MOVIVENTO. A NICOTERA NON VOTATE ALLE COMUNALI OPPURE VOTATE SCHEDA BIANCA. MOVIVENTO. A NICOTERA NON VOTATE ALLE COMUNALI OPPURE VOTATE SCHEDA BIANCA.

MOVIVENTO. A NICOTERA NON VOTATE ALLE COMUNALI OPPURE VOTATE SCHEDA BIANCA.

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Antonio D’Agostino, a capo della lista Movi@Vento, alle elezioni comunali del 2018 aveva preso 1359 voti mancando la vittoria per soli 142 voti. Oggi riceviamo questo comunicato stampa con le indicazioni di voto che suggerisce ai suoi elettori e ai cittadini, nel loro complesso, molto delusi dalla vecchia amministrazione Marasco che si ripresenta alle elezioni del 8 e 9 giugno 2024 senza rivali, essendo stato “graziato” e, involontariamente, favorito dalla burocrazia dallo Stato.

<E’ capitato che da più persone mi venisse chiesto se convenga o no andare a votare alle prossime votazioni del nostro comune. Come sempre ho risposto che il voto è un fatto personale e di coscienza e che neppure quando io stesso ho partecipato a questa o ad altro tipo di elezione, mi sono permesso di dare consigli o chiedere il voto sul piano personale, optando invece, sempre e soltanto, per l’uso degli strumenti di adesione più corretti: comizi, dibattiti, comunicazione sul programma ecc.

Ciò non mi esime però dal dire come io mi regolerei (non come mi regolerò, avendo la residenza in altro comune); ma anche in questo caso in termini generali e non personali.

Orbene, io non ritirerei la scheda delle elezioni comunali, votando soltanto per le europee, oppure la prenderei, ma solo per poi annullarla o lasciarla in bianco. Un’opzione quest’ultima che finirei per preferire, perché renderebbe più problematico il raggiungimento del secondo quorum del 50% di voti validi a favore della lista Marasco, mentre la soglia del 40% sui circa 5.000 aventi diritto (2.000 votanti) è prevedibilmente molto più a portata di mano. Più chiaramente, mentre per il primo caso, occorrerebbe un consenso espresso di 1.250 voti, nel secondo ne basterebbero 1.000. Ciò perché maggiore sarà il numero di schede deposte nell’urna, tra valide, bianche e nulle (soprattutto quest’ultime), maggiore sarà la difficoltà di raggiungere il 50% di consensi previsto dalla normativa novellata.

Ma torno ai motivi che mi hanno indotto a scrivere questa nota e che sono sia di merito che di metodo, ben collegati tra loro.>

Prosegue D’Agostino <Sul primo, c’è poco da aggiungere a quanto già scritto insieme ai colleghi del mio gruppo Movi@Vento sul bilancio di questa amministrazione uscente: l’abbiamo incolpata, con dovizia di prove, di antidemocraticità e di violazioni ripetute delle c.d. regole del gioco nel corso di tutta la consiliatura. Ciò ha pesantemente e negativamente influito sui risultati amministrativi finali, com’è d’altronde facilmente rilevabile dalla relazione di fine mandato del sindaco. Ma ha segnatamente evidenziato un modo arrogante di intendere il mandato politico-amministrativo, caratterizzato da uno scarso rispetto della minoranza, che ha finito per limitarne l’agibilità democratica a danno di tutta la comunità. Più volte in occasione di importanti passaggi istituzionali (uno per tutti l’elaborazione dello Statuto), abbiamo visto la maggioranza rinchiudersi in un’ottusa autoreferenzialità; in altri casi, l’abbiamo vista esibire i muscoli rigettando o insabbiando proposte che ritenevamo utili per la cittadinanza.>

Potenza dei numeri, peraltro ridottasi al minimo, nell’ultimo scorcio consiliare per la defezione di due consiglieri di Rinascita nicoterese. Ancora sul merito. Nel leggere il programma di questa nuova/vecchia lista, peraltro a ranghi ridotti (solo nove candidati su dodici), non può non cogliersi la sua inconsistenza essendo, com’è, rivolto con la testa all’indietro; vi si parla per la massima parte dei finanziamenti già ottenuti e dell’impegno a completare le opere già avviate e a chiudere i cantieri inspiegabilmente lasciati aperti da troppo tempo. Ma un’amministrazione che ambisca al governo della città, non dovrebbe piuttosto parlare del nuovo che intende fare e non del vecchio, che doveva essere stato già fatto? Non una parola invece sulla programmazione territoriale: Piano strutturale e Piano spiaggia. Poco o punto sui servizi: acqua, rifiuti, fognatura, depurazione, trasporti, decoro urbano, che tanto incidono sulla qualità della vita dei residenti e che sono la precondizione per l’attrattività turistica che resta pur sempre il perno dell’economia locale, che non può certo ancora permettersi di mandar via i villeggianti per le condizioni del mare, sporco da decenni, mentre comuni costieri vicini a noi o sul versante opposto offrono molto di più e meglio.

Ma vi è di più per auspicare che la nuova lista non superi i paletti fissati dalla legge, resi ancor più raggiungibili dopo che, ai fini del quorum di partecipazione, già ridotto dal 50% al 40%, sono stati anche eliminati dagli aventi diritto gli oltre duemila elettori iscritti all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero). Mi riferisco al recente verdetto di non sussistenza di infiltrazioni criminali emesso dal Ministero degli Interni che, se è vero che ha fatto trarre a tutti un sospiro di sollievo, è purtroppo arrivato fuori tempo massimo e cioè dopo il termine di scadenza della presentazione delle liste. E se è comprensibile che Marasco & C., non avendo niente da perdere, ma molto da ottenere, abbiano scelto la partecipazione in solitaria, altre aggregazioni (eccetto la nostra che lo aveva da tempo escluso) che avrebbero potuto cimentarsi, hanno altrettanto comprensibilmente optato per l’astensione, davanti al rischio di uno scioglimento subito dopo l’eventuale vincita e senza alcuna colpa. E a questo proposito c’è da chiedersi quale sia stato il motivo di detto ritardo ministeriale, dal momento che la relazione prefettizia sulle risultanze della commissione d’accesso porta la data del 29 marzo 2024.>

Conclude D’Agostino <A chi gioverebbe ora un nuovo Consiglio comunale e una nuova Giunta a trazione Marasco? Non certo a Nicotera che vedrebbe ulteriormente inibita la partecipazione democratica e del tutto assente il dibattito politico-amministrativo in mancanza di una qualsiasi opposizione. E, paradossalmente, non gioverebbe neppure al sindaco uscente, se è vero com’è vero che lui stesso ha ripetuto in più occasioni, anche ufficiali, che l’aver operato al netto di condizionamenti criminali, lo deve in larga misura al lavoro costante e puntiglioso dell’opposizione; una vera e propria “commissione interna”, a suo dire, che non ha lasciato margini di sorta a tali pericolosi sviamenti. Sarà lo stesso in futuro? Io penso che sia meglio non correre tale rischio.>

Nicotera, lì 2 giugno 2024                             Antonio D’Agostino – ex consigliere comunale

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