Ha preso il via questa mattina, alla Cittadella regionale “Jole Santelli” di Catanzaro, l’evento nazionale “AKIS – Esperienze, valutazione e prospettive”, promosso dalla Regione Calabria

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Ha preso il via questa mattina, alla Cittadella regionale “Jole Santelli” di Catanzaro, l’evento nazionale “AKIS – Esperienze, valutazione e prospettive”, promosso dalla Regione Calabria e dedicato al rafforzamento del sistema della conoscenza e dell’innovazione in agricoltura (AKIS). La due giorni – che riunisce Commissione europea, Ministero dell’Agricoltura, CREA, Rete PAC e undici Regioni italiane – rappresenta un momento di confronto chiave sui nuovi modelli di governance previsti dalla PAC 2023–2027 e sulla costruzione di sistemi regionali più innovativi, digitali e sostenibili.

Nel suo intervento di apertura, l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo ha richiamato la visione che guida la strategia regionale per l’innovazione agricola, sottolineando la necessità di una trasformazione strutturale del settore:

“Siamo una regione digitale e connessa: il digitale ci rende attrattivi per i giovani, ci permette di essere in rete con il sistema regionale e di guidare processi avanzati, come quelli sulla gestione delle risorse idriche. Questa sfida non si vince da soli, ma con un lavoro coordinato tra Regioni e Ministero, come richiesto dalla nuova programmazione 23–27”.

Gallo ha ricordato come la Calabria abbia già intrapreso un percorso concreto di modernizzazione, valorizzando ricerca, formazione e servizi di consulenza:

“Abbiamo lavorato coinvolgendo università, centri di ricerca, professioni e imprese per costruire una strategia AKIS capace di rendere la nostra agricoltura più moderna, sostenibile e competitiva. Dai risultati sulla banda ultralarga ai 9.000 giovani che puntiamo a insediare nel settore, fino al 36% di superficie biologica: la Calabria sta dimostrando che innovazione e sostenibilità possono procedere insieme”.

La Regione – ha evidenziato l’assessore – punta a consolidare un modello capace di attrarre investimenti e nuove generazioni, sostenuto da una programmazione agricola più integrata e da un coordinamento nazionale che rafforza l’azione dei territori.

Nel corso della sessione introduttiva, Simona Angelini, direttrice generale della Direzione per lo Sviluppo Rurale del Masaf, ha ricordato come l’innovazione rappresenti ormai un asse fondamentale delle politiche agricole europee e nazionali:

“Il Masaf sta sostenendo l’innovazione con misure strutturali: dal Piano strategico della PAC al PNRR, con investimenti ingenti sulla meccanizzazione e sull’ammodernamento tecnologico. L’innovazione non è un accessorio, ma la condizione per programmare bene e produrre meglio”.

Per il Dipartimento Agricoltura e Sviluppo Rurale regionale, il direttore generale Giuseppe Iiritano ha evidenziato l’importanza di un approccio unitario:

“La nuova programmazione 2023–27 chiede alle Regioni strategie chiare e integrate per l’innovazione, superando interventi isolati: AKIS è la cornice unitaria che può fare davvero la differenza”.

Guardando al lavoro di confronto tra territori, Iiritano ha aggiunto:

“Tutte le Regioni condividono sfide simili: cambiamenti climatici, competitività dei mercati, nuove patologie e tecniche di produzione. Per questo serve una voce comune e coordinata”.

L’appuntamento di Catanzaro si conferma una piattaforma avanzata di confronto tra istituzioni, accademia, imprese agricole e sistemi di consulenza, con l’obiettivo comune di rafforzare il sistema della conoscenza agricola e accelerare la transizione digitale ed ecologica dell’agricoltura italiana. Domani, venerdì 21 novembre, la seconda giornata sarà dedicata alla valutazione degli AKIS con contributi dello European Evaluation Helpdesk for the CAP, di Lattanzio KIBS, ISRI e delle Regioni, e con un confronto sulle prospettive della valutazione a livello nazionale.

 

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