A Nicotera si annuncia un'altra protesta per lunedì 23 per la carenza idrica. Si tentano riparazioni, ma il problema persiste. A Nicotera si annuncia un'altra protesta per lunedì 23 per la carenza idrica. Si tentano riparazioni, ma il problema persiste.

A Nicotera si annuncia un’altra protesta per lunedì 23 per la carenza idrica. Si tentano riparazioni, ma il problema persiste.

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Dopo la protesta di venerdì scorso di cittadini, associazioni e partiti politici, all’indomani, sabato 14 ottobre, l’amministrazione comunale ha postato un avviso sulla pagina Facebook dell’assessore Vecchio annunciando una sospensione temporanea dell’acqua potabile, l’ennesima, per la sostituzione di apparecchiature, dichiarando che sono interventi necessari per cercare di risolvere la criticità attuale dell’acqua. Dal comunicato traspare evidente la difficoltà dell’amministrazione nella gestione dell’acqua potabile, con questo ulteriore tentativo “per cercare di risolvere  la criticità attuale”.

Le forza politiche di opposizione, la società civile e i cittadini sensibili scenderanno ancora in piazza lunedì mattina 23 ottobre se dovesse ancora perdurare la mancanza di acqua e la relativa presa in giro chiedendo la partecipazione di tutte le scuole superiori, Istituto Tecnico Industriale e Liceo Classico, per manifestare contro il disservizio idrico. “Non vogliamo essere complici di questo scempio a cielo aperto di inefficienza e di spreco di soldi” si grida tra i fautori della protesta. Si attende anche nel frattempo, di poter partecipare numerosi al consiglio Comunale richiesto con urgenza dai tre rappresentanti di  minoranza della Lega: Macrì, Staropoli e Albanese. Nella loro richiesta vi è all’ordine del giorno la crisi idrica e il disservizio della condotta dell’acqua potabile. Si chiede un intervento del Prefetto per l’emergenza perdurante di una bene essenziale.

Nicotera deve ribellarsi ai disservizi che perdurano d troppo tempo. L’acqua, l’inquinamento marino, i lavori con scavi nel centro abitato iniziati e abbandonati, specie in Via Pozzo dove monta la protesta per uno scavo considerevole che ha sventrato la strada da oltre un mese nel tentativo di riparare la condotta con i lavori sospesi e  tutto abbandonato a cielo aperto con il rischio di piogge che saranno devastanti pe il rione. Anche i lavori del rione Cattedrale destano preoccupazione tra i cittadini, per la non carreggiabilità dovuta all’uso improprio di pavimentazione in pietra di misure scandalosamente sottili da 2-2,5-3 cm che non permetteranno più di essere percorsa con autovetture. Su tutto ciò, l’Amministrazione tace.

Nonostante tutti i serbatoti comunali siano da sempre strapieni di acqua, tanto da fuoriuscire dagli scarichi di piena, sversando lungo le strade il sovrappiù, sconforta i cittadini il fatto di dover vedere tanto dilettantismo in atto tra l’amministrazione, la ditta incaricata alla manutenzione e altre ditte chiamate in soccorso, con costi impressionanti di spreco dei soldi pubblici senza vedere risolto il problema da cinque mesi, rimanendo senza acqua nei rubinetti di casa con danni anche agli elettrodomestici.

Per cercare di trovare eventuali perdite e/o fantomatici cittadini che innaffiano l’orto, come se questi fossero le vere cause del dissesto idrico, fa impressione sapere che sono stati regalati oltre 100mila euro per verificare tali ipotesi, senza che a fine estate ci sia un resoconto se siano state trovate vere e concrete  perdite e veri e concreti cittadini dediti ad innaffiare gli orticelli di casa. Appaiono, agli occhi del cittadino, più come scuse per giustificare una disperata regalia, che l’impegno economico per la soluzione del problema, atteso che ancora sussiste il disservizio.

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