricevere un Suo  invito al Ministero per esporLe nei dettagli la situazione e consegnarLe il Dossier da noi redatto, ancor meglio, a voler effettuare un sopralluogo congiunto sul sito della Diga.

Nel restare in attesa di un Suo cortese riscontro alla presente La ringraziamo anticipatamente e Le rivolgiamo i ns. più distinti saluti”.

 

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