Sei realtà che operano in settori completamente diversi. Ma sei realtà che danno onore e lustro alla nostra regione e che – come dicevamo in un precedente articolo pubblicato oggi su Mediterraneinews.it – la cui mission è stata “adottata” dai sei neo-ambasciatori della Calabria nominati dal Presidente della regione Mario Oliverio.
Per il settore culturale – che sarà curato dal rettore dell’Università La Sapienza, Eugenio Gaudio, grande soddisfazione per tutto il vibonese in quanto l’ente prescelto è il Sistema Bibliotecario Vibonese, diretto dal prof. Gilberto Floriani e che negli anni è diventato un punto di riferimento per tutte le biblioteche della Calabria. Allocato presso il complesso Santa Chiara, accoglie nei suoi 2000 mq di superfice, ogni giorno, circa trecento persone, oltre 14mila utenti con un tasso di attività del 89.2%, fornendo 52000 prestiti e 5000 consultazioni all’anno. Il Polo, offre poi tutta una serie di servizi: dalla consulenza bibliografica al prestito interbibliotecario, dalla riproduzione di documenti all’accesso a internet ma non solo: l’SBV è anche “casa”: per gli artisti (ai quali offre spazi espositivi per l’organizzazione di mostre e concerti), per gli autori (dei quali presenta e promuove i libri), per le associazioni (per l’organizzazione dei loro eventi). Al SBV inoltre si tengono corsi di lingue, informatica, disegno, musica, attività per i bambini, cineforum, laboratori, senza dimenticare i grandi eventi come il Tropea Festival Leggere&Scrivere che, nell’edizione dell’anno scorso, ha richiamato 36.000 visitatori ed è ormai considerato come uno degli eventi culturali più importanti della Calabria. Al SBV fanno poi riferimento circa 160 biblioteche alle quali sono forniti servizi avanzati in campo biblioteconomico, gestionale e formativo o progetti come quello avviato nel carcere circondariale. Un polo culturale che grazie alla “rete” di relazioni che l’SBV, in virtù delle attività fatte o ospitate, è riuscito a far fiorire, ha un importantissimo ruolo di collante per tutto il territorio provinciale e rappresenta un argine alla desocializzazione ed al ridimensionamento dello stesso ruolo che la cultura invece può ricoprire per lo sviluppo del territorio vibonese stesso e non solo.
La direttrice generale di Confindustria Marcella Panucci invece avrà il compito di valorizzare un eccellenza scientifica e cioè il Laboratorio Technest – nato all’interno dell’Università della Calabria – un Centro Servizi costituito nell’ambito del progetto C.R.E.S.C.I.T.A. “Conoscenza Ricerca e Sviluppo per l’avvio in Calabria di Imprese a Tecnologia Avanzata”, finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico (D.M. 27/01/2005), con il fine di supportare la nascita, l’avvio e lo sviluppo competitivo di nuove imprese ad alto contenuto di conoscenze e contribuire allo sviluppo socio-economico regionale. TechNest, con una superficie di 2.000 m2, 20 locali attrezzati, 8 uffici amministrativi e 1 sala multimediale, ospita fino a 20 imprese hi-tech in start-up alle quali mette altresì a disposizione una serie di servizi specialistici fondamentali per supportare e accompagnare le imprese durante i primi anni attività tra cui: vetrina web dell’Incubatore; accesso a banca dati per ricerche di mercato; valutazione di fattori di competitività e analisi di mercato; valutazione tecnologica di sviluppo; accesso a banca dati per ricerche brevettuali; supporto all’iter del deposito di brevetti, licencing/cessione di diritti proprietà intellettuale; sviluppo di liaison con i laboratori degli atenei o degli enti di ricerca partner di progetto; supporto informativo su fondi regionali, nazionali ed europei per il sostegno dell’innovazione e del trasferimento tecnologico: newsletter ed help desk; formazione specialistica: seminari e corsi avanzati su tematiche di carattere trasversale, quali management tecnologico, proprietà intellettuale, gestione ed organizzazione di impresa; attività di networking per la definizione di partnership tecnologiche, operative, commerciali e finanziarie; attività di networking con investitori privati per l’accesso a capitali di rischio.
