Il Calendario dell’Avvento dell’Arte: Struttura, Sorpresa e Dialogo fra le Generazioni. Sulla giostra della vita con Pier Luigi Berto e gli artisti del “Blocco 13” Di Rosario Sprovieri

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Ventiquattro opere d’arte, da scoprire una al giorno, nella mostra di Natale di “Blocco 13”. Il primo dicembre ha preso il via a Roma, la mostra natalizia di “Blocco 13”, da quella data, a seguire, ogni giorno, sino alla vigilia del Natale, viene scoperta una delle ventiquattro opere appositamente ideate. L’impalcatura portante è un vero Calendario dell’Avvento con le finestrelle incise, appena appena, già pronte a svelare il piccolo tesoro custodito ogni ventiquattrore; diverse le opere che gli artisti hanno voluto proporre con entusiasmo, un disegno, una gouache, una incisione, una fotografia o un collage che, pur se di piccola dimensione, è stata di grande un vero condensato emotivo e una straordinaria prova di entusiasmo creativo. Ogni singolo pezzo, è stato depositato dentro un box di cm 32 x 32, è stato scelto singolarmente dall’artista che l’ha realizzato, il “frutto” è sconosciuto – sino al suo svelamento – anche agli altri pittori che hanno inteso raccogliere l’invito e partecipare a questa insolita collettiva natalizia, sconosciuto, anche al suo curatore Carlo Alberto Bucci. La scelta non nasce dal caso, ma da un desiderio preciso: la mostra si prefigge di ricreare la magia, l’atmosfera di meraviglia e, la curiosità dei bambini davanti alle immagini di un calendario dell’Avvento, dove ogni giorno una piccola promessa di stupore si disvela e incanta. Il percorso espositivo si arricchisce così di una dimensione interattiva, un vero teatrino dei balocchi, una giostrina del Natale, dove le sorprese si aggiungono di giorno in giorno. Uno spaccato di gioia che, come la neve, riempie di candore e di vita questo tempo triste e di morte. Aleggia d’intorno all’idea, di Blocco 13, la famosa espressione di Pablo Picasso e, tutta quella sua autosuggestione del ritrovarsi e riscoprirsi bambino: “Ho imparato a dipingere come Raffaello, ma ci ho messo una vita intera per imparare a disegnare come un bambino

Un puzzle, un gioco per bambini, ricco di storia e di arte è l’originalissimo evento, nato con il maestro Pier Luigi Berto e i suoi amici artisti speciali che si concluderà il prossimo 24 dicembre, quando sarà scoperta l’ultima finestrella del calendario di cartone. Quell’ultima casella – dietro alla quale troveremo collocata una delle opere di Marina Bindella, la mostra resterà aperta fino al 6 di gennaio dalle 18:00 in poi, il suo finissage è previsto per la giornata dell’Epifania. Ecco, di seguito l’elenco cronologico degli svelamenti delle opere: Lunedì 1 dicembre, Maurizio Pierfranceschi; martedì 2, Denise Montresor; mercoledì 3, Peter Flaccus; giovedì 4, Bahar Hamzephour; venerdì 5, Paolo Vitale; sabato 6, Sauro Cardinali; domenica 7, Fabio Caricchia; lunedì 8, Alice Colacione; martedì 9 Massimo Manzi; mercoledì 10, Elena Nonnis; giovedì 11, Pierluigi Berto; venerdì 12, Laura Barbarini; sabato 13, Massimo Arduini; domenica 14, Vincenzo Scolamiero; lunedì 15, Sandro Sanna; martedì 16, Rita Mandolini; mercoledì 17, Iginio De Luca; giovedì 18, Mattia Cleri Polidori; Venerdì 19, Roberto Piloni; sabato 20, Guido Giobbi; domenica 21, Alfredo Zelli; lunedì 22, Eleonora Bona; martedì 23, Tiziano Conte; mercoledì 24, Marina Bindella. Tutte le opere svelate e tutte quelle da scoprire, pur se di dimensioni ridotte, mostrano l’importanza dei dettagli e il loro potenziale narrativo. Piccoli capolavori che sono comunque, sussulti del cuore, intrisi di esperienza, capacità, cultura e dominio della materia; depositi umani, edera sulla corteccia dell’anima, perché l’artista, continua ad essere spugna, tesoro, sentinella e avanguardia del tempo al di là di questi incredibili anni.

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