E’ stato illustrato ieri – in un incontro pubblico che si è svolto nella sede della Cittadella a Catanzaro – il quindicesimo rapporto sul turismo in Calabria, alla presenza del presidente della Regione Mario Oliverio, del consigliere regionale Michele Mirabello, della dirigente generale del Dipartimento turismo e cultura Sonia Tallarico, del prof. Emilio Becheri, uno dei maggiori esperti di turismo nazionale e internazionale e della direttrice della ricerca Mariza Righetti. Il sistema ricettivo calabrese nel 2017 è composto da 3.361 esercizi ricettivi e 193.518 posti letto.
I dati: Secondo lo studio il 2017 ha fatto segnare, per il movimento turistico regionale, il record di arrivi e di presenze turistiche, circa 1,800 milioni di arrivi e 9 milioni di presenze. Il primato storico delle presenze si è registrato anche riguardo alla componente estera del movimento turistico, 317 mila arrivi per circa 2 milioni di pernottamenti. Si tratta di un incremento notevole tenuto conto del fatto che, generalmente, in campo turistico i cambiamenti sono molto lenti e diventano evidenti solo nel corso di più anni.
La soddisfazione di Oliverio. “I risultati positivi – ha dichiarato il governatore – non sono un caso ma il frutto di diversi componenti messi insieme che hanno prodotto la proposta di un’offerta turistica diversificata che tiene conto del prodotto balneare, di quello naturalistico, sportivo, culturale ed enogastronomico”. Il presidente Oliverio ha poi posto l’accento sulle politiche messe in campo per intercettare nuovi flussi turistici verso la destinazione Calabria e per promuovere il territorio regionale calabrese nei mercati nazionali ed internazionali mediante il varo di un Avviso di 12 milioni (Comatketing) di euro per l’acquisto di servizi di promozione e di comunicazioni. e la proposta di legge sull’ ‘incentivazione dell’incoming turistico attraverso i trasporti aerei, ferroviari, su gomma e via mare, a sostegno della destagionalizzazione’ per riorganizzare il sistema di concessione dei contributi alle organizzazioni di viaggio, con l’obiettivo di stimolare l’offerta in termini di distribuzione delle presenze soprattutto nei mesi non estivi”. Per quanto riguarda la mobilità interna il presidente ha sottolineato che “dal 2019 sarà sui binari il nuovo treno Pop capace di percorrere 100 km in mezz’ora” e “per quella data avremo anche la nuova ferrovia jonica Catanzaro-Sibari e dal 20120 la Catanzaro-Reggio Calabria. La mobilità interna efficiente e veloce si rende necessaria per poter diffondere il turismo di nicchia. il presidente ha poi ricordato “lo stanziamento di 18 milioni di euro a sostegno delle piccole e medie imprese turistiche con l’obiettivo, appunto, di riqualificare le strutture ricettive alberghi, camping, villaggi turistici ma anche gli stabilimenti termali esistenti”.
. Il dato interessante che emerge nel 2017 – ha specificato ancora il presidente della Regione – è rappresentato dal fatto che la Calabria è stata scelta nella sua complessità di patrimonio naturalistico, quindi non solo per gli 800 km di coste e per il mare, che rimane il primo prodotto in termini di offerta, ma anche per i suoi borghi, per la montagna con i parchi nazionali e le riserve naturali, per i siti archeologici e i musei”.
Più stranieri e più spazio al “turismo slow”. Inoltre, parlando dell’aumento delle presenze straniere e sottolineando che, secondo i dati forniti da Sacal, “tra il primo gennaio e il 31 marzo di quest’anno si è registrato il 49% di arrivi di turisti internazionali in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, il presidente Oliverio ha ricordato che la Calabria è stata scelta dalla Federazione del turismo tedesco Drv per l’organizzazione della 68° edizione del meeting annuale del turismo tedesco, mai svolto in Italia, con la partecipazione prevista di 650 tour operator” che “sempre la Calabria è stata anche meta di importanti manifestazioni sportive come i campionati del mondo di Kitesurf e i campionati nazionali di vela; che “in continuità con le iniziative del Mibact dell’anno 2016, si è voluto valorizzare il cosidetto “turismo lento”: un turismo capace di esaltare le tipicità dei luoghi in particolare attraverso i Cammini, itinerari in chiave slow” concedendo “contributi alle associazioni che praticano e fanno praticare ai turisti Cammini in Calabria” e che “il Cammino di San Francesco di Paola e il Sentiero del Brigante tra l’Aspromonte e le Serre figurano con orgoglio tra i Cammini presenti nell’Atlante digitale dei Cammini d’Italia” senza trascurare il fatto che “la Calabria è la patria della Dieta mediterranea e nei giorni 7 e 8 giugno si terrà a Nicotera il primo meeting su questo modello nutrizionale”.
