Sono i liberali di ANO (acronimo di Akce nespokojených občanů) guidati dal miliardario Andrej Babiš, i grandi vincitori delle elezioni politiche tenutesi oggi nella Repubblica Ceca.
Il partito in questione, ha raccolto il 29.6% e 78 seggi (guadagnando undici punti e 31 seggi) ma adesso bisognerà vedere come sarà possibile costituire una maggioranza di governo, dato che il parlamento che esce stasera dalle urne, risulta molto frammentato.
Al secondo posto, difatti, nettamente distanziati, troviamo i conservatori dell’ODS con l’11.3% dei voti e 25 seggi. Al terzo posto il parito anti sistema dei Pirati che dopo aver fallito nelle scorse elezioni l’ingresso al parlamento centra ora l’obiettivo conquistando il 10.8% e 22 seggi. Quarti, un altro partito populista: l’SPD con il 10.6% e 22 seggi.
Seguono i comunisti (KSCM) – con il 7.7% e 15 seggi – e i socialdemocratici dell’CSSD – con il 7.2% e 15 seggi. Un crollo per le sinistre quindi che complessivamente, nel loro insieme, perdono oltre venti punti. I socialdemocratici, lo ricordiamo, erano alla guida del governo uscente proprio in coalizione con i liberali di ANO e con un altro partito moderato quello dei cristianodemocratici del KDU-CSL che hanno ottenuto il 5.8% dei voti e 11 seggi.
Entrano inoltre nel nuovo parlamento sia i moderati del TOP 09 (componenti del PPE a livello europeo) con il 5.3% e 6 seggi e il Partito dei sindaci e indipendenti con il 5.1% e 6 seggi.
Adesso inizieranno a giorni le consultazione per il nuovo governo. Le ipotesi più accreditate, numeri alla mano, sono un governo di centro destra quadripartito (ANO-ODS- Top 09 e KDU-CSL) che avrebbe 120 seggi su duecento della camera bassa oppure una riedizione della coalizion tripartita di centrosinistra tra ANO- CCSD e KDU-CSL) che avrebbe l’appoggio di 104 deputati. Possibile anche un governo tra ANO e i Pirati con l’apporto di una terza forza.