Il 18, 19 e 20 ottobre Vibo Valentia ospiterà l’importante evento nazionale, Contromafiecorruzione, che dal 2006 viene realizzato annualmente a Roma e che quest’anno, invece, Libera ha scelto di portare in Calabria per ribadire l’importanza della rete sociale contro la ‘ndrangheta.
“Un momento di confronto tra attori istituzionali e associativi – affermano dal Coordinamento provinciale di Libera Vibo Valentia – che parli all’intero Paese per raccontare le cose positive che vengono realizzate, analizzando i tanti problemi che persistono e, più in generale, per rimettere al centro dell’azione politica e sociale il tema del contrasto alle mafie e alla corruzione. La volontà di creare un dialogo su analisi e soprattutto immaginare nuove prospettive che riguardino i grandi temi dell’oggi: dalle disuguaglianze alla giustizia sociale, dai poteri criminali al potere di autodeterminazione e libertà, dal tentativo di limitare i diritti all’affermazione e difesa dei principi costituzionali. Una riflessione che possa partire dalla storia di una terra che seppur conosce il male e le sue ramificazioni, qui, allo stesso tempo, ha generato e genera cura, perché “dove c’è pericolo, cresce anche ciò che salva”, come scrisse il poeta tedesco Friedrich Holderlin”.
Una tre giorni che rappresenta una grande occasione per l’intero territorio il quale, accogliendo partecipanti da ogni parte d’Italia, è chiamato a mostrare la volontà di una comunità consapevole che non vuole annichilirsi nella rassegnazione e nell’immobilismo, dinamiche che hanno contrassegnato una parte del nostro recente passato rischiando di offuscare il presente. Una comunità con sguardo rivolto verso il futuro, volenterosa di percorre nuovi sentieri di impegno e resistenza cosciente.
“Questo evento – dichiarano – deve diventare un appello, il suono di un campanello d’allarme che parte proprio da Vibo Valentia. Scelta, quella di Libera, che vuole valorizzare un percorso di impegno e partecipazione in un territorio che negli anni è passato dall’avere il più alto numero di omicidi, con il prevalere, per troppo tempo, del senso di impunità, ad essere quello delle grandi operazioni e del controllo continuo degli spazi democratici, attenzione che ha comportato lo scioglimento per infiltrazioni mafiose di diversi enti statali, da ultimo, quello dell’Asp di Vibo Valentia. Un’azione costante e continua della magistratura e delle forze dell’ordine che ha contribuito a dare maggiore fiducia e consapevolezza all’intera collettività che, in diverse occasioni, ha voluto mostrare il volto pulito di una terra che resiste e che vuole invertire la rotta. Quella di Vibo Valentia è un’occasione da non perdere per evitare di correre il rischio di tornare indietro e per dimostrare la determinazione di continuare a percorrere strade di libertà e giustizia, alimentando una narrazione diversa che permetta ai nostri giovani di immaginare un futuro nella nostra terra: restare o ritornare per cambiare”.