Alle ore 19:00 avrà inizio l’atteso convegno <Inquinamento marino a Nicotera:Fiume Mesima o scarichi fognari?> che si svolgerà nell’affaccio di via Castello nel largo Roberto il Guiscardo presso Fragole Amare Luonge Bar. In caso di maltempo la Diocesi ha messo a disposizione la sala Giovanni XXIII, presso la Cattedrale. I relatori sono: Antonio Di Giacomo, Antonio Montuoro, Emilio Errigo, Silvio Greco, Salvatore Siviglia e Giacomo Saccomanno, moderatore il giornalista Pino Brosio. Varie autorità porgeranno il saluto istituzionale con interventi da parte dei rappresentanti delle associazioni che organizzano il convegno.
Il convegno scaturisce dalle inchieste precedenti di Giacomo Saccomanno e di quelle recenti del presidente dell’Accademia Internazionale della dieta mediterranea di Nicotera, Antonio Leonardo Montuoro il quale, nella sua veste anche di giornalista, negli ultimi anni sta tenendo accesa l’attenzione sul mare sporco di Nicotera e dintorni, documentando il tutto anche con filmati e foto dimostrando che è negli sversamenti abusivi della condotta fognaria comunale da ricercare il disastro ambientale. Le interviste nude e crude stanno finalmente destando l’indignazione dei cittadini. Le seguenti spiegazioni di Montuoro chiariscono ancora meglio la problematica.
Il grave stato di salute del mare, documentando il degrado della città con particolare attenzione alla frazione Marina.
Il motto della dieta mediterranea si basa su una agricoltura sana e biologica con il detto: “Siamo contro i delinquenti che inquinano i terreni”, ed oggi ci sentiamo di aggiungere anche “… i torrenti e il mare”. Partiamo dal dato di fatto che il mare di Nicotera era sempre cristallino fino a quando, nella frazione Marina erano attivi i pozzi neri. Poi, a seguito della costruzione della rete fognaria, è iniziato lo scempio dovuto al malfunzionamento del depuratore, sottodimensionato sin dal suo avvio così come anche le condotte, nonché, troppo spesso, anche mal gestito dal Comune, scaricando nei fossi o direttamente a mare la fogna tramite un tubo in mare di circa 600 m, come attestato da relazioni della Capitaneria di Porto sin dal 2003.
Adesso in Marina, nello stesso luogo dell’ex depuratore, ormai dismesso, sono rimaste in funzione delle vasche di raccolta e smistamento che dovrebbero spingere i liquami fino al mega depuratore della IAM di Gioia Tauro, tramite diverse stazioni di pompaggio dislocate lungo il percorso, spesso non funzionanti, che sversano nel tratto del nuovo lungomare, nella pineta, nei tratti del litorale dei villaggi turistici, come da noi documentato con video e articoli. Altre stazioni di pompaggio sono invece dislocate a monte tra la città e le frazioni, spesso non funzionanti e lo dimostra il fatto che il Comune è stato costretto a sostituire ben 18 pompe di sollevamento liquami a metà luglio 2023 sotto la pressione delle nostre inchieste e da allora il mare è tornato pulitissimo. Nella frazione Comerconi è in funzione un piccolo depuratore, anch’esso nel passato già oggetto di inchieste e denunce per sversamenti nei fossi vicini, che poi con le piogge arrivano a mare.
Le vasche di raccolta di Nicotera Marina, lo abbiamo documentato di recente, sversano spesso anche in mare, tramite il fosso San Giovanni, attraverso un tubo interrato e ben nascosto che abbiamo documentato sia questo inverno e primavera che adesso ad agosto. Un pozzetto con tubo di sfioro nell’ex depuratore posto a ridosso della cabina Enel è da almeno due anni artatamente coperto da detriti scaricati non a caso che impediscono di ispezionare la fogna che arriva da Nicotera centro sversando quando è troppo pieno. A luglio 2023, invece, il Comune, dopo una ridicola sceneggiata di “scavi tuboligici”, ha scoperto e subito ricoperto il tubo già danneggiato che parte dall’ex depuratore in parallelo del fosso San Giovanni che era stato messo fuori uso dallo stesso attuale sindaco che allora, nel 2015, era assessore nell’amministrazione Pagano. Altre magagne le stiamo scoprendo.
La Prefettura di Vibo Valentia a luglio, in un incontro con i sindaci e la regione, ha diramato un comunicato dicendo che le fioriture algali sono <fenomeni anomali registrati, sono tutti riconducibili a fenomeni puntuali ed occasionali.”