Al regista Gianni Amelio invece il compito di promuovere le attività della Casa circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro che è una struttura dove il concetto costituzionalmente garantito della pena non solo come condanna ma anche come strumento per recuperare il detenuto viene veramente applicato e diventa realtà. Inaugurata nel 1993, ha una superficie di circa 5000 mq, con tre padiglioni destinati ai circuiti Alta sicurezza (AS1,AS3), media sicurezza circondariale e reclusione ordinaria, allo stato in unico padiglione. Vanta al suo interno: 8 sale colloqui, 2 campi sportivi, 2 palestre, 29 aule, 1 teatro, 1 biblioteca, 3 locali di culto e 3 laboratori. Dentro le sue mura operano poi una scuola primaria, una scuola secondaria, una scuola secondaria di 2° grado (Istituto tecnico – Commerciale – istituzionale, Istituto tecnico – Geometri, Istituto tecnico – Agrario e Liceo – Artistico) e un polo universitario (agrario, giuridico, medico). L’Istituto organizza poi attività culturali e sportive e teatrali e persino religiose.
All’imprenditore Michele Aracri il compito di supportare l’azione condotta dal piccolo comune reggino di Riace nel settore dell’accoglienza ai migranti. Non a caso infatti il sindaco, Domenico Lucano, nel 2010 arrivò terzo nella competizione mondiale dei sindaci, grazie ai progetti di accoglienza del comune e nel 2016 è stato citato tra i 50 più importanti leader del mondo (al 40º posto) dalla rivista Fortune. Il comune – già assurto agli onori della cronaca per il ritrovamento, nel 1972, di due statue bronzee di epoca greca, oggi noti come i Bronzi di Riace – supportati da politiche sociali sono stati inseriti nel mondo del lavoro, contribuendo allo sviluppo dell’economia del borgo. Nel 2016 sono più di 800 gli immigrati – su 2300 residenti – accolti dalla comunità locale.
La campionessa Rosalba Furciniti promuoverà invece le attività dell’Associazione sportiva Nemo di Cosenza, costituita allo scopo di organizzare attività di carattere sociale, culturale, ricreativo e sportivo, sia per i propri associati che per altri beneficiari, intende concorrere all’apertura di maggiori spazi di condivisione tra la realtà della disabilità e la realtà della “normalità”, per perseguire una progressiva integrazione nel tessuto sociale e garantire l’effettiva integrazione sociale dei propri associati. Una realtà associativa che si propone di: a) Promuovere la crescita morale e sociale dei soci, in uno spirito di servizio e solidarietà, per prevenire condizioni di disagio ed esclusione sociale, nonché promuovere una proficua integrazione culturale e partecipazione sociale; b) Promuovere coordinare e gestire servizi ed attività socio-educative finalizzate alla promozione della salute intesa in senso ampio e relazionale, ed alla prevenzione di tutte le cause di emarginazione in particolare di quelle connesse alla condizione di svantaggio sociale; c) Promuovere , coordinare e gestire servizi di accoglienza, di comunità diurne e residenziali a favore di soggetti svantaggiati, secondo quanto stabilito dalle normative locali, regionali, nazionali e della comunità europea; d) Promuovere una reale partecipazione allo sviluppo dell’educazione alla salute dei bambini, degli adolescenti e degli adulti, mediante la gestione di iniziative di carattere formativo e ludico-ricreative, quali : centri polivalenti, centro per la famiglia, centri di aggregazione, comunità giovanili, campi scuole, ludoteche, informa giovani, centri di interesse e centri di avviamento allo sport; tese a prevenire condizioni di disagio psicofisico e sociale.
All’imprenditore Santo Versace invece il compito di promuovere le attività della struttura Hospice “Via delle stelle” di Reggio Calabri e che accoglie pazienti affetti da malattie evolutive in fase avanzata. Inaugurato nel 2007, è stata la prima struttura calabrese, a gestione mista, per le cure palliative e la terapia del dolore, fortemente voluta dalla dottoressa Paola Serranò, oncologa e coordinatrice responsabile dell’Hospice, da sempre protesa, professionalmente e umanamente, nella cura dei malati di tumore. L’Hospice è una struttura residenziale in cui un malato terminale riceve assistenza gratuita, medica e spirituale, fino al fine vita. Considerando che tutti i malati terminali patiscono sofferenze fisiche estreme, per loro la terapia del dolore rappresenta l’ultimo rimedio a tutela della dignità umana. Essa si basa essenzialmente sulla valutazione della sofferenza, utilizzando una scala che, da 1 a 10, ne indica l’intensità; quindi, mediante un adeguato utilizzo di farmaci antidolorifici, si interviene efficacemente. Il centro di accoglienza prevede camere singole con bagno privato e ogni altro genere di comfort – anche per l’accompagnatore – che va dall’erogazione alimentare alla presenza di supporti sociali e psicologici, senza limitazioni di orari nelle visite ai degenti, tutelando e garantendo la privacy di ognuno.
Sei eccellenze che ci fanno capire come la Calabria non debba essere considerata sempre la “Cenerentola d’Italia” e che anche in un contesto difficile esistono e operano con successo, nei rispettivi campi, delle realtà che possono dare lezioni anche a realtà similari delle altre regioni.