Il Serra International Italia associazione laicale che si impegna nel favorire e sostenere le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata, bandisce da 19 anni un concorso scolastico a livello nazionale per stimolare i giovani a riflettere e a discutere sui valori importanti dell’uomo e della società, promovendo la cultura della vita intesa come vocazione al servizio.
Il Serra Club Oppido Mamertina-Palmi accoglie tale iniziativa e promuove il Concorso a livello locale per tutte le scuole primarie e secondarie di I e II grado.
Il tema dell’anno è: ‘Chiedimi se sono felice’.
Felicità: una parola impegnativa, apparentemente un miraggio, eppure ogni uomo desidera essere felice. Alla ricerca della felicità, consapevolmente o no, si rivolge tutto l’agire umano. Ma cosa consente di sperimentare e comprendere cosa sia la felicità?
Ci poniamo alla ricerca della felicità, consapevoli che sia possibile, guardando a vie che possono condurre a trovarla.
I primi tre vincitori selezionati delle scuole di ogni ordine e grado, parteciperanno alla selezione nazionale.
Modalità di partecipazione alla fase locale del Concorso Scolastico
Gli obiettivi, i destinatari, le tracce e modalità di svolgimento sono gli stessi dell’accluso bando nazionale; una commissione locale, composta da tre esperti e/o docenti, valuterà gli elaborati e indicherà i primi tre vincitori da inviare al concorso nazionale. Sono previsti attestati di partecipazione e premi per i vincitori.
La consegna degli elaborati dovrà pervenire entro il 31 gennaio 2026 seguendo le modalità previste dal bando del concorso nazionale, e cioè:
- a) in formato digitale al seguente indirizzo di posta elettronica: serracluboppidopalmi@gmail.com;
- b) in originale al seguente indirizzo:
SEGRETERIA SERRA CLUB di OPPIDO MAMERTINA-PALMI
Concorso Scolastico Nazionale
c/o Seminario Vescovile via Antonio M. Curcio, 81 89014 Oppido Mamertina (RC)
La segreteria del Club comunicherà alle scuole vincitrici l’esito della selezione con i nomi dei vincitori.
La scheda di partecipazione (Allegato A del Bando) contiene indicazioni utili anche per l’autorizzazione
al trattamento dei dati personali per gli alunni minorenni e maggiorenni.
Si allegano il Bando e gli Allegati A e B
Il Presidente
Antonella Sabrina Ungheri
SERRA INTERNATIONAL ITALIA
Concorso Scolastico Nazionale
XXI Edizione 2025/2026
Il Serra International Italia, associazione laicale che si impegna nel
favorire e sostenere le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata,
bandisce da 21 anni un concorso scolastico a livello nazionale per
stimolare i giovani a riflettere e a discutere sui valori importanti per
l’uomo e per la società, promovendo la cultura della vita intesa come
vocazione al servizio. Gli elaborati presentati al concorso
costituiscono uno spaccato interessante che mette in luce le dinamiche
relazionali dei giovani, la loro affettività, il loro pensiero sui modelli
educativi ed in particolare quello scolastico, la condizione della
famiglia e della società contemporanea, le difficoltà dipendenti
dall’attuale momento storico.
Quest’anno propone di riflettere, attraverso il concorso scolastico, sul
desiderio della felicità che è nel cuore di ogni uomo, sulla ricerca di
quella felicità che si riconosce nell’appagamento pur nelle difficoltà
della vita, sull’importanza in tutto ciò delle relazioni interpersonali,
sul rischio di cercare la felicità per vie che non portano ad una
soluzione anzi la compromettono. In ogni caso, vi è sempre la
possibilità di riprendere la via, per una serena costruzione di sé, e si
vuole offrire l’opportunità di riflettere per riorientare, eventualmente,
le proprie scelte nel segno della speranza che apre a grandi orizzonti.
TEMA
Chiedimi se sono felice
Felicità: una parola impegnativa, apparentemente un
miraggio, eppure ogni uomo desidera essere felice. Alla
ricerca della felicità, consapevolmente o no, si rivolge
tutto l’agire dell’uomo. Ma cosa consente di
sperimentare e comprendere cosa sia la felicità?
