Viaggio nella Prima repubblica/1 – Le elezioni del 1948 a Nicotera.

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Dopo la lunga parentesi della dittatura mussoliniana gli italiani che non andavano a votare dal lontano 1922, si riversarono in massa alle urne. Era anche la prima volta che votavano le donne e allora, per un paese ancora molto arretrato rispetto alle grandi democrazie occidentali, era un fatto di assoluità novità. La campagna elettorale fu accesissima. E del resto la posta in gioco era altissima, cioè l’appartenenza della nazione o al blocco occidentale facente capo agli USA – che l’anno prima in cambio di generosi aiuti economici avevano imposto la rottura del governo di unità nazionale tra DC, Laici e Sinistre – o al blocco dominato dall’Unione Sovietica. In realtà non vi sono certezze che una vittoria delle sinistre avrebbe -ipso facto – condotto l’Italia sotto l’orbita di Mosca ma è anche vero che non lo si poteva escludere con certezza.

Le sinistre, che avevano ottenuto un ottimo risultato due anni prima, alle elezioni per la Costituente, erano sicure di una vittoria che invece non solo non arrivò ma si tramutò in una vera e propria debacle, complice il fallimento dell’epurazione, l’incertezze delle proposte economiche e la politica complessiva delle singole forze politiche e cioè PCI e PSI. Grande fu invece la vittoria della Democrazia Cristiana, che ottenne il suo massimo storico e la maggioranza assoluta dei seggi dando così inizio al periodo che sarà detto del “centrismo”.

A Nicotera, gli elettori erano 4996 e i votanti furono ben 4417 pari all’88.41%. Quattordici le schiede bianche e ottantacinque quelle nulle. Il successo ottenuto, in sede nazionale, dalla Democrazia Cristiana col 48.5% dei voti si tramutò, a livello cittadino, in un vero e proprio plebiscito, giacchè il partito di De Gasperi raccolse 2630 pari al 60.8% dei consensi. Le sinistre, raccolte invece nel cartello del Fronte Democratico Popolare che a livello nazionale avevano conseguito il 31.1% dei voti, raccolsero invece solo il 19.4% pari a 840 voti. Notevole e per certi versi inatteso fu invece il risultato del neonato MSI che a livello nazionale raccolse appena il 2.1% mentre qui si attestò al 13.35% conseguendo 577 suffragi. Più in linea con il 3.8% conseguito in Italia il risultato ottenuto dal Blocco nazionale che  a Nicotera si tramutò in un 4.23% per complessivi 183 voti. Repubblicani, Socialdemocratici e Monarchici ottennero invece solo percentuali da prefisso telefonico pur avendo conseguito a livello generale dei risultati non irrisori e, nel caso dei secondi, addirittura cospicui (7.1%).

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