Luigi Einaudi (1874-1961), insigne economista, dal 1948 Presidente della Repubblica, ma prima ancora Vicepresidente del Consiglio dei ministri, Ministro delle Finanze, del Tesoro e del Bilancio nel Governo De Gasperi nonché Governatore della Banca d’Italia, e Alcide De Gasperi (1881-1954), Presidente del Consiglio dei Ministri di otto successivi governi di coalizione da dicembre 1945 all’ agosto 1953, sono stati, pur in diverse funzioni, i protagonisti della ricostruzione materiale, economica e morale dell’Italia all’indomani della Seconda Guerra Mondiale. Ad essi, nel 150° della nascita di Einaudi, e nell’80° della morte di De Gasperi l’Associazione Culturale Anassilaos, congiuntamente con la Biblioteca “Pietro De Nava” dedicano un incontro, patrocinato dal Comune di Reggio Calabria e dalla Deputazione di Storia Patria per la Calabria, che si terrà giovedì 4 aprile alle ore 16,45 presso la Sala Giuffrè della stessa Biblioteca con l’intervento del Dott. Fabio Arichetta e del Prof. Antonino Romeo entrambi Deputati della Deputazione di Storia Patria. A tanti anni di distanza dagli eventi che li videro protagonisti delle sorti del Paese è più agevole ricostruirne il profilo politico e istituzionale al tempo non esente da critiche per quanto riguarda l’Einaudi, sia da parte della sinistra (PCI, PSI) che da esponenti democristiani, per la sua politica economica di Ministro del Bilancio e di Governatore di Bankitalia e poi da Presidente, della Repubblica anche e soprattutto in relazione alle vicende politiche all’indomani della caduta di De Gasperi (28 luglio 1953), indebolito dalla tornata elettorale del 7 giugno 1953 che sanciva una sconfitta personale del Presidente del Consiglio in relazione alla proposta maggioritaria (cosiddetta legge truffa) sconfitta dagli elettori. In quella situazione Einaudi esercitò le sue prerogative presidenziali senza tener conto della reale situazione dei Gruppi parlamentari, della DC in particolare, imponendo con Giuseppe Pella un presidente espressione del Quirinale che visse giorni stentati per cadere pochi mesi dopo, il 12 gennaio 1954. E’ dire che nel 1948 Einaudi non era il candidato prescelto da De Gasperi che all’inizio gli preferì Carlo Sforza per convincersi, dopo i due primi scrutini andati a vuoto, che era il caso di puntare sull’Einaudi.