Nicotera: da novembre senza retribuzione, scioperano i netturbini

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Dallo scorso novembre non ricevono lo stipendio e da un paio di giorni stanno incrociando le braccia. A protestare, a tutela dei propri diritti, sono gli operai addetti alla raccolta della differenziata e allo spazzamento delle strade. Attorno a loro, però, solo indifferenza e, per certi versi, anche provocazioni. In tutto sono sette padri di famiglia da tempo al servizio della Muraca Srl, azienda del Lametino con contratti attivi in più comuni del Vibonese e della Calabria. Quali siano le motivazioni del mancato pagamento degli stipendi non è dato sapere, ma la situazione va progressivamente peggiorando. Da sottolineare che in città il servizio di raccolta, pur con qualche pecca, sta andando avanti perché la Muraca, anziché valutare le ragioni dello sciopero dei lavoratori, li sta sostituendo con altri operatori reclutati nei cantieri fuori Nicotera. Un atteggiamento non proprio corretto e che sta suscitando non poche perplessità.

In soccorso ai sette netturbini, da alcuni giorni in regime di autotela, ora arriva il sostegno dello Slai Cobas provinciale guidato da Nazzareno Piperno, sindacalista di lungo corso sempre pronto a scendere in campo a fianco degli operatori ecologici. “Così non si può andare avanti – afferma Nazzareno Piperno – e protagonista ancora una volta è la Muraca Srl i cui ritardi nel pagamento delle retribuzioni è endemico in tutti i cantieri gestiti e la situazione è grave soprattutto in quello di Nicotera. Domani mattina, alla protesta spontanea e unilaterale dei lavoratori si affiancherà quella della nostra organizzazione sindacale con una prima giornata di sciopero e annesso presidio davanti alla casa comunale”. Piperno si sofferma anche sui disagi degli operatori ecologici che “con la loro protesta autonomamente indetta – sottolinea – stanno sì sospendendo la prestazione, ma stanno anche perdendo la relativa retribuzione”. Poi, punta l’indice contro la Muraca Srl che <a mò di sfida – prosegue – ha pensato bene di reclutare in giro lavoratori in servizio in altri cantieri magari dietro promessa di un premio in denaro aggiuntivo. Il tutto nell’assordante silenzio dell’Amministrazione, che, seppur sollecitata dal sottoscritto, non ha dato nessun segnale né dimostrato interessamento nei confronti di tale aberrante situazione”. Insomma, una guerra guerra tra poveri, mentre “il datore di lavoro – aggiunge il sindacalista – manovra l’altrui necessità non facendosi mancare nulla”. I lavoratori sono pronti a portare avanti la loro battaglia e stamattina, davanti alla sede comunale, c’è stata un giornata di sciopero questa volta organizzata dallo Slai Cobas.

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