Centro per l'autismo di Nicotera, si va avanti Centro per l'autismo di Nicotera, si va avanti

Centro per l’autismo di Nicotera, si va avanti

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Pubblicato a firma del commissario dell’Asp di Vibo Valentia, Giuseppe Giuliano, un avviso pubblico relativo all’erogazione di prestazioni afferenti il metodo Aba presso il Centro allocato nella struttura sanitaria di Nicotera che accoglie utenti minori affetti dal disturbo dello spettro autistico (Asd).

L’azienda, infatti, intende continuare a garantire i trattamenti riabilitativi ritenuti più efficaci dalla comunità scientifica a favore delle persone in età evolutiva con disturbi del neuro sviluppo, patologie neuropsichiatriche e dello spettro autistico, residenti nel Vibonese, come sta già facendo dal 2017 presso il Centro nicoterese, erogando direttamente le prestazioni necessarie al trattamento abilitativo e riabilitativo grazie a specifici approcci terapeutici. Le istanze in ordine di protocollo di arrivo, verranno valutate da neuropsichiatri infantili che effettueranno la presa in carico in base al Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (Dsm-5) e, in particolare, regolamenteranno l’accesso mettendo in atto le linee guide internazionali e nazionali che sottolineano come gli

Mary Naso

interventi riabilitativi devono essere precoci, globali, coordinati, personalizzati e da attuare nei contesti di vita del bambino.

Era stata Mary Naso, presidente dell’Angsa Vibo Valentia e coordinatrice del Centro nicoterese, in occasione della Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, a richiedere al commissario la proroga del servizio utilizzando gli ultimi fondi disponibili al fine di garantire il trattamento per ulteriori 9 mesi a 30 utenti. (https://mediterraneinews.it/2023/04/02/giornata-mondiale-della-consapevolezza-dellautismo-angsa-vv-promuove-il-servizio-di-trattamento-del-disturbo-autistico-dellasp-di-vibo-valentia-come-buona-prassi-per-lautismo/)

Il lavoro del Centro attualmente è svolto dagli operatori della cooperativa “Batti cinque onlus”. Alle 20 prestazioni previste nel progetto, negli anni, ne sono state aggiunte altre 10 che ha permesso a bambini dai 2 ai 6 anni di usufruire del servizio domiciliare, un presa in carico che non esiste in nessuna Asp d’Italia.

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