Sicuramente vi è buona fede nel comunicato, ma non avranno dato spiegazione i tecnici presenti al Prefetto, su quanto chiaramente avvisato nel sito dell’ARPACAL in merito al pericolo del fenomeno della fioritura algale, dovuta ad un fatto grave e sottostante, e cioè, le micro alghe per fiorire tra luglio, agosto e settembre a causa del clima delle acque marine più calde, necessitano di una presenza di inquinanti derivanti da scoli fognari sversati a mare con presenza abbondante di fosforo, azotati e altri prodotti chimici dannosi alla salute umana. A questi vi è da aggiungere i prodotti fertilizzanti velenosi provenienti dall’agricoltura, trascinati dalle piogge tramite torrenti e falde acquifere. Quindi, non solo d’estate, ma se sversati questi veleni durante le varie stagioni, creano una flora batterica marina che è dannosa all’uomo, ma sono presenti tutto l’anno e sfogano benissimo in estate alimentati dagli sversamenti fognari abusivi, infettandosi maggiormente d’estate per chi si fa il bagno se sversati anche a luglio e agosto. Non a caso sono aumentati considerevolmente i casi di dermatite infettiva questa estate, a detta dei medici del luogo specie nei bambini a causa dei nitrati, azoto, fosforo, e altri inquinanti.
Il sottile inganno della Balneabilità.
Bisogna comprendere l’inganno della norma sulla “Balneazione”, che è come il bugiardino con le controindicazioni più dannose rispetto ai benefici del farmaco. Dalle analisi effettuate dalle ARPA si ricavano le informazioni su eventuali contaminazioni microbiologiche da Enterococchi intestinali ed Escherichia coli, mentre non si rilevano informazioni sulla possibile presenza di inquinanti chimici. Per cui, è possibile che un’acqua di balneazione classificata come “buona” o “eccellente” dalle analisi microbiologiche, sia inquinata sotto il profilo fisico o chimico.
In Marina e in molte parti di Nicotera, nelle tubazioni delle acque piovane, si sono allacciate le fogne di case in maniera abusiva e questi liquami, con le piogge, arrivano a mare tramite il torrente Tuccina e il torrente San Giovanni che sfociano nel territorio di Nicotera Marina. Difatti, quello che non si dimentica e non si vuol dire è che la stagione balneare a Nicotera Marina si è aperta con una ordinanza del Sindaco del 25 maggio 2023 che ha emesso un divieto di balneazione proprio nella zona della spiaggia antistante il fosso San Giovanni e il torrente Tuccina. In queste settimane i tombini delle acque piovane di Marina sono puzzolenti di fogna che si sversa con tubi di sfiori in by-pass, in attesa per i malfattori, di una provvidenziale pioggia. Altro che Mesima e Vena additati come colpevoli per sviare le responsabilità. Questi due sono pulitissimi in estate per come abbiamo documentato. Chi distrae l’attenzione su altri fronti fa il danno degli ultimi 40 anni, incolpando i comuni vicini, mentre è lo stesso comune a inquinare. Poi sposteremo l’attenzione altrove, ma adesso è accertato che è nel nostro orticello che si butta il letame.
In quattro anni questa amministrazione non ha fatto nulla per risolvere il problema perdendo i fondi a disposizione nel PNRR e altre forme di finanziamento per il Piano Spiaggia, il Piano Strutturale Comunale, il braccio a mare lato Tuccina a difesa dell’abitato di Marina e il Porto turistico, tutti strumenti che contengono le soluzioni all’inquinamento marino, alla difesa ambientale da scarichi fognari e allo sviluppo turistico di alto livello.
Difronte a questo grave problema sembra non esserci nulla da fare, mentre invece vi sono le soluzioni.
Le soluzioni ci stanno e neanche molto costose. Certo se un sindaco pubblica, posta e predica la mattina presto che il mare è pulito, pensando di eludere le sue gravi responsabilità, o perché ritiene più utile attirare i turisti nell’ingannevole mare sporco che arrivava puntuale dopo le 10:00, questo è molto grave dal punto di vista della salvaguardia della salute pubblica ed eticamente e moralmente sbagliato. Ma la cosa più sconcertante è che un sindaco e una giunta comunale che mettono la testa sotto la sabbia, mai chiederanno un contributo alla regione per bonificare il mare, la spiaggia e il torrente San Giovanni perché cadrebbero in contraddizione con lo slogan indirizzato a cittadini e turisti di venire al mare perché è pulitissimo, i quali, però, non sono fessi e non sono venuti.
