Da Trento a Limbadi in bicicletta per aiutare l’Airc. A rendersi protagonista della splendida “Pedalata per la ricerca” lunga circa 1300 km è stato Domenico Aquilano, 51 anni, generoso figlio della terra limbadese e oggi apprezzato libero professionista, che, al pari di tanti altri coetanei, ha dovuto lasciare amici e paese per andare a costruirsi un futuro altrove. Partito lo scorso 28 luglio dal Trentino, è arrivato in Calabria dopo dieci giorni. A sostenerlo e incoraggiarlo lungo il percorso, a bordo di un furgone, la moglie e i figli.
Ad accoglierlo su monte Poro il presidente del consiglio comunale, Vincenzo Lentini, che, assieme ad altri trenta ciclisti – ci sono in particolare i gruppi “All bike” Nicotera-Limbadi guidato da Pasquale Messina e “Bici Insieme” di San Costantino guidato da Raffaele Mancuso – lo scorta giù per i tornanti dell’altopiano sino alla sua mai dimenticata terra natìa.
L’arrivo a Limbadi la cosa più emozionante. Domenico Aquilano entra in paese in testa al gruppo pedalando tra due ali di folla plaudente e lo sventolare di bandiere tricolori. Davanti alla chiesa di San Pantaleone il momento più bello e più emozionante.
Ad aspettarlo, infatti, oltre al sindaco Leo Mercuri e a tanti amministratori, nonchè a tutte le associazioni che hanno organizzato l’evento con in testa Airc e Pro Loco, c’è la sua adorata madre.
Un lungo applauso saluta il loro abbraccio, costellato di lacrime e parole piene d’affetto. La commozione è tanta. Poi, comincia la festa. Il progetto di Domenico, ispirato dalla perdita di un familiare, ha centrato tutti i suoi obiettivi.