“NON SONO NESSUNO” di Michele Tripodi.
Una storia alternativa.
Cosa c’entra la punizione di Maradona con la Fisica quantistica?
E cosa c’entrano gli indios americani con l’intelligenza artificiale (AI)?
“Non sono nessuno” è l’inedita narrazione dell’uomo postmoderno, disorientato, reso insignificante dagli eventi della storia che, per alcuni filosofi occidentali, sembrerebbe giunta al capolinea con la vittoria dell’americanismo “nichilista” sulle altre ideologie del novecento.
E’ questa la traccia che il libro propone attraverso una sagace, puntuale, pungente ricostruzione storica, una critica al capitalismo e alle sue nuove forme di dominio virtuale e materiale che si celano anche dietro le piattaforme digitali miliardarie.
Michele Tripodi rifiuta l’omologazione neoliberista e lo fa ripercorrendo pensatori, scienziati, avvenimenti che hanno sinora ispirato le azioni del genere umano, creando una divisione tra potenti e la massa, addomesticata nel perimetro di una gabbia invisibile chiamata impropriamente libertà. Una strana e particolare icona di libertà che nega noi stessi, combatte guerre, riduce gli spazi di vita che ci circondano, non riconosce la diversità delle epoche e dei valori del tempo. Ma cosa è il tempo?
E cosa è la “realtà” se non il tempo in cui viviamo? Il tempo come lo spazio sono grandezze relative e la realtà, perciò, può sempre essere cambiata.
Usando un pizzico di immaginazione, l’autore mette in guardia i lettori dai pericoli dei possibili scenari futuro, minacciati dalla crisi climatica e dalle guerre nucleari che rischiano di rendere il pianeta inospitale ed obbligheranno l’umanità a fuggire da sé, a nascondersi dalla natura e dalle sue stesse creazioni artificiali.
Lo sforzo di Michele Tripodi è quello di far recuperare al genere umano le coordinate perdute tra le distrazioni della società postmoderna, indifferente ai valori di liberazione, di uguaglianza e giustizia, che sembrano dissolversi o addirittura mai esistiti.
“Non sono nessuno” apre la mente sulla finitezza dell’esistenza umana troppo spesso abusata di destini materiali senza significato, legati al denaro, al potere ed alla dominazione degli uni sugli altri. Con ciò dimenticando che ogni forma di vita umana è soltanto una piccola storia, un “battito di ciglia” dentro l’Universo illimitato.
Per la sola fortuna di vivere, anche se brevemente, ogni persona meriterebbe un’esistenza pacifica, dignitosa, fondata sulla solidarietà reciproca e la collaborazione collettiva.
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