Nicotera, nuovi arrivi al Centro per l'autismo grazie all'opera di Angsa Vibo Valentia Nicotera, nuovi arrivi al Centro per l'autismo grazie all'opera di Angsa Vibo Valentia

Nicotera, nuovi arrivi al Centro per l’autismo grazie all’opera di Angsa Vibo Valentia

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Il Centro clinico per il trattamento dei disturbi dello spettro autistico ha accolto 12 nuovi bambini che vedranno riconosciuto, così, il loro diritto alla cura per come sancito dall’ art 60 dei LEA (DPCM/2017) e dalle conseguenti Linee di Indirizzo dell’ISS, confermato dalla Sentenza di Stato 8708/2023.

Dal 2007 ad oggi, il servizio pubblico nicoterese ha preso in carico oltre 100 bambini e ragazzi coadiuvati dalla cooperativa “Batticinque” che ha effettuato, quindi, le prime valutazioni dei nuovi piccoli utenti presi in carico dalla Neuropsichiatria dell’Asp di Vibo Valentia dopo la richiesta delle famiglie pervenuta in seguito ad avviso pubblico, più volte richiesto e sollecitato da Angsa Vibo. Giovedì è stato possibile accogliere, quindi, i genitori e soprattutto i piccoli utenti che a breve inizieranno i trattamenti di tipo cognitivo comportamentale Aba.

Mary Naso

“La Conferenza dei Servizi svoltasi a marzo – afferma Mary Naso, presidente di Angsa Vibo Valentia e coordinatrice del Centro autismo operativo presso la struttura sanitaria di Nicotera – a seguito della sollecitazione di Angsa, prevede l’avvio di una nuova programmazione condivisa di tipo multidisciplinare tra Asp, Ambiti territoriali sociali e il Terzo Settore, affinché il servizio sia allargato a tutto il territorio vibonese, replicando l’esperienza del centro attivo di Nicotera, Pizzo e Serra San Bruno”. Durante l’incontro, si è convenuto, inoltre, di stilare un Protocollo d’intesa unico tra Asp e i tre Ats di Vibo, Spilinga e Serra San Bruno rivedendo e attualizzando il protocollo già esistente tra ASP e ATS 1 di Vibo Valentia. “Da ciò – dichiara la Naso – si avrà la possibilità di mettere in condizione le famiglie con bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico, a richiedere, con l’eventuale supporto degli Enti del Terzo Settore specializzati, il Progetto Individuale di Vita per come prescritto dalla legge 328/2000 e dalla LR 23/2003. Così ogni persona con disabilità, attraverso la presa in carico socio sanitaria precoce, riceva quanto necessario ad essere integrata ed inclusa oltre che nel proprio contesto familiare, anche in quello civico”.

 

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