Maria Carmela Digiacco Dipartimento Provinciale RC Politiche Sociali Fratelli d’Italia, afferma: <<Nella giornata internazionale della violenza contro le donne, è sempre un obbligo fare delle riflessioni, anche se queste non dovono rimanere fini a se’ stesse ma divenire linee di condotta atte a preservare il rispetto della donna in ogni ambito, ogni giorno. È evidente che è in atto una mutazione dell’identità e delle relazioni tra i due generi, maschile e femminile e che non tutti gli uomini reagiscono positivamente di fronte alla parità dei ruoli sociali della donna, non riconoscendole il pieno raggiungimento di una parità di diritti, di doveri e di libertà, e non dimostrandole sempre il pieno rispetto.
Con l’emancipazione femminile e con la conquista di diritti sociali, economici e civili della donna, alcune figure maschili si senteno destabilizzate, sbandate, quasi in imbarazzo di fronte ad una donna che dimostra di saper condurre battaglie e di vincerle, di saper svolgere gli stessi lavori degli uomini, di riuscire bene in qualsiasi impresa, anche sociale e politica. La donna ha capacità inesauribili in ambito scolastico che trasforma in ottimi risultati sul lavoro e la carriera, sa destreggiarsi nel coniugare casa, famiglia e vita professionale, spesso anche sociale e politica. Notando queste virtù, alcuni uomini dimostrano un imbarazzo e una debolezza verso il genere femminile, sentimenti negativi che sfociano nei casi di abusi anche mortali, sentimenti di odio che li portano a dimenticare di riconoscere alla donna anche un ruolo fondamentale: la capacità di generare la vita. Ecco, di fronte a tutto questo l’uomo in difficoltà, non aiutato dalla società contemporanea quasi priva di valori relazionali, reagisce con la prepotenza e con la violenza.
Ma non è con i femminicidi che l’uomo deve risolvere il suo problema, non è con la forza che deve cercare di affermare il suo ruolo nell’ambito della coppia, bensì egli stesso deve essere il protagonista di un cambiamento in senso culturale del rispetto della donna, aprendosi ad un sano e costruttivo confronto dialettico per supportare il continuo percorso di inclusivita’ sociale di genere con accettazione e benevolenza. Dal canto suo, la donna deve avere tutti gli strumenti per riconoscere le violenze e potersi difendere, proprio come afferma il Ministro della Famiglia e Pari Opportunità, Eugenia Roccella. Il Governo Meloni ha appena approvato all’unanimità il Ddl Roccella contro la violenza di genere che mette in atto importanti misure per contrastare la violenza sulle donne che sfocia ormai spesso nei femminicidi, quali il ricorso al braccialetto elettronico, l’arresto in flagranza differita, tempi più brevi e pene più certe, tutte misure consigliate da operatori, magistrati e avvocati impegnati direttamente in questo campo.
Inoltre, è stato messo a disposizione dal Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio, il numero 1522 da chiamare in maniera immediata nel verificarsi dei primi casi di stalking. Ma basilare è anche la prevenzione che deve nascere dai dibattiti con ragazze e ragazzi, in famiglia, nelle scuole, nello sport, in politica e nella società civile, trasmettendo il massaggio del rispetto reciproco e del rispetto per l’ affermazione e la libertà femminile che deve diventare un valore assoluto, perché quello della violenza sulle donne è ormai un fenomeno che riguarda tutti e che nei casi di omicidio efferati come quelli che ormai spesso si stanno verificando, crea sconcerto>>