Ci poniamo alla ricerca della felicità, consapevoli che sia
possibile, guardando a vie che possono condurre a
trovarla.
Vogliamo scoprire:
- cosa ci rende felici;
- perché a volte proviamo delusione rispetto a ciò che abbiamo tanto
desiderato;
- quanto pesano le relazioni familiari, amicali e occasionali;
- ricordi dei momenti felici;
- la possibilità di costruire la felicità propria e degli altri.
Spesso ci si sente costretti a portare una maschera, per apparire così come
vorremmo essere, ed essere considerati. Ma nel cuore ci possono essere
insicurezza, un dolore, una preoccupazione. Gli altri non sanno cosa portiamo
nel cuore. Si può sembrare felici, e non esserlo. Un film con Aldo, Giovanni e
Giacomo ha per titolo Chiedimi se sono felice, e fa riflettere sull’impossibilità
di vivere felici se si è frantumata una amicizia. Ce lo potrebbero chiedere altri,
ma siamo noi stessi oggi a chiederci se siamo felici, e cosa è per noi la felicità.
La felicità è possibile?
Si vive in modo frenetico, si corre tanto e sembra che la cosa più importante sia
apparire felici, e mostrare tramite i social le immagini di ogni singolo momento
vissuto, anche se non di particolare rilievo. Eppure, ci sono motivi, custoditi nel
profondo del cuore, che tengono in agitazione: incomprensioni in famiglia, non
sentirsi accettati a scuola o da gruppi che si frequentano, poca autostima, sfiducia
nella possibilità di costruirsi un futuro. Inoltre, vi sono dei motivi di dolore che
si celano, ma che si portano sempre con sé. Mentre si è in gruppo si vuole
apparire felici, ma quando ci si ritrova soli tutto cambia. La felicità sembra un
miraggio e si può cercare di anestetizzare il proprio dolore con mezzi che non
portano soluzioni, che fanno evadere, che coprono con il frastuono quanto si ha
nel cuore.
Ogni uomo è chiamato ad essere felice. Ma cosa è la felicità? Vi sono spesso
felicità illusorie.
Sant’Ignazio di Loyola nel tempo della sua convalescenza, che prepara alla sua
piena conversione e al cambiamento della sua vita, comincia a riflettere sulla
gioia che provava ripensando alla sua vita di cavaliere e al tipo di gioia che
avvertiva pensando di imitare le vite dei santi: scoprì una gioia che lascia vuoti
e una gioia che invece si diffonde e permane. Scelse poi quella gioia che non
delude, e insegnò come distinguere quanto si prova nel cuore e come, attraverso
scelte coerenti, vi siano dei frutti nella vita.
Spesso si cerca la felicità accumulando cose, ma è una ricerca senza fine: nulla
può bastare. Nessuna cosa può colmare il desiderio di infinito. Scrive
sant’Agostino che il nostro cuore è inquieto finché non riposa in Dio.
A volte si cerca l’approvazione degli altri, anche a costo di scelte che mettono a
rischio la propria incolumità, o anche la stessa vita: pensiamo in particolare
all’uso spesso deviante delle comunicazioni attraverso i social.
Indubbiamente le relazioni sono importanti per essere felici: da quelle familiari,
per quanto spesso difficili, all’amicizia. A volte, ripensando alla propria storia
familiare, si riflette su quali siano le relazioni importanti per ciascuno e come si
possano affrontare e superare le difficoltà che le incrinano.
Non si può essere felici da soli o camminando accanto a chi soffre e volgendo lo
sguardo altrove: condividiamo la natura umana e ciascuno dovrebbe starci a
cuore.
Per ciascuno, le relazioni sono sempre fondamentali. Scriveva Thomas Merton
che nessun uomo è un’isola. Al di là della profondità della sua riflessione,
sottolineiamo come spesso si pensi di poter o dover fare a meno degli altri.
