Il Gruppo consiliare MoviVento di Nicotera contro il Sindaco Marasco per l'acqua potabile e l'inquinamento. Il Gruppo consiliare MoviVento di Nicotera contro il Sindaco Marasco per l'acqua potabile e l'inquinamento.

Il Gruppo consiliare MoviVento di Nicotera contro il Sindaco Marasco per l’acqua potabile e l’inquinamento.

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Il nostro gruppo consiliare Movi@Vento ha presentato due giorni fa la richiesta di un consiglio comunale straordinario urgente per discutere delle criticità in atto, relative all’insufficiente erogazione dell’acqua potabile e, ancora una volta, all’inquinamento marino.

Riguardo al primo punto, già il diciotto luglio scorso, attraverso i social, avevamo interpellato il primo cittadino chiedendo che ne chiarisse le cause e informasse i cittadini su quali rimedi intendesse prendere. Ma al di là delle solite scusanti, con la chiamata in causa di improbabili quanto anonimi colpevoli di allacci abusivi, nulla è stato fatto per rimediare al grave disservizio, a partire dalla realizzazione di un pozzo che, come la Madonna pellegrina, viene promesso un po’ qui un po’ lì, senza che se ne veda mai la luce. Nulla dice invece il sindaco dei rimedi strutturali che andavano presi per tempo, visto che, di fatto, il 90% dell’acqua che arriva nei serbatoi comunali finisce nel sottosuolo attraverso una rete colabrodo. Nulla si è più saputo poi del finanziamento regionale finalizzato all’ingegnerizzazione della rete che, nero su bianco, era stato confermato al Movimento 14 luglio nel corso del tavolo tecnico regionale del dicembre 2018.

In quella sede, l’ingegnere Rinaldi aveva dato assicurazione che nei mesi di aprile-giugno 2019 si sarebbe proceduto con le gare d’appalto. Tutto verbalizzato e sottoscritto. Cos’è avvenuto da allora ad oggi? Quale interessamento, iniziativa, legittima richiesta, ha messo in campo l’attuale amministrazione? Ce lo dica il sindaco. Ad oggi sappiamo soltanto che ai nicoteresi viene chiesto di pagare per il servizio idrico circa 1,5 milioni di euro all’anno  per acqua di scarsa qualità e che viene sprecata per la quasi totalità, mentre anche per questo bene, sempre più prezioso, si ripetono gli appelli al risparmio se si vogliono evitare scenari foschi neppure tanto lontani nel tempo.

Passando all’altro tema doloroso dell’inquinamento delle nostre acque marine, dopo l’informativa resa dal sindaco nel corso del consiglio comunale del cinque agosto u.s., si attende che vengano resi pubblici i risultati delle analisi sui sedimenti bentonici effettuati dall’Arpacal; così come di conoscere su quali dati è fondata la chiamata in causa da parte di Marasco dei fertilizzanti, anche da digestato animale, che vengono utilizzati a qualche centinaio di metri dalla battigia. A tal proposito, il nostro gruppo, aveva più volte, nel corso di questi quattro anni, chiesto di porre l’attenzione proprio sulle concimazioni come possibile causa del mare sporco, chiedendo che venisse analizzata la falda per accertare le concentrazioni di nutrienti che attraverso di essa raggiungono le nostre acque di balneazione, sempre meno tali.

Perché non è stato fatto? Ora il sindaco riconosce pubblicamente che il nostro gruppo possiede adeguate competenze e conoscenze del fenomeno; ma cosa ci serve un attestato tardivo se le nostre sono state parole consegnate al vento ed abbiamo dovuto tutti continuare ad assistere impotenti al triste spettacolo del nostro mare lordato? E per finire, sono state inserite nel cronoprogramma trasmesso alla regione (in ottemperanza all’ordinanza di fine luglio del Presidente) le indagini che, insieme a quella della falda, abbiamo ripetutamente chiesto che venissero effettuate? Ci riferiamo alla video-ispezione nel collettore delle acque bianche per individuare gli allacci fognari abusivi, ai rilevatori di flusso per accertare la continuità delle portate inviate al megadepuratore di Gioia Tauro, ecc. ecc.

Ovviamente le domande e i dubbi che abbiamo qui esposto, sono stati oggetto di altrettante nostre pec, che però non hanno ricevuto alcuna risposta. Esattamente come per le interrogazioni poste nel Consiglio comunale del 23 maggio, riguardanti le principali opere pubbliche, ferme ormai da moltissimi mesi e che si ritiene resteranno ormai tali fino alla fine di questa consiliatura.

Nicotera, lì 12 agosto 2023                                       Per il Gruppo Movi@Vento

Antonio D’Agostino

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