Qualche giorno fa, un gruppo di artisti di Forme e Colori, insieme ad alcuni ospiti, guidati dal poliedrico direttore Totò Castellano, hanno visitato Villa Repaci, dimora del grande scrittore palmese Leonida Repaci.
Un posto incantevole dove l’anima danza sul lago del tempo.
Villa Pietrosa era stata acquistata, nel 1915 al prezzo di 16.000 lire da Mariano Repaci, perché la casa, in mezzo a cinque ettari coltivati a vigneto, fichi e fichi d’india, era stata costruita dal padre per conto dell’avvocato Sandulli, e perché in un angolo di quelle stanze, il maestro Cilea sognò e cantò l’Adriana, sua grande opera.
In seguito donna Maria del Patire, prima di morire, la donò a Leto Rupe, il quale legò ad essa molto tempo della sua vita.
La villa fu una presenza importante e costante nella vita e nell’opera letteraria di Repaci.
La Pietrosa fu molto amata anche da Albertina la fedele compagna dello scrittore. Il complesso racchiude la casa del custode, un vecchio casello ferroviario e la guardiola, magico punto d’osservazione del largo arco di costa dall’Etna a Capo Vaticano, comprende, inoltre la grotta indicata da Repaci per la sepoltura sua e di Albertina.
Repaci agli inizi degli anni 80, la donò al Comune di Palmi per farne un centro culturale, invece per vari motivi rimase incustodita e violentata per trent’anni.
Nel marzo del 2013 era stata affidata all’Associazione Amici Casa della Cultura Leonida Repaci per essere finalmente riportata alle finalità della donazione.
Attualmente Villa Repaci è affidata al progetto “La Raffica”.
Un progetto culturale nato dalla collaborazione tra la Scuola di Recitazione della Calabria, diretta da Walter Cordopatri; l’associazione Prometeus, guidata da Saverio Petitto e l’azienda agricola Natale Princi, ed è gestita come un presidio culturale permanente, aperto al territorio e alle nuove generazioni.
La riapertura ufficiale è avvenuta il 19 luglio 2025.
La dimora è impreziosita da una collezione di opere pittoriche donate da Artisti a Villa Repaci; sculture; pannelli con frasi dello scrittore, foto e libri e le sculture del maestro Cosimo Allera.
Inoltre ha incantato tutti i presenti la statua di Leonida Repaci, realizzata dal Maestro Arch. Carmelo Raco, in resina e fibra di vetro, che vede Repaci seduto alla scrivania intento a scrivere.
Un’opera ricca di dettagli e particolari che “rendono vivo” il grande scrittore.
Un pomeriggio importante all’insegna della bellezza, dell’arte e della cultura, che ha rappresentato un dono per l’anima.
Caterina Sorbara