Invece l’umanità è strutturata perché ciascuno sia unico, irripetibile ed
importante, per contribuire a comporre la totalità: ciascuno ha un dono
necessario agli altri. Nel racconto della creazione si dice che non è bene che
l’uomo sia solo, e ciò rimanda alla complementarità degli esseri umani.
Ogni comunità è ricca di doni, distribuiti ai vari componenti di quella realtà, per
il bene di tutti. San Paolo lo applica ad una comunità ecclesiale, quella di Corinto
(cf. 1 Cor 1,4-5), ma vale per ogni realtà comunitaria. La ricerca del bene
comune richiede la partecipazione attiva e responsabile, i talenti di tutti; questo
è compito della politica: agire per il benessere di ciascuno, in particolare di chi
vive in maggiori difficoltà.
L’amicizia, infine, è un dono. Al contrario, molto amara è la delusione davanti
al tradimento da parte di un amico (cf. Sal 41,10). Gesù si rivolge a chi lo tradisce
chiamandolo: “amico”, e pensiamo con quanto dolore nel cuore (cf. Mt 26,50).
L’amicizia vera non è manifestata solo dallo stare insieme, ma da una
condivisione profonda e da una sincera sintonia di scelte, anche impegnative, e
passa dall’accettazione dell’altro così come è. Non si è amici perché si fa chiasso
insieme: nel momento della difficoltà e del dolore si svela l’amicizia vera (cf.
Sir 6,8-12). Inoltre, il vero amico gioisce per il bene dell’altro, non è invidioso.
L’amicizia ed anche l’amore richiedono cura e attenzione: non sono infatuazioni
di un momento.
Si può anche essere costruttori di felicità.
Che scelte possiamo fare per realizzare la nostra felicità e quella altrui? Siamo
capaci di risanare relazioni incrinate? Sappiamo rallentare i nostri ritmi, per
dedicare il nostro tempo alla cura delle relazioni?
Possiamo agire per la felicità altrui e, forse così, scoprire il segreto della felicità.
Nel Vangelo è detto felice chi è povero, afflitto, mite, capace di perdonare e
accogliere, operatore di pace: forse è questa una via da scoprire per una felicità
piantata su solide basi?
Scuola primaria:
Costruiamo la felicità!
Per cosa mi rallegro ogni giorno? Come posso superare le difficoltà e scoprire
sempre che la vita è un dono? Come potrei donare felicità a chi mi è vicino?
Scuola secondaria di 1° e 2° grado:
La felicità è possibile!
Cerchiamo tutti di essere felici, ma cosa è per me la felicità?
Cosa cerco? Quali sono i maggiori ostacoli per una vita felice? Come posso
vivere ogni giorno un frammento di felicità? So godere di tutto quanto mi è
donato: la natura, l’incontro con un amico, una giornata di svago, un incontro in
famiglia, un’opera d’arte, un libro, la musica? Come posso essere operatore della
felicità degli altri?
CIASCUNO PUÒ SCOPRIRE O RISCOPRIRE COSA SIA LA FELICITÀ E QUALI SCELTE POSSONO
COSTRUIRLA O ALLONTANARLA. PROVA A RACCONTARE TE STESSO, LE TUE ATTESE E LE TUE
GIOIE; LE TUE ESPERIENZE, I TUOI IMPEGNI PER COSTRUIRE LA FELICITÀ TUA E ALTRUI.
CIASCUNO PUÒ SUPERARE IL NATURALE PESSIMISMO DETTATO DA CIRCOSTANZE O DALLA
CRONACA CHE RIPORTA MOTIVI DI AFFLIZIONE ED ORIENTARSI AL RAGGIUNGIMENTO
DELLA FELICITÀ PROPRIA CONTRIBUENDO ALLA REALIZZAZIONE DI QUELLA ALTRUI, A
PARTIRE DA COLORO CHE SONO PIÙ VICINI.
