Il  21 marzo ricorre la Giornata Mondiale della Poesia, istituita dall’UNESCO nel 1999 al fine di celebrare e promuovere e la poesia come forma d’arte e strumento di dialogo tra le culture

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Il  21 marzo ricorre la Giornata Mondiale della Poesia, istituita dall’UNESCO nel 1999 al fine di celebrare e promuovere e la poesia come forma d’arte e strumento di dialogo tra le culture.

Tante sono le iniziative intraprese da enti pubblici e associazioni.

Noi di Taurianova Tv celebriamo questa giornata, tracciando la figura della poetessa, senza omettere di  ricordare una grande poetessa calabrese  Nosside di Locri, Saffo, Sulpicia, Emily Dickinson e la poetessa dei Navigli Alda Merini.

Ma chi è la poetessa?

La poetessa è una donna sola, la sua anima è un cristallo delicato, una piuma preziosa.

Nessuno capisce il suo dolore e  la sua sofferenza.

E’ un lago di lacrime il cuore della poetessa , ma nessuno lo comprende, nessuno lo conosce.

Ama fortemente la natura: gli ulivi,  le querce , i fiorellini gialli che brillano tra il verde dei prati, la camomilla, i rossi papaveri, il profumo delle arance e dei limoni.

La poetessa non appartiene a questo mondo, lei appartiene ad un altro mondo: “un piccolo mondo antico”.

Lei si sveglia al canto del gallo e si addormenta cullata dal lugubre canto della civetta.

La poetessa parla alla luna a lei racconta le sue pene.

Lei vive nel mondo, ma non appartiene al mondo, ma ai fiori, agli ulivi, al mare, allo scoglio, alla luna.

La poetessa danza a piedi nudi tra gli uliveti, la sua musica è il vento o le note di un antico pianoforte.

Lei vive d’inchiostro, le sue mani sono sempre macchiate d’inchiostro, profuma d’autunno, di noci, di boschi e  di foglie ingiallite dal vento.

E’amica degli elfi e delle fate magiche creature , a loro sovente racconta il suo dolore che viene dal passato, dagli oceani del tempo.

Spesso affida i suoi versi d’amore al vento.

“Straniero” rispetta la poetessa, non farla soffrire, gli elfi e le fate non te lo perdonerebbero!

Guai a far soffrire queste magiche creature!

Non intralciare il suo passo felpato, rispetta i suoi spazi, i suoi pensieri, i suoi versi.

Ricorda lei non è di questo mondo.

Lei conosce la voce del vento, il linguaggio degli aironi e delle rondini, i segreti dei gabbiani, i sussurri del mare. Ha sognato e pianto sulle sponde del fiume.

A primavera insegue le farfalle tra il verde dei prati, sogna al suono delle campane.

Ricordalo “straniero” lei non appartiene al mondo e le tue parole sbagliate sono pugnalate al suo cuore.

Non dimenticare mai  che la poetessa scrive con il cuore, e il suo sangue è l’inchiostro e con le fate e gli elfi conversa ancora.

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