Turismo senza barriere, produzione agricola e produzione ittica. Sono questi i tre elementi principali che identificheranno il marchio Marta. Sono stati evidenziati in particolare nell’ambito dell’evento “Vivi e Gusta Marta … alla scoperta di Marta e dei suoi Sapori’ che si è svolto il 6 luglio scorso

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Turismo senza barriere, produzione agricola e produzione ittica. Sono questi i tre elementi principali che identificheranno il marchio Marta. Sono stati evidenziati in particolare nell’ambito dell’evento Vivi e Gusta Marta … alla scoperta di Marta e dei suoi Sapori’ che si è svolto il 6 luglio scorso organizzato dalla Rete di imprese Visit Marta in collaborazione con il Comune e la Pro loco, con la conferenza di presentazione della Rete e l’interessante convegno sulla Cannaiola.

“Invitiamo a venire a conoscere Marta, il suo paesaggio, la sua storia e la sua arte culinaria ricca di prelibatezze e all’insegna della tradizione riproposta sapientemente dai nostri ristoranti – dice il sindaco Maurizio Lacchini -. Voglio ribadire quanto emerso e sottolineato durante la conferenza di presentazione della Rete nel luglio scorso ovvero che Visit Marta rappresenta un volano di crescita e di affermazione per il paese”.

Tutto il direttivo della Rete con il presidente Paolo Sassara, Roberto Pesci vicepresidente e vice sindaco del paese, il segretario Maria Stella Carbone, il manager di rete Alessia Scali e a Vincenzo Peparello presidente Confesercenti di Viterbo e del CAT il Centro Assistenza Tecnica sviluppo imprese Viterbo che dà l’importante supporto tecnico amministrativo alla Rete presenti alla conferenza di luglio, condivide tale convinzione poiché sono emerse le grandi potenzialità della cittadina sul lago di Bolsena e dei servizi che può attualmente offrire e le attività che potrà sviluppare grazie alla rete di imprese. ‘Visit Marta’ è beneficiaria dell’Avviso pubblico per il finanziamento dei programmi relativi alle Reti di Imprese tra Attività Economiche ed è stata ammessa con Determinazione n. G05757 del 28/04/2023.

Il vicesindaco e vicepresidente della rete Roberto Pesci ha detto: “La Rete darà sicuramente lustro a Marta e alle attività produttive, dalle cantine con la produzione della Cannaiola, alla produzione dell’olio, della pasta alimentare e di tante aziende nuove, oltre ai ristoranti e agli alberghi.  In primo piano anche la produzione ittica e, per i tanti appassionati della pesca, vogliamo festeggiare la ricorrenza di sant’Andrea il 30 novembre e farla diventare un evento importante per la conoscenza del nostro territorio e delle sue tradizioni. Ricordiamo, infine, che Visit Marta è giunta terza per l’assegnazione del bando della Regione Lazio; il risultato è stato ottenuto grazie ad una forte sinergia tra le aziende del territorio.

Il manager di rete Alessia Scali ha evidenziato che le aziende aderenti al progetto Visit Marta, inizialmente una cinquantina, sono attualmente aumentate a sessanta mentre si assiste ad altre richieste di adesione. “Senza questo partenariato e il grande impegno del direttivo, non ci sarebbe stata la Rete. Più aziende ne fanno parte e più la rete è forte e c’è un segnale a voler continuare. Si ritiene che il progetto, tra i migliori del Lazio sia stato riconosciuto e finanziato non solo per la sua bontà in termini di crescita delle aziende e del territorio ma anche nell’attenzione dimostrata nel rapporto fra turismo e disabilità. Marta vuole un turismo inclusivo, che diventi accessibile a tutti. Il primo passo in questa direzione

sarà l’installazione di targhe in braille presso i siti di maggiore interesse del territorio”.

Vincenzo Peparello, presidente Confesercenti Viterbo e presidente Cat Viterbo ha ricordato la bontà del progetto Visit Marta. “Il Comune di Marta fa parta anche della DMO Expo Tuscia. Il partenariato pubblico – privato è importante poiché si dà vita a progetti che partono dal basso e che quindi raccolgono le istanze e le esigenze del territorio”.

Per concludere l’incontro Carlo Zucchetti, il noto enogastronomo, ha parlato della storia e della produzione della Cannaiola, il vino rosso vulcanico tipico della zona. Partendo dal ruolo del Biodistretto ha sottolineato il paese di Marta come rappresentante di ciò che sta accadendo nella Tuscia ovvero un ritorno all’agricoltura da parte dei giovani.

All’incontro sono intervenuti alcuni rappresentanti delle aziende produttrici della Cannaiola come Tonino Castelli che ha raccontato aneddoti e dettagli del delizioso vino rosso.

 

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