Si suggeriscono alcuni spunti di riflessione, ma tanti altri se ne possono individuare
1 «Isaia profetizza un “camminare senza stancarsi”. Riflettiamo allora su questi
due aspetti: il camminare e la stanchezza. La nostra vita è un pellegrinaggio,
un viaggio che ci spinge oltre noi stessi, un cammino alla ricerca della felicità;
e la vita cristiana, in particolare, è un pellegrinaggio verso Dio, nostra salvezza
e pienezza di ogni bene. I traguardi, le conquiste e i successi lungo il percorso,
se rimangono solo materiali, dopo un primo momento di soddisfazione ci
lasciano ancora affamati, desiderosi di un senso più profondo; infatti non
appagano del tutto la nostra anima, perché siamo stati creati da Colui che è
infinito e, perciò, in noi abita il desiderio di trascendenza, la continua
inquietudine verso il compimento delle aspirazioni più grandi, verso un “di
più”. Per questo, come vi ho detto tante volte, “guardare la vita dal balcone” a
voi giovani non può bastare» Papa Francesco, Messaggio per la XXXIX GMG,
24 novembre 2024.
- Nella fiaba Quel che babbo fa è sempre ben fatto, di Hans Christian Andersen,
si nota il paradosso della felicità nell’affidamento: anche quando tutto sembra
sbagliato vi è un risvolto di bene.
- Il giovane Carlo Acutis (Londra 3 maggio 1991 – Monza 12 ottobre 2006)
afferma che una vita felice non è necessariamente una vita lunga, ma è fare
della propria vita un capolavoro (canonizzazione 7 novembre 2025).
- Il Vangelo propone un criterio di felicità contro corrente: si tratta delle
beatitudini presentate in Matteo e Luca (cf. Mt 5,1-12 e Lc 6,17-26).
- Alessandro D’Avenia in L’arte di essere fragili, guardando a Giacomo
Leopardi, prospetta un metodo per approdare ad una felicità che si radica nella
ricerca del senso della vita.
- San Paolo ricorda una affermazione di Gesù, per cui si è felici donando più che
ricevendo: «In tutte le maniere vi ho mostrato che i deboli si devono soccorrere
lavorando così, ricordando le parole del Signore Gesù, che disse: “Si è più
beati nel dare che nel ricevere!”» (cf. At 20,35).
- San Francesco d’Assisi, nella sua preghiera, descrive una ricerca della felicità,
segno di grande libertà:
Oh Signore, fa di me uno strumento della tua Pace/Dove è odio fa che io porti
l’Amore,/dove è offesa, ch’io porti il perdono,/dove è discordia, ch’io porti la
fede,/dove è l’errore, ch’io porti la Verità,/dove è la disperazione, ch’io porti la
speranza./Dove è tristezza, ch’io porti la gioia,/dove sono le tenebre, ch’io porti
la luce.
Oh Signore fa che io/non cerchi tanto di essere consolato/quanto di
consolare;/di essere compreso, quanto di comprendere;/di essere amato, quanto
di amare./Poiché donando, si riceve;/perdonando, si è perdonati;/morendo, si
resuscita alla vita eterna./Amen
- Ne Il canto di Natale di Charles Dickens, si avverte come la generosità e
l’apertura agli altri rendano felici.
- Ne L’amico ritrovato di Fred Uhlman, il protagonista si muove per risanare una
frattura con l’amico, nel timore che sia insanabile. Nel Siracide si dice: «Un
amico fedele è rifugio sicuro: chi lo trova, trova un tesoro. Per un amico fedele
non c’è prezzo, non c’è misura per il suo valore. Un amico fedele è medicina che
dà vita: lo troveranno quelli che temono il Signore. Chi teme il Signore sa
scegliere gli amici: come è lui, tali saranno i suoi amici» (Sir 6,14-17). Quale
conforto, in un amico!
- Nella fiaba Momo di Michael Ende, da cui sono stati realizzati anche un
cartone animato Momo alla conquista del tempo (2001) e un film (1986), si
palesa un inganno in cui si può cadere: vi è chi ruba il tempo alle persone, lo
sottrae alle relazioni e si finisce per vivere infelici, nel grigiore; mentre una
bambina, Momo, che è capace di ascoltare gli altri e vi dedica del tempo, con
questo solo strumento conduce alla pacificazione delle relazioni.
