Quando la mamma gli annuncia che avrebbero traslocato, il figlio protesta con forza. Non si è ancora rassegnato alla separazione dei suoi genitori e l’idea di abitare in una vecchia casa appartenuta al bisnonno non lo entusiasma affatto.
Ma quel trasloco, nell’abitazione che tutti chiamano “la casa del partigiano”, si rivelerà l’inizio di un’avventura oltre i confini del tempo.
In una mansarda che pare un museo, fra copie ingiallite di giornali antichi, fotografie e appunti, il ragazzo scopre la figura del bisnonno, giovane partigiano, e la sua storia d’amore con una studentessa coraggiosa che distribuiva copie di un giornale clandestino, sfidando le spie e la polizia.
Il ragazzino ricostruisce così l’atmosfera dell’Italia della Seconda Guerra Mondiale, ritrova voci di uomini e donne che non si rassegnarono alla perdita della libertà e scopre l’importanza del 25 aprile 1945, giorno della Liberazione dell’Italia, quando finalmente si tornò a respirare.
Eleonora Laffranchini è nata a Brescia e vive a Edolo dove insegna Lingua e letteratura francese. Ama scrivere da sempre e si dedica in particolare alla narrativa per l’infanzia e l’adolescenza.