Fateci caso come il San Giovanni è sempre artatamente sbarrato in riva alla spiaggia a filtrare i veleni della mala depurazione e dell’agricoltura intensiva che si fa nei terreni del litorale, sversandoli continuamente in mare. Abbiamo documentato più volte lo sversamento da un tubo della condotta fognaria comunale che dall’ex depuratore scola fogna non depurata nel fosso fino al vicinissimo mare e, non è vero, come imprudentemente e in evidente difficoltà si vada dicendo che è un tubo autorizzato, addirittura tirando in ballo la Prefettura, per lo sversamento nelle emergenze, una giustificazione emotiva che è una pezza peggio del buco. Le emergenze andrebbero documentate e preventivamente dichiarate, ma erano possibili quando era un depuratore e non adesso che è declassato a un impianto di sollevamento. Una giustificazione che è un ulteriore grave dichiarazione confessoria di colpa, atteso che abbiamo documentato ben 10 sversamenti abusivi dalla condotta comunale, tutti illecitamente ben coordinati in un disegno criminoso di tipo ambientale e della salute pubblica. Pertanto qualsiasi tipo di sversamento rimane sempre un illecito, un un danno ambientale e un tradimento ai cittadini, turisti e attività commerciali del settore, penalizzati e pugnalati in piena estate.
Forti e mirate sono anche le recenti dichiarazioni del biologo marino, Silvio Greco, sulle responsabilità degli enti locali nel sistema di sversamento a mare con assessori «non documentati e pronti a nascondersi dietro un dito» e sulla stessa sintonia anche l’esperto locale Alberto Massara che ha individuato diversi tubi abusivi di scarico in mare.
Vi sono in atto le soluzioni tecniche supportate economicamente della Regione Calabria ma mai applicate dal Comune di Nicotera.
Nel vicino e confinante comune di San Ferdinando, la Regione Calabria, e non lo scemo di turno, sta finanziando dal 2017 ed anche questo anno, la bonifica del fiume Mesima e del torrente Vena, che scorre adiacente al fiume, sboccando entrambi alla medesima foce in mare tra Nicotera e San Ferdinando con acque ormai bonificate e rese limpide almeno da aprile/maggio fino a settembre. A monte sono state fatte delle opere di rallentamento delle acque, con una serie di sbarramenti affioranti con l’immissione in quelle acque, da aprile ad oggi, di prodotti chimici biologici posti nei 500 metri a monte della foce, distruggendo i componenti inquinanti tramite un processo chimico-biologico definito “bioattivazione” che rende le acque limpide e bonificate. Le precedenti amministrazioni comunali di Nicotera contribuivano nello sbarramento del Mesima con il Comune di San Ferdinando, filtrando e bonificando d’estate, ma questa attuale sa solo lamentarsi delle critiche che riceve, reagendo male e senza nulla operare.
Perché l’amministrazione comunale non ha preso in considerazione questa possibilità di poter bonificare il tratto di mare antistante Nicotera?
Appena ho pubblicato sui social questa tecnica di bio attivazione con prodotti chimici biologici il sindaco di Nicotera, che fa il bullo contro la Stampa e l’ignorante nella eutrofizzazione e bioattivazione, ha postando l’11 luglio 2023 pensando di fare ironia, ma con grande irresponsabilità istituzionale: <Un soggetto residente nel nostro comune, lancia la prima proposta… depurare tratti di mare con componenti chimici e biologici. Geniale…”. La considerazione sorge spontanea: con un personaggio del genere, la città di Nicotera, non potrà mai avere speranza alcuna.
Il Sindaco che è allergico alle critiche, purtroppo, sa farsi male da solo. Il 27 giugno 2023 postava sui social il video di una pioggia che aveva provocato uno scolo d’acqua dicendo lui stesso che le piogge facevano “convergere lungo il fosso principale di Marina, il San Giovanni che sfocia nel nostro mare”. Una ammissione di colpa grave perché in quel video il sindaco concludeva “cosa volete che possa arrivare a mare? Acqua minerale?”
Affermazioni gravi, stante il fatto che a luglio, dopo le nostre inchieste di oltre un anno, è stato costretto a cambiare ben 18 pompe di sollevamento dei liquami che erano non funzionanti da molto tempo e che sversavano, giocoforza, la fogna proprio in quei fossi del filmato dove non arriva in mare “l’acqua minerale”. Da quando ha cambiato le pompe il mare è tornato pulito, nonostante il Mesima e il Vena siano sempre attivi portando, addirittura, un esiguo flusso d’acqua estivo.