- Vi sono ricordi da risanare o da custodire, ricordi da rileggere, ricordi belli:
tanti gli spunti che arricchiscono l’esistenza. Natalia Ginzburg, in Lessico
famigliare, sa rileggere in modo ironico certi ricordi familiari, quali ad
esempio gli usi del babbo per organizzarsi ed andare in montagna. Elias
Canetti ne La lingua salvata narra della relazione con la madre e della
condivisione delle letture: ed in questo percorso vi è una crescita.
- Per i più piccoli: I 10 segreti della felicità di Alberto Pellai, un libro-gioco. Per
i ragazzi, per affrontare i momenti di passaggio che sembrano solo pieni di
incognite: Pronti per il grande salto, di Alberto Pellai e Barbara Tamborini.
Il Presidente
Maria Lo Presti
REGOLAMENTO DEL CONCORSO SCOLASTICO
SERRA INTERNATIONAL ITALIA
Art. 1 – Obiettivi
Il Concorso è finalizzato a promuovere la formazione integrale dei giovani per la definizione
delle scelte della vita in senso cristiano.
Art. 2 – Destinatari
I destinatari del concorso scolastico sono gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, statali
e paritarie.
Art. 3 – Tracce e modalità di svolgimento
La partecipazione al Concorso prevede la presentazione di elaborati che illustrino, con
originalità ed immediatezza, le riflessioni elaborate seguendo le tracce (vedi sopra).
Le modalità di svolgimento previste sono: tema, racconto breve (max 800 parole) da inviare
in formato word o pdf); disegno (min 50×35; max 70×100), opere artistiche varie,
componimento musicale o poetico (da accompagnare con un breve commento esplicativo,
entro le 500 battute), prodotti multimediali (video e/o cortometraggio, max 3 minuti).
Nota: si raccomanda la rispondenza degli elaborati ai parametri indicati, pena l’esclusione.
Art. 4 – Modalità di partecipazione
Il concorso prevede due fasi:
la prima a livello locale, gestita dai singoli Serra Club che intendono promuovere il Concorso
Nazionale (vedi Allegato B);
la seconda a livello nazionale, curata dalla Commissione nazionale del Serra Italia, che valuterà
gli elaborati già selezionati dai Serra Club a livello locale.
Al Concorso Nazionale partecipano i primi tre vincitori delle scuole di ogni ordine e grado
(primaria, secondaria di I grado e di II grado), selezionati da ogni Serra Club promotore.
Ciascun Club avrà cura di comunicare alla Commissione Nazionale, unitamente agli
elaborati selezionati, i dati complessivi di partecipazione delle scuole (Allegato C).
Art. 5 – Valutazione degli elaborati
La “Commissione Concorso Nazionale”, composta da cinque membri esperti e/o docenti
particolarmente attenti e sensibili alla tematica proposta, valuterà gli elaborati, a suo
insindacabile giudizio, tenendo conto degli elementi di particolare originalità, sia sotto il profilo
dei contenuti che della modalità di realizzazione.
Si specifica che non è consentito produrre gli elaborati con software di Intelligenza Artificiale
(IA) se non per una percentuale massima pari al 20%, da utilizzare solo come supporto per la
correzione dei testi e non per la generazione degli stessi.
SERRA INTERNATIONAL ITALIA
Segreteria Concorso Scolastico Nazionale
c/o Seminario Vescovile di Oppido Mamertina (RC)
Via Antonio Maria Curcio, 89 – 89014 Oppido Mamertina (RC)
elaborati con appositi software per verificare che gli elaborati non siano il frutto di un uso
illecito di questi supporti.
Art. 6 – Invio elaborati
Le scuole partecipanti al Concorso invieranno gli elaborati, sia convertiti in formato digitale
che in originale, ai Presidenti dei Serra Club promotori entro la data prevista dal bando locale,
che non potrà essere oltre il 31 gennaio 2026, per consentire alla commissione locale di
selezionare per tempo gli elaborati vincitori che parteciperanno alla fase nazionale.
