Giuseppe Garibaldi: dal Grande Fratello una lezione di bellezza e umiltà

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Premesso che non amo guardare la Tv, preferisco un buon libro o ascoltare musica classica.

Non amo, in particolare, i Reality e i cosiddetti “programmi spazzatura”.

Quest’anno però, ho dovuto, quasi per dovere, guardare il “ Grande Fratello”.

Un dovere  da buona calabrese, perché tra gli inquilini della casa più spiata d’Italia, c’è  un ragazzo di Calabria: Giuseppe Garibaldi di Santa Cristina d’Aspromonte.

Ho seguito il percorso di questo ragazzo del profondo Sud, che ha dato una lezione d’umiltà a tutta l’Italia.

In questo tempo ormai privo di valori, quasi scristianizzato; Giuseppe Garibaldi con la sua educazione, la sua semplicità, la sua bontà, la sua dolcezza e la sua serietà, rappresenta il vero volto della Calabria.

Un giovane che parla con il cuore e che, in questi mesi ha più volte sottolineato le bellezze della sua terra, come il lungomare di Reggio Calabria, definito da Gabriele D’Annunzio il più bel chilometro d’Italia, il fascino dell’Aspromonte, la cultura , il cibo e le tradizioni.

Non ultimo, l’importanza del porto di Gioia Tauro, volano di sviluppo della regione.

Lunedì 18 marzo l’incontro di Giuseppe con suo fratello Antonio, la cognata e le due bellissime bambine, ha emozionato il pubblico, è stato un inno alla famiglia e  ai valori autentici.

Un angioletto donato dalla nipotina come portafortuna, rappresenta la purezza dei sentimenti e dei valori autentici.

Il mio augurio è che Giuseppe , al di là del Reality, possa realizzare tutti i suoi sogni, restando sempre il meraviglioso ragazzo di Calabria che ha donato all’Italia una magistrale lezione di vita.

Giuseppe Garibaldi ha 25 anni: è nato a Palmi, in provincia di Reggio Calabria, il 23 gennaio 1993. Il suo lavoro è quello di collaboratore scolastico in una scuola del Veneto: “Ovvero, sono un bidello, come si diceva un tempo…”, ha svelato lui stesso prima di entrare nella Casa.

Per poi aggiungere: “Non era la mia aspirazione nella vita, ma in fondo è un lavoro che mi piace. Anche l’ambiente è piacevole”.

Giuseppe ha detto, inoltre, che a spingerlo ad accettare il lavoro, una volta ricevuta la convocazione per trasferirsi presso una scuola del nord Italia, è stata sua madre: “Mi ha detto che il posto fisso è importante”, ha detto Garibaldi , ricordando Checco Zalone.

Infine vorrei dire che impeccabile è la conduzione di Alfonso Signorini, grande giornalista e uomo di cultura.

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