Il Presidente dell’ordine regionale dei giornalisti della Calabria Giuseppe Soluri ha tenuto una lezione ieri 23 ottobre, durante il corso di Pedagogia della Comunicazione dell’Università della Calabria, tenuto da Mario Caligiuri. Il seminario si è tenuto nell’ambito dello svolgimento del progetto “Il quotidiano in Ateneo” promosso dall’Osservatorio Permanente Giovani-Editori. Soluri è stato introdotto da Caligiuri che ha evidenziato la necessità di rinnovare l’educazione tenendo conto dei cambiamenti che si sono verificati negli ultimi decenni, segnati sopratutto dall’informazione e dalle tecnologie, che stanno modificando radicalmente la società, l’economia e le modalità di apprendimento a livello cerebrale da parte delle giovani generazioni. Soluri ha illustrato l’importanza dell’informazione che rappresenta il presupposto e il sale della democrazia, ricordando che in Italia si è sempre letto poco, sia libri che quotidiani. Si è poi soffermato sul futuro del giornalismo, evidenziando che oggi è fondamentale approfondire e verificare gli argomenti, impegnandosi a mantenere obiettività e curiosità, pur risentendo inevitabilmente della propria visione del mondo. Di fronte all’eccesso di informazione, il giornalismo può recuperare una funzione decisiva garantendo l’affidabilità e l’importanza reale delle notizie, dati fondamentali in un’era di fake-news e di post-verità. Per Soluri è questo il futuro del giornalismo e dei quotidiani. Il Presidente dell’Ordine ha poi affrontato il tema della diversità dei linguaggi dei vari media, della proprietà dei mezzi di informazione, evidenziando che le caratteristiche del giornalista sono rappresentate dall’intuizione, dall’analisi e dalla sintesi. Soluri si è poi soffermato sul sistema regionale dell’informazione, indicando i media di maggiore peso e ricordando che oggi c’è un’inedita offerta di informazione non solo sul web ma anche sulla televisione digitale, dove è possibile fruire di più di trecento canali. Ha poi affrontato il tema dei giornalisti minacciati nella nostra regione, ribadendo che ci sono delle zone in cui è difficile esprimere le proprie opinioni ma ha invitato a distinguere e valutare caso per caso. Infine ha anche ricordato che il sistema dell’informazione è gracile e che non è facile fare il giornalista in Calabria, nonostante proprio in queste realtà ci sia bisogno di maggiore informazione di qualità, per rifuggire da ogni condizionamento per costruire la democrazia. Infine ha auspicato che anche in Calabria possa essere approvata una legge sull’editoria per sostenere il sistema mediatico di qualità e favorire le trasformazioni epocali che sono necessarie per rimanere al passo con le rapidissime evoluzioni sociali. Soluri si è poi confrontato con gli studenti che hanno posto domande sugli argomenti della lezione, con particolare attenzione all’impatto delle tecnologie sui giornali di carta.