San Calogero. La minoranza vuole vederci chiaro. Dimissioni o prova di forza? Forti critiche anche per la gestione allegra degli incarichi. Possibili collegamenti? San Calogero. La minoranza vuole vederci chiaro. Dimissioni o prova di forza? Forti critiche anche per la gestione allegra degli incarichi. Possibili collegamenti?

San Calogero. La minoranza vuole vederci chiaro. Dimissioni o prova di forza? Forti critiche anche per la gestione allegra degli incarichi. Possibili collegamenti?

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Il consiglio comunale nella seduta dell’8.09.2023 si è svolto in forma del tutto tranquilla con l’approvazione dei punti dell’ordine del giorno all’unanimità, tra cui l’approvazione della nomina del revisore unico dei conti. Ciò che ha sollevato qualche dissapore è stato l’intervento del capogruppo di minoranza Calabria che, pur intervenendo su questioni importanti che stanno attanagliando i cittadini, ovvero la viabilità, servizio idrico e incarichi tecnici, forse a causa dei soliti toni pacati ed accomodanti non ha riscosso la giusta attenzioconsiglio comunale

ne da parte della maggioranza che, anzi, sembrava del tutto disinteressata all’intervento.

Calabria ha quindi evidenziato la possibilità ed il fondato sospetto che le motivazioni sottese alle dimissioni dilazionate nel tempo dell’assessore Castagna non fossero quelle rese pubbliche, ma nascondessero altro, lasciando intendere la presenza di spaccature all’interno della maggioranza, nonché che quelle dimissioni probabilmente fossero da ricondurre ad accordi disattesi nella gestione della cosa che più interessa questa amministrazione, ovvero la gestione degli incarichi che quasi mai porta alla nomina di tecnici esperti in materia.

Calabria ha poi posto l’attenzione su delle stranezze riscontrate nelle ultime due delibere di giunta per lavori che ammontano a circa 2 milioni di euro. In particolare la minoranza ha contestato il fatto tali progetti esecutivi hanno ad oggetto, oltre alle indagini geologiche finalizzate alla realizzazione di altre rampe che si vanno ad aggiungere a quella già presente, costata decine di migliaia di euro, un progetto esecutivo per il “decespugliamento dei siti”, con ulteriori spese, diventando cioè oggetto del progetto stesso e non una sua componente. In poche parole Calabria ha evidenziato come ingenti somme vengono sperperate e quindi vanno a ridurre le somme che effettivamente verranno spese per lavori.

Pur avendo centrato gli argomenti, nel prosieguo, Calabria, quasi a voler smorzare i toni e giustificare i suoi critici interventi verso la maggioranza, quindi depotenziando l’incisività del suo intervento, ha poi rappresentato che le sue pacate e collaborative critiche sono dettate da problematiche oggettive, nonché dalla necessità di adempiere al ruolo che ricopre all’interno del consiglio, quale rappresentante della minoranza, e soprattutto perché recentemente è stato tacciato di scarsa incisività e di vicinanza alla maggioranza da parte di tanti ed anche dalla stampa.

A seguito della sua chiosa nessuno ha voluto replicare, se non direttamente il sindaco, che si è sentito toccato non dalle pur sostanziose problematiche evidenziate da Calabria, ma dalle insinuazioni circa l’esistenza di spaccature nella sua maggioranza. Ha quindi preannunciato la prossima nomina di un nuovo assessore e, soprattutto, il fatto di voler mantenere in capo a sé la delega al bilancio. Sui problemi esposti da Calabria il sindaco ha ricordato di aver definitivamente risolto il problema della mancanza di acqua, con la prossima immissione in rete del liquido proveniente dal pozzo esistente presso la realizzanda casa della cultura, nonché la difficoltà a sistemare le strade perché fatiscenti già da decenni, augurando allo stesso Calabria, in stile canzonatorio, di poter essere lui ad occuparsi del problema nel futuro. Insomma uno scenario strano in cui, malgrado le tante difficoltà oggettive che imperversano per le vie -disastrate- del paese, nelle aule del potere capogruppo di minoranza e sindaco dibattono in modo burlesco e, soprattutto, senza che nulla si muova in termini concreti. Di chi è la responsabilità? Degli attuali? Dei passati? Sicuramente non mancherà chi dirà che la responsabilità è dei futuri amministratori. Ai posteri la non tanto ardua sentenza.

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