I Presidenti dei Serra Club provvederanno, quindi, a far pervenire alla “Commissione Concorso
Nazionale” entro il 21 marzo 2026 i primi tre lavori selezionati di ogni ordine e grado
(complessivamente soltanto nove; elaborati in eccesso saranno esclusi) corredati dell’Allegato
A (scheda di partecipazione)
- a) in formato digitale al seguente indirizzo mail: concorsoscolastico@serraitalia.eu
- b) in originale al seguente indirizzo:
Art. 7 – Premi e Premiazione
Ai vincitori di ciascuna delle tre fasce scolastiche verranno assegnati i seguenti premi:
Scuola secondaria di II grado:
1° premio: assegno di Euro 500
2° premio: assegno di Euro 350
3° premio: assegno di Euro 200
Scuola secondaria di I grado:
1° premio: assegno di Euro 400
2° premio: assegno di Euro 300
3° premio: assegno di Euro 200
Scuola primaria:
1° premio: assegno di Euro 300
2° premio: assegno di Euro 250
3° premio: assegno di Euro 200
Nel caso in cui l’elaborato sia stato presentato da un gruppo (non potranno partecipare più classi
con un solo lavoro), il premio sarà ritirato da un componente designato, a nome di tutti.
L’esito della selezione sarà comunicato, entro il 30 Aprile 2026, al Presidente del Club.
Gli elaborati vincitori del Concorso Nazionale saranno menzionati sulla rivista “Il Serrano” e
sul sito internet www.serraclubitalia.it/Premi e concorsi.
La premiazione è prevista nel periodo di maggio-giugno del 2026; la sede e la data verranno
comunicate successivamente.
Ogni vincitore del 1° premio delle tre fasce scolastiche sarà ospite del Serra Italia e potrà
usufruire di una camera doppia per la notte antecedente la premiazione e del pranzo che seguirà
la premiazione stessa, per due persone, vivendo una giornata all’insegna dell’amicizia e della
fraternità.
Ogni vincitore del 2° e 3° premio delle tre fasce scolastiche, insieme all’eventuale
accompagnatore, usufruirà del pranzo che seguirà la premiazione stessa.
Gli accompagnatori dei vincitori delle tre fasce scolastiche potranno usufruire della
convenzione tariffaria che il Serra International Italia ha con la struttura alberghiera dove si
svolge l’evento.
Nel caso di difficoltà dei vincitori a partecipare alla premiazione nazionale, il premio assegnato
verrà consegnato in sede locale dal Presidente di Serra Italia o suo delegato, in data e sede da
stabilirsi.
Il Presidente
Maria Lo Presti
Il Coordinatore
Antonietta Bonarrigo
ALLEGATO A
Serra International Italia
Concorso Scolastico Nazionale
XXI Edizione 2025/2026
SCHEDA DI PARTECIPAZIONE
- Istituto Scolastico………………………………………..
- Indirizzo ………………………………………
- Fax- telefono, email ………………………….
- Scuola partecipante……………………………
- Docente/i Referente/i ………………………………………………………….
- Numero di telefono ………………….. e-mail……………………………………..
- Partecipanti:
- Classe……………………… numero Alunni ………………….
- Nome e cognome dell’alunno/i partecipante/i al concorso ………………………
AUTORIZZAZIONE AL TRATTAMENTO DEI DATI
STUDENTI MAGGIORENNI
Il/I sottoscritto/i ………………………………… studente/i maggiorenne/i partecipante/i al Concorso
Scolastico indetto dal Serra International Italia autorizza/no, ai sensi delle vigenti normative, il
trattamento dei propri dati personali e l’utilizzo dell’elaborato prodotto per le finalità inerenti al
concorso.
…………….. lì ……………..
(firma)
AUTORIZZAZIONE AL TRATTAMENTO DEI DATI
STUDENTI MINORENNI
Il/I sottoscritto/i docente/i …………………………………… dichiara/no di avere acquisito dai genitori degli
alunni minorenni partecipanti al Concorso Scolastico indetto dal Serra International Italia
l’autorizzazione, ai sensi delle vigenti normative, al trattamento dei dati personali dei minori e
all’utilizzo dell’elaborato prodotto per le finalità inerenti al concorso.
…………….. lì ……………..
(firma)