A che punto sono adesso i lavori di bonifica del fiume Mesima?
Finanche nel consiglio comunale del 5 agosto u.s. il sindaco ha pontificato contro il sottoscritto per le inchieste fatte sull’ex depuratore in località Mortelletto, con le vasche di raccolta ancora attive e riprese in stato di completo abbandono, documentando lo sversamento nel fosso San Giovanni sin dal mese di aprile. Ebbene, in consiglio comunale, il Sindaco, nel fare riferimento alle nostre specifiche inchieste sull’ex depuratore e impianti di sollevamento, le ha imprudentemente definite “fantasiose” nel tentativo maldestro di distrarre i consiglieri e cittadini, riferendosi a un tubo in mare che cittadini e consiglieri comunali (non il sottoscritto) incolpavano come possibile e principale sversamento a mare della fogna.
Ebbene, non privo di contraddizioni, ha spostato l’attenzione sulla sceneggiata degli “scavi tubologici” a luglio in spiaggia, sottintendendo come se le nostre inchieste avessero parlato di quel tubo, mentre invece abbiamo solo e soltanto documentato il tubo comunale che sversa nel Fosso San Giovanni, dimostrando che le pompe di sollevamento dei liquami erano malfunzionanti e in uno stato di precario abbandono compreso gli impianti e centraline elettriche. Difatti, sotto la nostra pressione giornalistica è stato costretto a sostituire 18 pompe di sollevamento liquami, a metà luglio, nel silenzio più assoluto, tranne il nostro grido di allarme con l’ennesima inchiesta smascherando il misfatto. Nel Consiglio Comunale del 5 agosto, ha tentato di fare anche la vittima, dicendo una falsità grave e cioè, che il sottoscritto avrebbe presentato delle denunce alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia e questa, si sia attivata con Guardia costiera. e carabinieri forestali, smentendo le nostre inchieste giornalistiche sull’inquinamento ambientale e marino. Una bugia colossale perché mai alcuna denuncia alla Procura da noi è stata fatta se non quelle giornalistiche, ma saremo costretti a denunciare veramente se non chiederà pubblicamente scusa dell’offesa, della calunnia e della diffamazione fatta in sede di Consiglio Comunale. Non ci piegheremo difronte a nessuna intimidazione.
Il Sindaco ha così distratto, nel Consiglio Comunale, sia la maggioranza che l’opposizione sviando l’attenzione sul Mesima e il Vena, tirando addirittura per la giacchetta anche il consigliere di minoranza Ing. Antonio D’Agostino, suo acerrimo oppositore, mettendogli in bocca frasi che probabilmente non ha mai detto, atteso che lo stesso in più Consigli comunali e interviste, non ultima quella pubblicata il 9 luglio 2023, affermava: «Quanto sopra detto, non deve suonare come assoluzione dalla responsabilità per molti sindaci tra i quali quello appunto di Nicotera. E lo diciamo con dovizia di elementi desumibili dai numerosi consigli comunali nei quali il nostro gruppo Movi@Vento ha affrontato il problema indicando la strada per pervenire alle cause locali dell’inquinamento e possibilmente alla loro eliminazione. Tra le tante, lo abbiamo fatto anche in un’adunanza aperta il primo agosto del 2022 nella quale abbiamo evidenziato e documentato sia sversamenti fognari nel canale San Giovanni, sia ipotizzato che l’uso eccessivo di fertilizzanti di origine animale e/o chimica (di cui però non si fa cenno nell’ordinanza in questione), a poca distanza dalla battigia, potessero poi trasformarsi in un carico eccessivo di nutrienti nella falda e pervenire a mare, “concimandolo” e generando quella multicolore flora algale che osserviamo anno dopo anno. Da qui la proposta, sempre caduta nel vuoto, di: 1) operare una video ispezione per individuare gli allacci fognari sversanti nel collettore delle acque bianche che poi scarica a mare; 2) analizzare l’acqua di falda in punti opportuni per rilevare soprattutto le concentrazioni di nitrati; 3) applicare dei contatori di flusso per verificare la continuità delle portate dei reflui che attraverso i numerosi impianti di sollevamento pervengono (non si sa in che misura) al mega impianto di depurazione gestito dalla IAM (e la cui condotta di scarico sottomarina è risultata per molto tempo ammalorata); 4) procedere a una pulizia dei condotti fognari mai attuata in circa cinquant’anni.>
Come procedere per il prossimo anno, alla bonifica in un litorale così ampio e vasto come quello di Nicotera e subito spiegato.