Esaltare e promuovere il territorio. Becheri, che ha curato il terzo capitolo del Rapporto intitolato “trasformare i gap in opportunità”, ha invece dichiarato che “la “Calabria è una regione con grandi potenzialità ed ha suggerito la nascita di un nuovo patto tra istituzioni ed operatori “che potrebbe portare – ha detto – vantaggi notevoli per il turismo e lo sviluppo economico del Mezzogiorno”. La dirigente Tallarico ha invece parlato della programmazione del Dipartimento turismo “che – ha dichiarato – grazie ad una intensa attività di promozione del territorio, attraverso la partecipazione alle manifestazioni fieristiche più importanti nazionali ed internazionali sul turismo e non solo e con una campagna di comunicazione mirata ad intercettare nuovi mercati stranieri, è riuscito a proporre un’offerta diversificata integrando il prodotto balneare a quello sportivo, naturalistico, esperienziale, enogastronomico, esaltando le eccellenze del territorio. Inoltre – ha affermato – che a dare un’immagine diversa da quella stereotipata ha fortemente contribuito la Fondazione Calabria Film Commission attraverso le produzioni cinematografiche girate sul territorio calabrese. Infine, tra le attività più importanti promosse dal Dipartimento nel 2017, rientra senza dubbio il restyling del portale TurisCalabria, strumento importantissimo per dare la giusta visibilità al territorio, al patrimonio culturale e naturale, alle località turistiche ed alle strutture ricettive locali e l’aver ottenuto il prestigioso riconoscimento della certificazione ‘Welcome Chinese’ per avviare un progetto di incoming dalla Cina, attraverso un accordo con il promoter cinese governativo più importante CITS”.
Mirabello. Il consigliere regionale ha parlato di “numeri che sottolineano l’importante lavoro messo in campo in questi anni: “nel 2017, infatti, nel complesso delle strutture ricettive regionali, rispetto all’anno precedente, gli arrivi hanno registrato un aumento complessivo del 12,3%, gli arrivi stranieri dell’11,4% e quelli nazionali del 12,5%, mentre le presenze complessive, invece, nell’ultimo anno sono aumentate del 6%”. Nel 2017 la quota delle presenze di stranieri rispetto al totale è del 22,4%, il 4,7% in più rispetto al 2007. Rispetto alle aree territoriali la quota più consistente del movimento turistico è occupata dal Tirreno, 48,9% degli arrivi e 51,6% delle presenze, seguono le località marine ioniche, arrivi 33,4%, presenze 39,8, e infine le località montane con una quota marginale, arrivi 5,6%, presenze 2,7%. Nel 2017 sul Tirreno si raggiungono livelli delle performance, per gli stranieri, mai raggiunte prima: arrivi 220 mila, presenze 1,444 milioni. La permanenza media dei turisti nelle strutture ricettive regionali nel 2017 è stata di 5 giorni mentre nel 2007 è stata di 5,6 giorni ma nelle province dove è assolutamente preponderante il turismo “balneare” come Vibo Valentia e Crotone la permanenza media è più lunga, rispettivamente 6,3 giorni e 6,5 giorni. La quota del comparto alberghiero per la domanda turistica supera l’80% (per gli arrivi e per le presenze) e la stagionalità continua ed essere tra le più elevate d’Italia, con il massimo picco nei mesi di luglio e agosto, meno accentuata per gli stranieri che da giugno ad ottobre si distribuiscono in un arco temporale più ampio, ma si ravvisano però nel 2017, segnali positivi rispetto al 2016, poichè la concentrazione nel mese di agosto passa dal 36% al 33% e quella degli italiani, passa da circa il 40% del 2016 al 37% del 2017”.