Sono a fianco dei lavoratori del Porto di Gioia Tauro-San Ferdinando, in questi momenti di trepidazione per il rischio licenziamento dei dipendenti per esuberi o addirittura, per chiusura, a causa del nuovo sistema di tassazione che potrebbe indurre le linee di navigazione a spostare i traffici navali verso scali extra-europei, magari verso il nord Africa dove la tassa non verrebbe applicata o si applicherebbe solo in parte con notevoli vantaggi competitivi. Si tratta, per l’appunto, del pacchetto UE “Fit For 55” che impone la riduzione delle emissioni in atmosfera, ora previsto anche in ambito marittimo secondo la Direttiva UE n. 2023/959 ETS che impone agli armatori di compensare le emissioni inquinanti prodotte ogni anno, direttiva che andrà in vigore dal 2024.
Ma è stato proprio il mio partito, Fratelli d’Italia a lanciare l’allarme, per il tramite dell’eurodeputato Denis Nesci, sempre molto attento ai problemi del nostro territorio, il quale ha dichiarato che molti hanno votato a favore, tutta la sinistra e parte di Forza Italia, miopi delle conseguenze, invitando quindi, a fare fronte con gli altri paesi del Mediterraneo (Spagna, Portogallo e Grecia) a portare avanti delle istanze entro il 31 dicembre, aprendo una breccia nell’iter legislativo già chiuso il 18 aprile, anche se una missiva al Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, è stata già fatta recapitare per sollevare le questioni ed evidenziare le contraddizioni di questa direttiva, chiedendo di valutare una riapertura delle discussioni.
E’ evidente che difendere l’ambiente dai cambiamenti climatici in corso è un dovere di tutti e non solo dei porti che si affacciano sul Mediterraneo, gli unici porti interessati dalla Direttiva UE. Il nostro Porto di transhipment, con migliaia di dipendenti spalmati fra la MCT e le ditte esterne, produce la stragrande parte del Pil della Calabria, quindi del Sud Italia, un’infrastruttura strategica per la Nazione e l’intera Europa, che non può essere penalizzata, peccato che tale aspetto economico e politico sia stato trascurato, anzi, ignorato dagli europarlamentari che hanno partorito la norma.
Mi unisco, quindi, al forte richiamo alla politica nazionale che sta partendo, in questi giorni, dal nostro territorio accanto all’Ammiraglio Andrea Agostinelli, ai colleghi sindacalisti, ai colleghi amministratori pubblici, alle imprese del comparto, ai lavoratori portuali tutti. Saro’ presente, da Responsabile Provinciale del Dipartimento Politiche Sociali di Fratelli d’Italia, certamente insieme al resto del mio partito, alla manifestazione prevista fra il 16 e il 18 ottobre, per scongiurare il più funesto epilogo della situazione. Sono tuttavia fiduciosa nell’interessamento e nell’ azione del governo nazionale che sono certa riuscirà con l’impegno che certamente non manca, a far cambiare decisione e tempistica alla UE.
Maria Carmela Digiacco
Capogruppo Fratelli d’Italia- Comune di San Ferdinando