La storica campagna ambientalista di Legambiente, “Spiagge e fondali puliti”, di tutela e pulizia degli arenili, è giunta nel comune tirrenico. Un appuntamento fisso ormai, considerando che da alcuni anni, ambientalisti, cittadini, volontari e associazioni, si danno appuntamento sul lungomare della cittadina per ripulirlo dai rifiuti trasportati dalle mareggiate o abbandonati dalla gente.
L’iniziativa promossa dal circolo di Legambiente Ricadi di concerto con l’amministrazione comunale, ha registrato, quest’anno, la presenza di Franco Saragò della segreteria regionale di Legambiente e di Salvatore Nardone del circolo ricadese, degli otto ragazzi del servizio civile che hanno organizzato l’intera giornata, dei referenti territoriali del circolo locale di Legambiente, Carmela Albino, Domenico Lo Bruno e Sabatino Comerci e degli alunni della scuola Secondaria di I grado del dirigente scolastico Marisa Piro, tutti animati da passione civile e attaccamento al territorio.
L’attività è iniziata di buon mattino con i numerosi volontari che, armati di guanti e sacchetti, si sono cimentati nella raccolta dei rifiuti, uniti dallo stesso intento: ripulire l’arenile e tutelare la bellissima spiaggia rocciosa. Un’azione dimostrativa di educazione ambientale, un esempio di cittadinanza attiva, ma anche un’azione concreta che ha visto protagonisti soprattutto i giovani studenti. L’iniziativa che si è svolta in località “Zagara”, è proseguita per l’intera mattinata producendo la raccolta di diversi quintali di materiale: bottiglie, buste, bidoni di plastica, polistirolo, attrezzi per la pesca, vetro, parti di imbarcazioni e tantissime canne depositate sull’arenile dalle mareggiate. I rifiuti, raccolti in modo differenziato, sono stati ritirati dalla Cooperativa “Monteporo” che gestisce il servizio per conto del Comune.
Presenti all’iniziativa l’assessore Dino Sterza e il consigliere Ambrogio Scaramozzino. “Quello di oggi – afferma Sterza – è stato un esempio concreto di cittadinanza attiva che ha visto presenti numerosi cittadini animati da passione civile e attaccamento al territorio e un efficace metodo per educare i giovani cittadini al rispetto dell’ambiente”.
I rappresentanti di Legambiente hanno approfittato dell’occasione per parlare delle condizioni di salute precaria del nostro mare.