La “Villa della Gioia”, sede della fondazione “Cuore Immacolato di Maria, Rifugio delle Anime” di Paravati è stata degna cornice, domenica, alla festa del donatore dell’Avis comunale di Mileto, alacremente presieduta da Aldo Angilleri che, nel momento più atteso dell’iniziativa, ha consegnato ai propri volontari le benemerenze: 70 medaglie di rame (8 donazioni); 40 argento (16); 4 argento dorato (36); una oro, consegnata ad Annunziato Mazzotta per le 50 donazioni. Ad aprire la festa del dono una Santa messa celebrata da padre Michele Cordiano, che durante l’omelia ha più volte lodato la donazione del sangue, attraverso cui, con un piccolo ma significativo gesto, si fa tanto per chi ha bisogno.
A seguire le centinaia di volontari si sono radunati all’auditorium dell’imponente ed elegante struttura voluta da Mamma Natuzza. Qui il presidente Angilleri ha fatto un excursus sui progetti in cantiere e sulla crescita esponenziale della sede miletese in termini di sacche, passate dalle 186 del 2016 (anno di costituzione) alle 574 del 2022, con un aumento costante che, per il 2023, dovrebbe far superare le 600 unità. Un attivismo elogiato dai sindaci di Mileto e San Costantino, Salvatore Giordano e Nicola Derito, i quali hanno parlato dell’associazione come “un gruppo forte, volenteroso ed esempio di generosità dall’alto valore etico”. Medesimi elogi dalla presidente provinciale, Caterina Forelli che, per “il costante impegno”, ha donato al presidente una targa di riconoscimento, ricordando l’importanza del dono del sangue, «senza il quale non si aprono le sale operatorie», dichiarandosi «emozionata nel vedere una sala così piena sotto l’insegna della solidarietà» e accennando ai progetti che l’Avis provinciale ha in serbo già dall’estate: controllo cardiologico (attivato dalla regionale e avallato dalla provinciale), attività di prevenzione dell’Aids, campagna estiva di promozione del dono. Piacevolmente toccato dalla sala piena si è detto anche il presidente regionale Franco Rizzuti, il quale, rammentando che i progetti di prevenzione e controllo sono stati attivati dall’Avis regionale, rivolgendosi ai volontari ha detto di considerarli la propria famiglia cui ama stare vicino. Dopo la citata consegna delle benemerenze e di alcune targhe la festa si è conclusa come meglio non poteva: un lauto buffet e il taglio della torta. Per “coccolare” e ringraziare i donatori del loro gesto semplice e gratuito ma fondamentale. E, soprattutto: vitale.