Quant’era bellu tandu è una preziosa silloge in vernacolo di Carmelo Marafioti, straordinario artista di San Procopio, edizione a cura dell’Associazione Cittanova Radici.
Dalle poesie presenti nella silloge, si evince che il poeta possiede una straordinaria capacità descrittiva e una sensibilità interiore, che gli permettono di “fermare sul foglio bianco” momenti di vita, in particolare della vita contadina del tempo passato, ricchi di bellezza e tradizioni.
Nella poetica di Marafioti, spicca la descrizione accurata dei personaggi e la descrizione accurata dei luoghi e dei momenti di vita vissuta, che non ritornerà più.
La silloge è divisa in tre sezioni ed è arricchita da alcuni dipinti dell’autore, che ama profondamente la pittura sin da ragazzo, prediligendo la tecnica della pittura di olio su tela.
Fanno sognare le case e le strade ormai abbandonate, però non prive di anima e di sogni.
Marafioti vuole, attraverso le sue opere “lasciare ai posteri un mondo semplice e vestito di umili cose, come i vecchi e cadenti muri delle case, che profumano di lavoro e valori”.
Chiude la silloge la poesia dedicata alla nonna “nonna Cata” una figura importante per l’autore, carica di carisma affettivo, di bontà e di una grande valenza pedagogica.
Non manca il glossario, strumento molto utile per la traduzione della lingua.
Una silloge importante, di grande valenza culturale, perché se non si conosce il passato, non si può vivere bene il presente, né proiettarsi nel futuro.
Carmelo Marafioti è nato a San Procopio (RC) il 5 giugno del 1953, ha conseguito il diploma di maturità magistrale statale a Palmi.
Ha lavorato presso il Comune di San Procopio, per poi trasferirsi alla Procura della Repubblica di Palmi, dove ha svolto mansioni di cancelliere per trent’anni.
La poesia e la pittura sono le sue grandi passioni.
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