Nulla è stato fatto in questi anni per salvaguardare il litorale, né per un suo insabbiamento, né per una difesa a monte alla punta del Tuccina con un facile e modesto braccio a mare per smorzare le correnti a difesa dell’abitato di marina e della spiaggia che riscontra una enorme presenza di pietrame che le correnti trasportano dalla vicina Praicciola.
I finanziamenti ci sono in maniera cospicua. Anche per il porto nulla è stato fatto nonostante sia pronto per essere messo in bando con finanziamento in parte già concesso e l’altro da privati. Nulla è stato fatto da questa amministrazione che è solo festaiola, ma ormai viene classificata come una mediocre Pro Loco. Seppur, nella Nicotera trascurata e malridotta, servono anche le festicciole e gli addobbi natalizi, ma non possono diventare il programma dei cinque anni di questa scellerata amministrazione.
A difesa della spiaggia, gli esperti da noi interpellati, suggeriscono che necessita bonificare il litorale dai fanghi depositati e procedere ad una piantagione di alghe marine lungo il litorale, tipo la Posidonia nutrendosi di ciò che fa male alla salute umana, un tempo molto presente nei fondali, che fa da pettine filtrante e smorzante, trattenendo la sabbia e coprendo tratti di fondale attualmente in pietrame affiorante, devastato dalla pesca a strascico e dalla eutrofizzazione dei veleni presenti nei fondali che hanno fatto scomparire la flora e allontanare diverse specie di fauna marina.
La fascia del litorale di Nicotera, interessata da anni dalla fioritura algale, è quella antistante la spiaggia dell’abitato, lunga circa un chilometro con una fascia larga 50/70 metri dalla battigia. Ebbene, è come se dovessimo badare alla salubrità di circa 20 piscine olimpioniche, mi è stato riferito. Una depurazione che si fa senza alcun problema e che si potrà fare anche in un tratto di spiaggia limitato, rimuovendo il fondale dai batteri infettivi e dannosi che alimentano la fioritura algale, tramite l’immissione di pasticche e liquidi biologici che interagiscono contro la “eutrofizzazione”. Per dirla in maniera comprensibile e semplice, i batteri buoni immessi con la bioattivazione, si nutrono dei batteri malefici innescando un processo di bonifica del mare togliendo il nutrimento alle micro alghe che formano la fioritura algale.
Ho sentito sia lo scorso anno ed anche quest’anno il titolare della ditta specializzata “Wet Stone Srls” presente al convegno di questa sera, il quale, su incarico dal limitrofo Comune di San Ferdinando, sta bonificando il fiume Mesima e il torrente Vena con un progetto interamente finanziato dalla Regione Calabria. Come Accademia della dieta mediterranea ci siamo attivati ricevendo un preventivo da parte della stessa “We Stone Srls” in data 22 luglio 2023, dimostrando che con una spesa minima di circa 20 mila euro, da maggio a giugno 2024, riuscirebbe a garantire, per tutta l’estate, il mare pulito da fioriture algali nella spiaggia di Nicotera, continuando il trattamento chimico-biologico anche in agosto e settembre 2024, senza problemi per i bagnanti essendo prodotti biologici. Il vero problema sarà questa amministrazione chiusa e gretta, che immagino non vorrà collaborare da subito per arrivare a bonificare il mare tra maggio e giugno prossimi. Auspicabile sarebbe che si dimettessero adesso così avremo modo di avere un’altra amministrazione e poter programmare la prossima estate con un mare bonificato e reso limpido e pulito per tempo e far venire quelle migliaia di turisti che, quest’anno, non hanno inserito Nicotera tra le mete turistiche, anche perché spesso maltrattai e bannati da questo sindaco.
Stasera annunceremo questo preventivo di bonifica del mare che porteremo avanti con altre realtà associative locali, presentando in dettaglio alla città in un prossimo dibattito pubblico che faremo entro settembre con le autorità preposte e con esperti di prim’ordine in campo nazionale.
Il mio personale interesse è per la soluzione di questi gravi problemi che sconvolgono il sonno all’attuale sindaco e a un paio di sciocchi e sciocche che temono lo stia facendo per interesse politico, cioè per una mia candidatura a Sindaco della città, per le elezioni per la prossima primavera. Nonostante sia sempre il più gettonato, e ringrazio i cittadini per la stima, l’attuale sindaco “stia sereno”. Dorma sonni tranquilli insieme ai suoi assessori …anzi, forse no, continuino ad avere incubi… perché come società civile attiveremo la nostra cittadinanza attiva e non daremo tregua finché lo scempio, non sarà tutto risolto.