Le Muse 26esimo anno domenica 9 novembre   ARTE E DISABILITA’…narrazioni e prospettive

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L’Associazione culturale “Le Muse – Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria continua la programmazione del suo 26esimo anno di attività ed apre i suoi appuntamenti spaziando dall’attualità a tematiche collegate alla società odierna.

Il presidente Giuseppe Livoti ricorda come “Le Muse” per il secondo appuntamento domenica 9 novembre alla sala d’arte di via San Giuseppe 19 alle ore 18 prevedono il rapporto tra “Arte e Disabilità…narrazioni e prospettive”. Ci si è resi conto che oggi più che mai, la società odierna presenta uomini e donne, giovani e meno giovani che hanno la possibilità di trasformare una condizione, una problematica collegata alla propria fisicità in momenti non più destabilizzanti, ma, occasione di inclusività all’interno di nuovi percorsi di vita e di realizzazione. Le Muse con questo incontro, vogliono analizzare esempi di buone pratiche che vedono spesso insieme mondo scientifico, associazioni e genitori in un rapporto di reciprocità che è anche capacità di scelta.

Per superare le diverse abilità oggi più che mai occorre mettere in primo piano l’individuo, superando la fase della condizione personale grazie ad un importante senso di autodeterminazione. Nel corso della serata verranno raccontate storie su chi oggi ha una nuova voce rispetto al proprio stato iniziale. Scelte di testimoni che grazie a specifici aiuti, sono nuovi protagonisti della società odierna in un percorso attivo ed operativo.  L’incontro rientra nell’ambito degli approfondimenti a cura dell’Area Muse Ricerca Psico Medico Scientifica e verrà introdotto dalla referente psicologa dott.ssa Elisa Mottola. La conversazione sarà animata dal dott. Pasquale Casile – Presidente Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, l’avv. Francesco Nucara – vice presidente Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, l’artista della ceramica Caterina Spano’ – Referente Gruppo Volontari Ceramicoterapia della Fondazione Lene Thun.

Gli impegni che Anffas promette di attuare sono molteplici. I diritti delle persone con disabilità vanno sempre (tempo), dovunque (luogo) e comunque (contesto) rispettati e garantiti: Le persone con disabilità detengono gli stessi diritti umani, civili, sociali ed economici di qualunque altro essere umano. Tali diritti sono incomprimibili e immodificabili e per nessun motivo sono ammesse attenuazioni o adattamenti del loro valore e significato, tantomeno in relazione alle condizioni di salute e funzionamento che richiedono maggiori sostegni;

Le Famiglie delle persone con disabilità devono essere sostenute e tutelate per il miglioramento della loro qualità di vita: La disabilità è una dimensione della vita che appartiene alla condizione umana ed in buona parte dipende dalla comunità, e non un problema da porre a esclusivo carico della Famiglia. E’ infatti compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i cittadini all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Inclusione Sociale, curare le comunità per curare le persone e Anffas non può agire da sola. L’inclusione sociale è lo scenario di convivenza civile a cui tendere per far sì che le persone con disabilità possano partecipare, su base di uguaglianza, alla vita della comunità a cui appartengono. Quanto più le comunità si organizzano, si educano e si sviluppano accogliendo le diversità umane e culturali, tanto più tutte le persone, comprese quelle con disabilità, possono avere maggiori probabilità di vivere dignitosamente la propria vita (avere opportunità di lavoro, di abitazione, di relazioni sociali, affettive e sessuali, ecc.). Sempre più occorre quindi agire promuovendo e impegnandosi per stringere patti e alleanze con organizzazioni che abbiano finalità analoghe a quelle di ANFFAS.

Invece la Fondazione Lene Thun ETS offre all’interno degli ospedali italiani, principalmente nelle oncoematologie pediatriche, un servizio gratuito e permanente di terapia ricreativa attraverso la modellazione dell’argilla. Attualmente, al termine del 2025 , sono attivi 56 laboratori permanenti offerti gratuitamente a 36 strutture sanitarie di eccellenza.

L’attività di modellazione offerta da Fondazione Lene Thun presso il Grande Ospedale Metropolitano Bianchi-Melacrino-Morelli di Reggio Calabria ha avuto inizio nell’anno 2019, presso il Day Hospital del Reparto di Oncoematologia Pediatrica.  La finalità del Progetto è la  cura “globale” del malato che deve integrare interventi medici e prestazioni sanitarie, psicosociali ed educative, per fare in modo che l’evento malattia, con tutto ciò che ne deriva, possa essere vissuto come una parentesi. Una parentesi difficile, ma temporanea, che non deve far perdere ai bambini e ai ragazzi la voglia di giocare, ridere, crescere e conoscere. La manifestazione vuole anche essere un modo per condividere le diverse tipologie di lavoro educativo in contesti diversi ed al tempo stesso tracciare delle narrazioni utili per dare voce a chi spesso vive in condizioni di svantaggio.

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