Michele Conìa, avvocato, sindaco di Cinquefrondi (RC) e consigliere metropolitano della città metropolitana di Reggio Calabria, delegato ai Beni Confiscati, Periferie, Politiche giovanili e Immigrazione e Politiche di pace, si chiede se il tema Autonomia differenziata sia scomparso dal dibattito pubblico. Sembrerebbe proprio di no. Ripercorriamo alcune vicende per fare il punto della situazione- spiega il sindaco di Cinquefrondi. Lo scorso 26 settembre sono state depositate in Cassazione 1.291.488 firme valide , raccolte in due mesi durante il periodo estivo contro la Legge n. 86 del 2024, meglio conosciuta Legge sull’autonomia differenziata e il 3 dicembre scorso, con la sentenza n. 192, la Corte Costituzionale smantellava in molti punti la legge Calderoli, auspicando un maggiore ricorso al Parlamento. L’entusiasmo e la speranza derivanti da questi due pronunciamenti sono andati delusi quando , a gennaio 2025, si è appreso che la Corte Costituzionale dichiarava inammissibile il referendum sull’autonomia differenziata , sottolineando che il quesito referendario non risultava chiaro nel suo oggetto e nella sua finalità, rendendo impossibile una scelta consapevole da parte degli elettori. Il 19 maggio scorso il Consiglio dei ministri approvava il Disegno di Legge Delega al Governo sui Lep. In base al testo, preparato dal ministro per gli Affari regionali e dell’autonomia, il Governo avrà nove mesi di tempo dalla data di applicazione della legge sui Lep per predisporre i decreti delegati. Nelle previsioni del Governo l’applicazione dei decreti legislativi di tale Disegno di Legge Delega autorizzerebbe automaticamente le Regioni a stipulare accordi con il Governo con una precisazione: dalla determinazione dei Lep non devono derivare nuove o maggiori risorse a carico della finanza pubblica, quindi ancora una volta a costo zero. Il Disegno di Legge Delega estende un lungo elenco di funzioni relative su cui determinare i Lep: tutela e sicurezza sul lavoro, istruzione, ricerca scientifica a sostegno dell’innovazione, alimentazione, ordinamento sportivo, governi del territorio, grandi reti di trasporto e di navigazione, infrastrutture, beni culturali, porti, aeroporti, ambiente. Un capitolo a parte è dedicato alla scuola: non potendo trasferire intere materie ma solo competenze, così come prescritto dalla sentenza della Corte Costituzionale, la scuola viene spacchettata. A tal riguardo gli articoli che riguardano nello specifico la scuola sono: l’istruzione e l’organizzazione della rete scolastica, i cicli scolastici, il sistema integrazione di educazione e istruzione 0- 6 anni, i curricula, i programmi di studio, la valutazione, gli Esami di Stato, la formazione delle classi, il reclutamento del personale scolastico, il diritto allo studio, l’edilizia scolastica, l’innovazione digitale, l’istruzione per gli adulti. Intanto Piemonte, Veneto, Lombardia e Liguria hanno intrapreso i negoziati con il Governo sulle materie non Lep che potrebbero chiudersi nel prossimo settembre. La Regione Lazio caldeggia la ripresa del percorso che porterebbe Roma Capitale a diventare regione autonoma con poteri legislativi esclusivi. Alcuni comitati hanno intrapreso la raccolta firme su petizioni per chiedere alle rispettive regioni di non intraprendere negoziati e rinunciare definitivamente al progetto di Autonomia differenziata. Da un recente sondaggio condotto da Demos si evince che 6 persone su 10 sono contrari all’Autonomia differenziata, che solo nel Nordest la domanda di autonomia supera il 60% mentre nel Nordovest si ferma al 46%. Nelle regioni centrali e meridionali il gradimento scivola al 30%. Si sono succeduti diversi governi ( Renzi, Gentiloni, Conte I, Conte II, Draghi, Meloni) e diversi ministri per gli Affari regionali, ma la nostra coerenza è rimasta saldamente invariata – afferma con orgoglio il Primo cittadino. Infatti Cinquefrondi può rivendicare con forza di essere stato il primo comune in Italia che, nel dicembre 2018, ha adottato una delibera contro l’attuazione del federalismo fiscale e per la riconosciuta autorevolezza conquistata su tale argomento, e sempre presente nelle piazze delle mobilitazioni nazionali, nel 2023, il sindaco venne audito in Commissione Affari costituzionali nell’ambito dell’esame del disegno di legge sull’autonomia differenziata. Anche in questo periodo estivo- conclude il sindaco Michele Conìa- non abbassiamo la guardia su un progetto che mina alle basi l’unità della Repubblica e l’esigibilità dei diritti che siano uniformi su tutto il territorio nazionale e non sulla base del certificato di residenza.
Michele Conìa, avvocato, sindaco di Cinquefrondi (RC) e consigliere metropolitano della città metropolitana di Reggio Calabria, delegato ai Beni Confiscati, Periferie, Politiche giovanili e Immigrazione e Politiche di pace
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